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Un giorno a Ravenna: 5 cose da vedere e fare assolutamente nella bellissima città dell’Emilia Romagna!

Un giorno a Ravenna: 5 cose da vedere e fare assolutamente nella bellissima città dell’Emilia Romagna!
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Ravenna: elegante, sofisticata, ricca di storia, patria di ispirazione di tanti artisti, è una delle città da scoprire per sentire la vera atmosfera che un luogo può dare a personaggi illustri. Itinerari all’insegna dell’arte, della letteratura offrono mille possibilità per trascorrere una giornata stupenda, scopriamo insieme le cose assolutamente da vedere…


C’è sempre un buon motivo per andare, se non ci siete mai stati, e tornare a Ravenna, per entrare nel mondo dell’arte bizantina, per meravigliarvi difronte a tanta meraviglia artistica che la città offre, per vivere quel clima romagnolo che ravviva, per assaggiare le tipicità gastronomiche che fanno felice il palato. Ravenna, rispetto a tante città dell’Emilia Romagna, sembra essere all’interno di una bolla che nessuno può rompere, dentro ad una magia che nessuno può eliminare. Essa vince su tutte per le bellezze strepitose che la fanno Patrimonio dell’Unesco e per la traccia lasciata dal Sommo Poeta, Dante, che la scelse come l’ultimo rifugio, dove terminò l’opera magna della Divina Commedia. Tanti sono gli itinerari e le cose che potete fare e vedere, in questa città, per innamorarvene, noi ne abbiamo scelti 5, scopriamoli insieme…

Fare il meraviglioso itinerario alla scoperta dei mosaici bizantini

Ravenna conserva il più ricco patrimonio di mosaici bizantini custoditi all’interno dei suoi edifici religiosi paleocristiani e bizantini, sono proprio loro, che hanno permesso che questa città diventasse una località Unesco -Patrimonio dell’Umanità. Per essere precisi sono ben 8 sono i patrimoni che testimoniano la grandezza della città, 8 opere strepitose che lasciano senza fiato per la loro bellezza, che ci fanno fare un passo nel tempo con stupore e bellezza. Questi 8 mosaici raccontano le vicende di un territorio per ben tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente prima, poi dell’ Impero di Bisanzio in Europa, fino alla conquista longobarda. Il mosaico più prezioso e famoso al mondo è senza dubbio quello all’interno del Mausoleo di Galla Placidia, modesto all’esterno, incantevole all’interno. Entrando si è subito rapiti dall’atmosfera magica delle decorazioni in mosaico enfatizzate dalla luce dorata che filtra attraverso le finestre di alabastro. Il cuore splendido è nell’immenso cielo stellato al centro della cupola. Insieme a questo edificio ne potete ammirare altri 7 tutti molto vicini: il Battistero Neoniano, anche detto degli Ortodossi, il Battistero degli Ariani, la Basilica di Sant’Apollinare nuovo, la Cappella di Sant’Andrea, la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Tedorico e la Basilica diSant’Apollinare in Classe.

Compiere l’ itinerario sulle tracce di Dante Alighieri

tomba di dante Ravenna

Si dice che il Sommo Poeta, Dante Alighieri, scelse Ravenna come il suo buen retiro, la città del suo ultimo soggiorno, proprio per sentirsi amato protetto e ispirato dalle bellezze artistiche della città. Qui sembra, dunque, che Dante avesse passato un bel po’ della sua vita e questo si può rintracciare da molti monumenti e tracce, che sarà bellissimo conoscere in un giorno ravennate. Dante, prima di morire sembra sia tornato qui, perché la prima volta che ci è stato citò la località nel Purgatorio al XVIII canto descrivendola come “la divina foresta spessa e viva”. Grande ospitalità gli diede Guido da Polenta, il Signore della città, che lo accolse, dopo un lungo peregrinare, lontano da Firenze. Proprio nel cuore della città si trova la Tomba di Dante Alighieri, protetta da un angolo di pace e rispetto per il poeta. Essa è sotto una quercia che fu fatta piantare da Giosuè Carducci agli inizi del ‘900 e, proprio qui, oggi, c’è La zona del Silenzio, una parte di territorio, voluta e riqualificata come un’area di profonda pace e tranquillità. Oltre a questo, che è il luogo finale del percorso di vita di Dante, vale la pena visitare la sua casa, il museo a lui dedicato.

Visitare la Biblioteca Classense: una delle venti biblioteche più grandi d’Italia

 

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Questa biblioteca si trova all’interno del Monastero Camaldolese e rappresenta un vero e proprio gioiello architettonico, artistico e culturale, tanto da essere una meta molto amata dai turisti. La biblioteca che appunto ebbe origine con i camaldolesi, ha avuto una storia molto movimentata in quanto ha dovuto assistere a molti cambiamenti, il più importante nel 1803 sotto il regno napoleonico che la trasformò in Biblioteca Civica di Ravenna. Oggi essa è un punto di riferimento importante per molti studenti in quanto custodisce un patrimonio di librario antico, moderno e contemporaneo tra i più importanti d’Italia. Sono circa 800.000 opere a stampa, antiche e moderne, manoscritti, incisioni, mappe, fotografie, documenti d’archivio e materiale multimediale che si trovano al suo interno. Degni di nota: la raccolta dei Testi del Canzoniere e dei Trionfi di Petrarca, l’unico manoscritto al mondo che contenga le 11 commedie di Aristofane, Codice Ravennate 429 e la Raccolta Dantesca, la più completa collezione di prime e rare edizioni dedicata all’opera dell’Alighieri.

Seguire i percorsi letterari in via Mazzini e in Darsena

 

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Ravenna è una città magica non solo per i suoi elementi architettonici e opere d’arte, ma anche perché è stata fonte di ispirazione di tantissimi dei più grandi artisti di tutte le epoche. Qui hanno avuto ispirazione creativa, spunti di studio, pace per la propria mente, oltre a Dante, anche i poeti George Byron, Oscar Wilde, Thomas Stearns Eliot, Gabriele D’Annunzio ed Ezra Pound. Qui, il grande premio Nobel Dario Fo, compose un libro che fece non poco scalpore La vera storia di Ravenna,  un libro che contiene brevi capitoletti, che riscrivono la storia della città con un tono famelico e istrionico, facendo un ritratto meno ufficiale dell’elegante città. Ravenna, per omaggiare gli artisti, ha creato due percorsi letterari in via Mazzini e in Darsena con l’installazione di pannelli che riportano brevi riflessioni o brani scelti di molti di questi grandi autori.

Fare un percorso di buon gusto tra le tipicità ravennati

passatelli in brodo

La cucina romagnola ha conquistato il mondo e Ravenna non si è certo tirata fuori da questa sfida. Nella città, infatti, si possono gustare tutte le prelibatezze tipiche di questa cucina dominate sempre dalla pasta fresca. Protagonisti assoluti i  passatelli con un impasto di uovo, pan grattato, parmigiano e noce moscata, ma anche i cappelletti, rigorosamente fatti a mano con tagliere e mattarello e ripieni di formaggio e Parmigiano Reggiano. Non mancano le tagliatelle al ragù, la piadina, che in questa zona, è più spessa rispetto a quella che si propone a Rimini. Qui la piadina, merita di essere assaggiata anche per i suoi ripieni inediti oltre allo Squacquerone di Romagna DOP e prosciutto crudo, essa viene proposta con il pesce come la saraghina, pesce azzurro che si trova nel litorale adriatico. Tutto chiaramente ben accompagnato dal Sangiovese DOCG, forte, corposo, perfetto per un pranzo o una ricca cena alla romagnola.