Volete scoprire com’è possibile trasformare la caratteristica eleganza di Ferrari in un vero e proprio “shocking estetico”? Ecco, allora, che vi presentiamo Tempesta Verde, l’ultimo strepitoso e sfacciato tuning firmato Mansory: una carrozzeria “doble face” ed un motore rivitalizzato per essere ancora più performante, Ferrari Roma si risveglia in questo suo nuovo abito da vera furia dell’asfalto…
Ebbene sì, Mansory ci è ricascata di nuovo; ma questa volta non si è di certo trattenuta! Risale allo scorso marzo, infatti, il primo tentativo del gruppo tedesco specializzato nella modifica di autovetture di lusso di stravolgere in toto l’anima e il volto dell’elegante sportiva prodotta in quel di Maranello. Così la classe del Cavallino Rampante, in questa interpretazione tedesca, lasciava spazio a muscoli e cattiveria; via le superfici plastiche e dentro splitter, spoiler, sfoghi d’aria e ancora una moltitudine di altri elementi atti a cambiare radicalmente l’anima e lo spirito della quattro ruote. Ad essere modificati sono stati anche alcuni dettagli tecnici e (di conseguenza) i valori prestazionali della Roma. A marzo, infatti, la vettura nelle sue nuove vesti vedeva aumentare i numeri di CV a 710 CV con 865 Nm di coppia, una velocità massima salire a 332 km/h, e il dato riguardante l’accelerazione da 0 a 100 km/h scendere a 3,1 secondi.
Nel suo totale, l’ultimo esperimento di Mansory andava a stravolgere in modo completo le linee e l’estetica (in origine bellissima) della Ferrari Roma, donandole nuove forme, materiali e un volto del tutto nuovo e innovativo; più aggressivo e affilato senza dubbio, ma senza riuscire ad avvicinarsi alla qualità originale. Adesso però, a otto mesi di distanza, l’azienda tedesca torna sui propri passi e torna a lavorare su questo modello di Ferrari; e state tranquilli che non ci sono stati limiti… Ecco allora Ferrari Roma Tempesta Verde, l’ultimo tuning firmato Mansory.
Tempesta Verde, una Ferrari a due facce
Ecco quindi la reinterpretazione “green”, e di certo non stiamo parlando né di sostenibilità né di ecologia; infatti Tempesta Verde (così come l’originale Roma) non presenta alcun tipo di versione elettrica o ibrida, questa è solamente una cara e vecchia automobile sportiva “come mamma l’ha fatta”. A rubare la scena qui è senza alcuna ombra di dubbio la peculiare estetica a due facce della tuning; infatti la versione Mansory è dotata di una particolare quanto innovativa livrea bi-colore, un verde quasi fluorescente che occupa la parte sinistra della carrozzeria, una tinta shocking che di certo non passa inosservata, affiancato al total white affidato all’altro lato della vettura. L’alternativo accostamento di questi due colori, così differenti tra loro e così accattivanti (nel bene e nel male), da vita ad un veicolo virtuoso ed eclettico, almeno per quanto riguarda il lato estetico.
A fare da barriera divisoria tra le due colorazioni, invece, troviamo il tricolore italiano che, in una fine e continua striscia, percorre in lunghezza tutta la carrozzeria di questa Ferrari Roma Tempesta Verde; una barriera non molto solida a quanto pare, infatti il verde sfora dal confine e va a sfumare leggermente (in caratteristiche “macchie” che vanno via via a diminuire di intensità e di dimensioni) sul campo bianco della livrea. Le linee e la facciata complessiva della vettura, poi, non sono molto differenti dal tuning di marzo, sempre attuato da Mansory sulla Roma; anche qui, infatti, troviamo un larghissimo uso della fibra di carbonio sul corpo auto, quasi a sfiorare l’eccessivo, e il già utilizzato cofano ispirato alla Ferrari 812 Competizione.
Il duello bianco-verde continua anche negli interni della Tempesta. L’abitacolo della vettura qui presa in esame riprende la fantasia espressa sugli esterni; il verde acceso inonda quindi i rivestimenti in pelle utilizzati per l’ambiente, il bianco invece va a conquistare la parte inferiore della plancia e altri elementi presenti. Anche le sedute sono caratterizzate da questo scontro di colori; e qui ritroviamo anche la bandiera italiana a fare da confine in qualche modo. Il tricolore è presente, in maniera più grossolana ed evidente, anche sul tunnel centrale, sul quale trionfa un piccolo pad verticale digitale e touch screen.
Un motore ad alte prestazioni
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Aprendo poi il cofano della Tempesta Verde troviamo lo stesso motore utilizzato da Mansory per lo scoro tuning della Ferrari Roma, quello di marzo per intenderci. Non si tratta altro che V8 biturbo da 3,9 litri in grado di erogare ben 700 CV e 865 Nm di coppia. Anche le prestazioni della Ferrari Roma Tempesta Verde rispecchiano quelle della scorsa modifica tedesca; in poche parole sono maggiori rispetto alla versione standard e originale di Ferrari. I numeri in questione, già citati in precedenza, si traducono in un’accelerazione da 0 a 100 km/h raggiungibile in soli in 3,1 secondi ed una velocità massima pari a 332 km/h.
Il prezzo di questo progetto Mansory rimane ancora un mistero che il brand tedesco non intende, per il momento, svelarci. Intanto, però, vengono fuori alcune voci di corridoio e parlano di cifre stratosferiche…