Ma la guida autonoma rappresenta davvero il futuro dell’automobilismo? Un argomento quasi da fantascienza ma che a quanto pare sta per divenire realtà. Fin dal secondo dopoguerra si è tanto idealizzato ad un avvenire utopico, auto che volano, macchinari inimmaginabili pronti a renderci la vita e il quotidiano più semplice e altre realtà del genere; ma, ahinoi, tutto ciò è rimasto solamente un sogno e nulla di più. Le macchine hanno ancora quattro ruote e camminano, o corrono, sull’asfalto, e certamente non esistono quei meravigliosi oggetti che sono stati immaginati e disegnati più di mezzo secolo fa. Ma gli anni continuano a susseguirsi, e con loro si va sempre di più incontro a nuove ed eccitanti sfide.
Parliamo sempre dell’automotive; il settore dei motori, il quale si sta preparando alla grande e radicale svolta ecologica, ha intenzione di proseguire una strada alquanto alternativa e futuristica in grado di cambiare per sempre la natura dell’automobilismo e le sue usanze. State tranquille, non bisogna puntare troppo in altro, ancora per il momento almeno; le nostre vetture non spiccheranno il volo, ma forse saranno in grado di guidarsi da sole…
Questa ambiziosissima sfida che punta ad affidare alla “macchina“, intesa come tale e non come veicolo a quattro ruote, responsabilità e intelligenza tali da potersi gestire nella mobilità di tutti i giorni ha un nome ben preciso; ovvero: guida autonoma. Ma a che punto siamo con questa? È davvero definibile realistica? Ci si può fidare di essa? E soprattutto, come funziona? Ecco, se volete una risposta a tutti questi quesiti non vi resta far altro che continuare con la lettura del nostro articolo.
Guida autonoma, ovvero la realtà del futuro…
Insomma, abbiamo capito, o meglio sarebbe opportuno capire, che a quanto pare la nostra abilità da automobilisti non verrà più richiesta in futuro. Le strade, infatti, saranno piene di automobili autonome, in grado di spostare da sole da un punto all’altro, e non importa quanto sia la distanza tra questi due luoghi, completamente grazie alla propria intelligenza meccanica. Quindi nessun intervento dell’uomo, né fisico e nemmeno intellettuale; solo e soltanto la macchina. E per noi si prospetta, tristemente, solamente un futuro da semplici passeggeri.
Non dovremmo più preoccuparci, dunque, di affrontare lunghi viaggi e di stancarci ore e ore di fronte al volante della nostra auto; il traffico urbano e extra cittadino non ci farà più paura, e allo stesso tempo non verremo più messi alla prova quando si tratta di parcheggiare il proprio veicolo in spazi angusti, costringendoci ad eseguire varie e difficili manovre. Da “domani”, in senso figurativo, in poi sarà infatti la stessa autovettura a compiere tutto ciò e a preoccuparsi di noi, dei nostri spostamenti e, grazie al cielo, anche della nostra incolumità. Ma andiamo con ordine…
LEGGI ANCHE: In Casa Peugeot il Futuro è già qui! Ecco Inception Concept…
Quando pronunciamo le parole “auto a guida autonoma” ci si riferisce a quei veicoli che, come avrete ben capito, riescono a svolgere e soddisfare il fabbisogno di movimento del mezzo senza alcun tipo di intervento umano. Questi tipi di quattro ruote sono in grado di sfruttare strumenti come radar, GPS e visione artificiale per esplorare l’ambiente circostante; mentre, grazie ad alcuni specifici sistemi di controllo avanzati riescono ad interpretare le informazioni ricevute per individuare percorsi appropriati, ostacoli e segnaletica stradale.
I vantaggi di tale innovativa, e futuristica quasi, tecnologia sono parecchi. A quanto pare, seguendo i pareri degli esperti, in questo modo si ridurrebbero in modo sostanziale i numeri di incidenti, gravi o meno, affidando tutto alla “sicura” intelligenza artificiale; inoltre così parsone anziane e coloro che sono affetti da disabilità potranno finalmente essere più liberi di spostarsi senza dover per forza di cosa far affidamento su altre persone, e infine anche il traffico ne gioverebbe di questa rivoluzione, diventando così più scorrevole grazie alla capacità di comunicazione e connessione alla rete delle auto a guida autonoma.
Nonostante però il grande entusiasmo, soprattutto delle aziende produttrici, questa tecnologia fa sorgere anche molti dubbi, soprattutto dal punto di vista etico. Bisogna ancora capire, infatti, come faremo noi umani a tutelarci in caso di pericolo, risultando praticamente insignificanti e inutili all’interno dell’abitacolo. Insomma, la fantascienza e le sue magnifiche idee hanno sempre un certo appeal su di noi; ma siamo veramente pronti ad affidarci mani e piedi, ovvero la nostra vita per dirla in modo schietto, a delle macchine?
Ma a che punto siamo in questa super sfida futuristica?
Problemi etici o meno, comunque gli studi avanzano mantenendo un ritmo serrato. Ma a che punto siamo qui in Europa riguardo alla guida autonoma? Prima di rispondere a questa domanda risulta necessario specificare in quale modo si classifica al suo interno questa nuova tecnologia. Infatti essa viene generalmente identificata in base ad alcuni livelli. Questi sono stati identificati dalla SAE International Automotive, ente di normazione nel campo dell’industria aerospaziale, automobilistica e veicolistica, e dai suoi scienziati e ingegneri. In tutto si contano ben sei livelli differenti, i quali rappresentano i possibili stadi di guida autonoma dei veicoli.
LEGGI ANCHE: Il restyling accessibile di Hyundai: il prezzo sbalordisce!
Livello zero: il guidatore è l’unica entità in grado di gestire il veicolo e i suoi movimenti. Livello 1: qui troviamo le auto dotate di sistemi per la guida assistita. Livello 2: presente una basilare integrazione di guida autonoma con il pilota. Livello 3: inizia a palesarsi la vera e propria tecnologia della guida autonoma. Livello 4: presente una gestione autonoma di accelerazione, frenata, direzione e controllo del traffico. Livello 5: piena espressione della guida autonoma, ovvero presenza esclusiva di essa.
Passando adesso alla situazione attuale sul suolo del cosiddetto Vecchio (e caro) Continente; bisogna segnalare una forte volontà da parte dell’Unione Europea, o di alcune entità che fanno parte di essa e del suo Parlamento, di favorire lo sviluppo e la presenza dei veicoli dotati di guida autonoma con il condividibile fine di far diminuire le morti sulle strade europee. Infatti, secondo le statistiche ben il 95% dei sinistri stradali sono provocati da errori umani, spesso dovuti alla superficialità alla guida. L’attenzione in questo caso si rivolge soprattutto verso i camion e i mezzi di grande portata, considerati quelli più pericolosi su strada. In questo momento però ancora non esistono qui in Europa veicoli che superano il Livello 3…