Una e soltanto una è la domanda che sta affliggendo milioni e milioni di automobilisti in giro per il mondo, o almeno solamente alcune parti di esso, quelle più ecologiste. Ma insomma cos’è meglio? Ibrido o elettrico? L’automobilismo contemporaneo viaggia in fin dei conti ad alte (e silenziose) velocità esclusivamente su questi due binari (o corsie) green; certo, ci sarebbe ancora il termico con tutte le sue classificazioni, le quali vanno ancora forte sul mercato, ma questo è stato come dire relegato al passato. Anzi, a dire il vero l’endotermico, per essere ancora più precisi, è stato completamente criminalizzato. L’obiettivo è ottenere un ambiente sano e pulito; non è la natura che deve cambiare seguendo il progresso dell’automotive, ma esattamente il contrario. Il progresso dell’automotive deve quindi trovare nuove forme per risultare quanto più sostenibile. E le suddette forme sono state trovate; da una parte l’Hybrid e tutte le sue varie nature e dall’altra il cosiddetto Full Electric.
Ma quindi ibrido o elettrico? La scelta da fare è questa, un dilemma che mette in difficolta la maggior parte dei motorizzati che si affacciano sul mercato automobilistico odierno, interessati a fare la propria parte verso un futuro più “sano”. E mentre nel resto del mondo l’amletica questione rovina il sonno degli automobilisti; qui in Italia sembra si sia già arrivati ad una pratica soluzione. Ecco qual è e quali sono i motivi di tale scelta…
Ibrido o Elettrico, gli automobilisti italiani hanno già scelto!
Insomma, il futuro dell’automobilismo sta diventando sempre più un vero e proprio presente. Ovviamente tutti sappiamo quali sono i veri obiettivi di questa trasformazione radicale della mobilità su quattro ruote e asfalto. La transizione completa, e adesso contenti o meno è diventato più che ufficiale, è fissata a quel fantomatico 2035; una data che pesa sempre di più sulle spalle di noi automobilisti. Solamente quindici sono gli anni che ci sono rimasti prima di passare alla totale elettrificazione; anni di cambiamenti, sperimentazioni e scelte.
Una volta entrati definitivamente nel 2035 niente sarà come prima, almeno per quanto riguarda l’automotive; e così tutti saremo più “verdi”. Ma adesso viviamo ancora nel presente, nel 2023; ed nel 2023 è ancora presto per parlare di una “totale elettrificazione”, come abbiamo detto prima, ma allo stesso tempo è già troppo tardi per parlare di termico.
Insomma, la vera battaglia, lo scontro tra alimentazioni, è tra l’ibrido e l’elettrico. Una scelta radicale contro una scelta “mista”. E se da una parte si sta cercando di capire qual è la vera e giusta scelta per la mobilità di oggi; in Italia, a quanto pare tutto ciò è già stato chiarito.
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Gli automobilisti italiani hanno fatto la propria scelta! A rendere pubblica la preferenza dei motorizzati nostrani è stato lo Studio Aretè, una società di consulenza strategica che nel corso dell’ultimo anno ha condotto una ricerca intitolata “La nuova vettura nel 2023 sarà elettrica?”, nella quale sono stati intervistati migliaia e migliaia di Italiani ai quali è stata posta una domanda semplice ma allo stesso tempo dubbiosa: “Ibrido o Elettrico?”. Ecco quali sono state le risposte…
Mobilità green, ecco la versione più amata in Italia
Ecco dunque quali sono i risultati dello studio portato avanti dal suddetto gruppo di consulenza. Veniamo subito al dunque, quindi; secondo la ricerca di Studio Aretè, gli Italiani preferiscono l’ibrido! Infatti, alle domande poste ben il 44% degli intervistati ha dichiarato di privilegiare una vettura dotata di motorizzazione Hybrid (anche Plug In), mentre solamente il 22% si posto a favore del Full Electric.
Un divario netto che ha ala base numerose cause che mettono in discussione il valore e la funzionalità dei veicoli completamente elettrificati. Infatti, addirittura l’80% degli Italiani (almeno quelli interpellati per la ricerca) si dice preoccupato per gli eventuali problemi di ricarica e di autonomia delle cosiddette BEV; il 47% ha paura di rimanere a piedi, e il 31% ritiene la ricarica un’operazione complicata e ai limiti dell’inutilità. Inoltre, 10% mette in discussione direttamente l’intero automobilismo elettrico; considerato troppo costoso e in fin dei conti nemmeno troppo ecosostenibile.
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Dall’altra parte, invece, le tecnologie ibride vengono preferite perché portano a risparmiare sull’acquisto di una vettura, avendo dei listini pari alle auto termiche, a inquinare meno e soprattutto a non essere oggetto delle numerose “limitazioni automobilistiche”, come per esempio le cosiddette ‘domeniche ecologiche’.