Ascoli Piceno è una località nel cuore delle Marche un pò sottovalutata che può diventare una meta per una gita fuori porta davvero inedita e piacevole. Poco lontano dal mare, incastonata tra le colline e protetta dai monti del Parco Nazionale del Gran Sasso e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Ascoli Piceno, si trova nella vallata del Tronto ed è considerata il Salotto d’Italia per la sua bellissima piazza e conosciuta anche come la città delle 100 torri con le caratteristiche della città medievale. Se uno dovesse descriverla con un colore quello sarebbe senza dubbio color travertino, la pietra con cui sono costruiti tantissimi dei monumenti e chiese della città. Ecco cosa fare e vedere ad Ascoli in un giorno…
- Iniziare l’itinerario da Piazza del Popolo: il cuore pulsante della città
- Visitare Palazzo dei Capitani: una tappa imperdibile per chi va ad Ascoli Piceno
- Visitare il complesso Monumentale di San Francesco: un luogo costruito per il passaggio di San Francesco
- Entrare nel Teatro Ventidio Basso: un perla dei teatri d’Italia
- Degustare le famose olive ascolane: il fritto ascolano che ha conquistato il mondo
- Visitare lo storico Caffé Meletti: il luogo per assaggiare la tipica Anisetta
Iniziare l’itinerario da Piazza del Popolo: il cuore pulsante della città
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Per conoscere ed innamorarvi di Ascoli Piceno potete iniziare la vostra passeggiata da piazza del Popolo conosciuta anche come il “Salotto d’Italia”. Questa piazza risale al 1500 ed è tutta lastricata in travertino e circondata da un loggiato con 59 archi e palazzetti rinascimentali movimentati da portici e merlature. Questa piazza e la sua storia è davvero molto interessante infatti una delle cose curiose è che quando venne ristrutturata furono fissate delle regole fissate che prevedevano: l’elevazione di un solo piano per mantenere l’uniformità dell’altezza dei fabbricati, l’utilizzo degli stessi materiali edili, travertino per le finestre e mattoni rossicci per le volte e le case; lo stesso modello di finestra, di gusto lombardo, definita riquadrata con timpani tondi e decorazioni a palmette. Piazza del Popolo, con la sua prospettiva d’insieme, racchiude in sé tutta la storia di Ascoli Piceno. Il suo stile rinascimentale la rende una delle più belle e suggestive d’Italia, grazie alla sua armoniosità ed eleganza. Piazza del Popolo raccoglie uno dei monumenti importanti di Ascoli Piceno il Palazzo dei Capitani del Popolo e il Caffé Meletti.
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Visitare Palazzo dei Capitani: una tappa imperdibile per chi va ad Ascoli Piceno
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Il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno è uno dei luoghi imperdibili se si va nella città picena. Esso si trova nel lato ovest della piazza e costruito tra il 1200 e il 1300, oggi sede del comune di Ascoli Piceno. L’edificio passò nelle mani di tanti, dal re di Napoli, agli Sforza, al Papa e sino al Podestà. Dopo un incendio nel 1500 è stato radicalmente ristrutturato e viene realizzato lo splendido cortile su tre ordini di logge e costruita la scalinata interna. A causa delle nuove condizioni politiche, nel 1563 il Palazzo è sede dei Governatori Pontifici e ne rimane fino al 1860 quando con il passaggio delle Marche al Regno d’Italia, diventa proprietà dello Stato. Da vedere assolutamente la Sala della Ragione, la Sala degli Stemmi e molti reperti archeologici romani e rinascimentali presenti.
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Visitare il complesso Monumentale di San Francesco: un luogo costruito per il passaggio di San Francesco
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Tra i luoghi d’interesse da non perdere ad Ascoli Piceno, il complesso monumentale di San Francesco, che comprende la Chiesa e due chiostri: il Chiostro Maggiore e il Chiostro Minore. La Chiesa è un esempio di opera di transizione dal romanico al gotico, costruita nell’arco di quasi tre secoli. Le cronache cittadine raccontano che essa fu costruita per il passaggio di San Francesco ad Ascoli avvenuto nel 1215. Oltre ad essa molto suggestivo è Il Chiostro Maggiore di San Francesco che si apre con un portico trecentesco ad archi gotici ed è formato da venti arcate a tutto sesto e da colonne corinzie sostenute da plinti; al centro è collocato un bel pozzo gotico di forma ottagonale e il Chiostro Minore di San Francesco che si eleva su due ordini: in basso è costituito da ventidue arcate a tutto sesto che sorreggono, nel secondo piano, una elegante loggia di quarantaquattro archetti.
Entrare nel Teatro Ventidio Basso: un perla dei teatri d’Italia
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Il Teatro Ventidio Basso, è il teatro cittadino dedicato a un importante militare dell’epoca repubblicana. Esso ha 842 posti ed è la sala storica più grande della provincia, nonché terza in ordine di grandezza della Regione Marche. Il teatro, dalla facciata neoclassica, riaperto dopo alcuni lavori di ristrutturazione nel 1994, si compone di una sala ovale con platea e quattro ordini di palchi, ognuno dei quali con 23 accoglienti palchetti e un loggione a galleria progettata dall’architetto Giovan Battista Carducci. I suoi colori ci conquistano: dal rosso carminio del sipario e dei rivestimenti in velluto al verde degli intonaci, illuminati da finiture dorate e da calde luci.
Degustare le famose olive ascolane: il fritto ascolano che ha conquistato il mondo
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Se c’è un piatto della tradizione marchigiana che ha conquistato il mondo quello è senza dubbio le olive all’ascolana e non si può certo passare ad Ascoli Piceno senza aver assaggiato le olive all’ascolana. Questo piatto davvero gustoso si compone di olive ripiene di tanti tipi di carne poi fritti. Questa ricetta a base di olive denocciolate, ripiene, impanate risale all’aristocrazia ascolana di metà ‘800 con l’esigenza di mascherare e riproporre l’arrosto avanzato da un lato banchetto. Questo nuovo piatto suscitò tanta meraviglia che divenne presto un vanto e si diffuse a macchia d’olio anche fra il popolo, divenendo il simbolo della festa, soprattutto nuziale, per poi affermarsi col benessere economico dagli anni ‘60 in poi come il piatto della domenica in famiglia.
Visitare lo storico Caffé Meletti: il luogo per assaggiare la tipica Anisetta
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Il Caffè Meletti si trova su Piazza del Popolo ed è un’istituzione e salotto delle idee della città che appartiene ai locali storic d’Italia. Risalente ai primi del ‘900 esso fu per anni sede del “Senato”, sodalizio dei notabili della città ed una delle poche espressioni Liberty nelle Marche, con decorazioni floreali e arredi originali perfetti. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta Meletti e lo decretò “Fornitore della Real Casa”. Molti artisti sono passata da qui da Mascagni a Guttuso, da Sartre a Hemingway. Questo è il luogo ideale per assaggiare la tipica Anisetta Meletti: un liquore naturale che deriva dalla distillazione in alambicco discontinuo di semi di anice e altre spezie aromatiche.