L’abbiamo attesa per oltre mezzo secolo, e finalmente è tornata sotto una nuova e contemporanea veste. Ecco l’erede dell’Isetta Fraschini che è pronta a debuttare anche in Italia… Si tratta di un progetto più che rivoluzionario, come rivoluzionaria era anche quella mitica microcar che sconvolse la mobilità su quattro ruote degli anni ’50. Correva l’anno 1953 quando venne realizzata la prima serie della macchinina dalle forme futuristiche, quasi “spaziali”; una produzione tutta italiana, presso la casa automobilistica italiana Iso di Bresso divenuta poi di proprietà tedesca con l’arrivo della BMW. E adesso che sono passati esattamente settant’anni dal debutto internazionale, questa “microcar rivoluzionaria” è pronta ad un ritorno in grande stile; anche in Italia.
Certo non sarà la stessa Isetta prodotta in quel di Bresso; e non si chiamerà neanche più in questo modo. Ma le somiglianza, anzi le uguaglianze, sono sotto gli occhi di tutti. E magari non si tratterà della vera Isetta Fraschini o della Iso Isetta o del modello della BMW; ma di certo possiamo contarla come l’effettiva erede della Isetta!
Una microcar è pronta al debutto in Italia, ma non si tratta di una semplice microcar. Questa è l’erede dell’Isetta…
La ricordate tutti, no? Quella iconica macchinina super compatta e dotata solamente di una “grande” portiera frontale; un design che ha fatto la storia, diventando forse il più particolare dell’intero settore dell’automotive di allora e di oggi. Un mito, che a dire il vero nei tempi che furono non ebbe troppo successo commerciale, che solamente grazie alla propria immagine è riuscito ad imporsi come uno dei modelli di quattro ruote più importanti di sempre.
Ebbene, oggi questo mito rivive grazie alla intraprendente azienda svizzera Micro Mobility Systems, la quale ha preso il progetto originale della Isetta e le ha realizzato sopra un abito super esclusivo ma soprattutto moderno; anzi contemporaneo.
Nasce così Microlino; una microcar, come è facile anche intuire dal nome molto esplicativo, dotata di un motore completamente elettrico che sì si rifà ad una vettura degli anni ’50, ma che allo stesso tempo si rivela essere quanto più innovativa e al passo con i tempi che mai.
Il suo nome, infatti, oggi è spinto non solo dalla sua curiosissima forma e dal design così maledettamente, in un senso buono, agée; ma soprattutto Microlino trova forza nella corsa all’elettrico che ha già da anni intrapreso l’intero mondo dell’automobilismo e della mobilità tutta.
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E Micro Mobility Systems a dirla tutta non poteva scegliere momento migliore per proporre la propria versione di micromobilità a quattro ruote. Stiamo vivendo, infatti, in uno scenario automobilistico che vede quasi come una vera e propria necessità la creazione di nuove vetture dalle dimensioni super ridotte.
Una nuova visione di mobilità cittadina se volete vederla così, che punta all’essenziale. E le vetture che fanno parte di questo segmento oramai super affollato riescono ad interpretare semplicemente alla perfezione questo concetto di essenzialità. Un concetto al quale Microlino, la vera erede dell’Isetta, aggiunge un tocco in più di eleganza.
Insomma, le gruppo di Citroën Ami, Opel Rocks, della futura Fiat Topolino e dei mini esemplari asiatici; a vincere sul piano dell’eleganza è proprio questo meraviglioso esemplare di nazionalità svizzera. Un esemplare pronto oramai (e finalmente) a debuttare anche qui in Italia!
Microlino è la microcar più chiacchierata del momento, è per questo un motivo ci sarà…
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Dato forse poco conosciuto, ma un’altra grande somiglianza che lega Microlino alla originale Isetta. Seppur di origine e di proprietà svizzera, questa incredibile microcar è di produzione 100% Made in Italy; infatti essa viene realizzata dalla Cecomp di La Loggia, in provincia di Torino, usando componenti europei per il 90%, di cui il 65% provengono proprio dall’Italia. E l’arrivo definitivo tra le strade del Bel Paese, dunque, era obbligatorio.
Per essere ancora più precisi, utilizzando il vocabolario automobilistico ufficiale, stiamo parlando di un veicolo classificato come un quadriciclo non leggero la cui guida è possibile agli automobilisti dai 16 anni in su che abbiano conseguito almeno la patente di tipo B1; anche se i suoi 90 km/h di velocità massima raggiungibile possono far pensare che sia necessaria la maggiore età (e la patente B) per guidarlo.
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Microlino, come già anticipato tra le righe precedenti, si presenta come un’auto completamente elettrica; dotata di un propulsore green da 12,5 kW di potenza e 89 Nm di coppia a trazione posteriore, questo capace di garantire i già citati 90 km/h di velocità massima e uno scatto da 0 a 50 km/h realizzabile in un ottimo tempo di 5 secondi.
Per quanto riguarda, invece, le dimensioni; l’erede dell’Isetta Fraschini si presenta con una vettura lunga appena 2,50 metri e larga 1,47 metri, e dotata di un bagagliaio di capacità 230 litri. Microlino verrà proposta in due allestimenti differenti (Dolce e Competizione), una scelta che riguarda anche tre diversi livelli di batteria (6-10,5-14 kWh); con un’autonomia, relativa alla batteria più potente, pari a ben 230 km. I prezzi partono da 19.990 euro e arrivano a toccare i 21.990 euro.