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Mercedes-Benz presenta l’Auto Sportiva del futuro, tra Lusso e Vintage…

Mercedes-Benz presenta l’Auto Sportiva del futuro, tra Lusso e Vintage…
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Volete sapere cosa ha fatto Mercedes-Benz? Ha solamente unito lusso, vintage e futurismo in un mix super esclusivo e innovativo. Ecco l’incredibile risultato…


Se vi state chiedendo quale sarà il volto dell’automobilismo sportivo, e dunque delle cosiddette supercar, negli anni a venire, allora vi trovate nel posto giusto. Sì perché solamente pochi, anzi pochissimi giorni fa, una firma protagonista del settore dell’automotive su scala mondiale come la Tedesca (di Stoccarda) Mercedes-Benz ha svelato al mondo intero la propria idea avveniristica di sportività su quattro ruote. Una sportività, se così possiamo definirla, che punta a correre a lungo per le future strade a zero emissioni che circonderanno e che percorreranno le nostre città nell’avvenire, nemmeno poi così prossimo. Insomma, un’idea che guarda, come spesso sta accadendo di questi tempi nell’automobilismo, all’avvenire del settore; ma di certo non si tratta né di un’idea banale e né tantomeno di qualcosa di già visto (più o meno…).

La stella a tre punte di Stoccarda, infatti, tira fuori dal proprio (super esclusivo) cilindro un progetto che guarda al passato per scrivere il futuro. Insomma, una specie di cocktail che per la propria realizzazione necessita di un mix misurato e di qualità sopraffina. Così Mercedes-Benz, nel proprio shaker, ha versato all’unisono un po’ di vintage, un pizzico di lusso e una spolverata di futurismo. Ecco il risultato di questa ricetta innovativa.

Una supercar per il futuro dell’auto, così progetto Mercedes-Benz fa sognare gli appassionati…

Nei propri profili social ufficiali il brand ha postato, così si dice nel gergo delle app di condivisione, un piccolo reel (e cioè video) che non fa altro che mostrare in loop l’apertura e la chiusura delle portiere di questa nuova, o meglio futura, vettura. Un continuo aprire e chiudere, su e giù delle porte ad ali di gabbiano che in qualche modo riesce a creare una sorta di suspense; ci ritroviamo così ad attendere disincantati, e imbambolati di fronte allo schermo dei nostri smartphone, che quest’auto prenda il volo.

Un volo che, passando alla pratica, di certo non farà lievitare questa Mercedes nell’aria, ma che la porterà a sfrecciare (in senso sempre ipotetico ovviamente) sull’asfalto con il solito ronzio emesso dai motori elettrici. Ma qui non stiamo parlando mica di un propulsore qualsiasi eh… Ma tempo al tempo, proseguiamo con calma.

Nome del veicolo in questione: Mercedes-Benz Vision One-Eleven (il numero 1-11 potrebbe già far accendere qualche lampadina nelle menti dei cultori del marchio tedesco). Dimensioni: 1,17 metri di altezza, basta solamente questo per comprendere il livello di sportività di questo prototipo dotato di quattro ruote. Segni particolari: un’auto magnifica sotto ogni punto di vista.

Ecco, e solo dopo aver trascritto quello che potrebbe essere considerato come una sorta profilo di Vision One-Eleven, come se ne avessimo aperto e letto la carta d’identità, possiamo cominciare a descrivere a tutti gli effetti ogni singolo dettaglio del veicolo.

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E allora, seguendo una scaletta inconsueta per noi di My Luxury, partiamo proprio dalla sfaccettatura riguardante la parte motoristica della vettura. Di certo, guardando a primo impatto un veicolo del genere, siamo portati ad ammirarne la bellezza; ma la sua motorizzazione è forse la parte più incredibile di tutto il progetto firmato Mercedes-Benz.

 

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A dare vita a questa vera e propria opera d’arte di automobilismo moderno, troviamo un innovativo sistema di trazione elettrico che mette insieme una meravigliosa batteria ad alte prestazioni con celle cilindriche raffreddate a liquido sviluppate nel Regno Unito da Mercedes-AMG High Performance Powertrain. Inoltre il propulsore qui presente si rivela essere a flusso assiale realizzato da Mercedes-Benz con lo specialista inglese Yasa, società britannica esperta in queste progettazioni orami parte del gruppo Mercedes dal 2021.

“I motori a flusso assiale sono significativamente più leggeri e compatti, ma più potenti degli analoghi motori a flusso radiale utilizzati nel 99% delle auto elettriche – dichiara Tim Woolmer, Fondatore e Chief Technology Officer di Yasa -. In questa tipologia di propulsori il flusso elettromagnetico scorre parallelamente all’asse di rotazione del motore generando così – conclude Woolmer -una riserva di potenza più elevata e duratura, che offre un livello di prestazioni completamente nuovo”.

In poche e semplici parole, il motore qui utilizzato e sviluppato da Yasa pesa un terzo rispetto ad un tradizionale motore elettrico di pari potenza e occupa una spazio ridotto di un terzo. Da qui prende vita la nuova generazione di motori elettrici a flusso assiale del marchio tedesco.

Un futuro che prende vita nel 1969 quando viene realizzata la C 111, la madre di questa innovazione…

 

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Ebbene sì, potremmo tranquillamente ammettere che Mercedes-Benz Visione One-Eleven sia nata nel lontano 1969, e cioè ben 54 anni fa, e nessuno potrebbe dirci nulla a riguardo. A tale asserzione, infatti, non si può far altro che annuire. In fin dei conti si tratta della verità. Nel ’69 è nata la madre, ovvero Mercedes-Benz C 111, quando vi parlavamo del numero 1-11 che doveva far pensare i fanatici del marchio… Una supercar che ha in qualche modo anticipato le mode estetiche dei seventies con quella sua forma allungata e bassa, con un’aerodinamicità senza eguali e con la sua straordinaria intraprendenza e sperimentazione in fatto di motori.

Insomma, un’auto del 1969, realizzata esclusivamente sottoforma di concept, ha dato vita a Vision One-Eleven. E le somiglianze tra queste, come in un vero e autentico rapporto madre/figlio, sono incredibili. Dalle forme, certamente queste rese moderne e rivoluzionarie, fino alla colorazione in questa tinta arancio che svela tutto il legame affettivo…

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Ma la 111 del presente, anzi del futuro, presenta inoltre un’idea di design che fa capo al minimalismo e ad un’aerodinamicità ancora più marcata rispetto alla propria antenata. Sinuosa e pulita, nel retrò, o meglio ancora nella coda, è presente un simpatico dettaglio con grafica rétro-futuristico che ricorda i vecchi videogiochi 8 bit.

La visione per l’appunto “rétro-futuristica” domina un po’ in tutte le parti di questa vettura. Ma forse parlare di rétro non è poi così corretto come sembra. A questo proposito con fare un po’ scocciato, Gorden Wagener, chief design officer di Mercedes, dice: “Rétro è farlo com’era, un copia e incolla. Heritage prende il DNA e lo reinterpreta. Il passato è una grande risorsa che abbiamo, soprattutto mentre ci spostiamo nell’elettrificazione. Le auto elettriche sembrano tutte uguali. Esistono marchi di cui non abbiamo sentito parlare, ma si assomigliano tutti”.

 

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Entrati nell’abitacolo di questa evoluzione automobilistica, veniamo accolti da un ambiente assai rivoluzionario ed ergonomico, ma soprattutto comodo. All’interno della Vision One-Eleven, infatti, anche se non si direbbe affatto, ci si sta alquanto comodi. Seduti questi sedili argentati che riprendono in qualche modo alcuni dettagli presentati nella Project Mondo G, progetto realizzato in comune con Moncler, che danno vita ad una sorta di salotto futuristico; questo dotato anche di un cruscotto completamente digital (sempre con quei romantici 8 bit).