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Barca a Motore: 4 trucchi sul mare per consumare meno carburante

Barca a Motore: 4 trucchi sul mare per consumare meno carburante
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Passare delle vacanze a bordo di una barca a motore, un’esperienza unica. Ma attenzione al carburante!


Tranquilli, per chi non le ha già vissute, le ferie si stanno avvicinando sempre di più. Oramai è soltanto una questione di (pochi) giorni, e poi ecco il tanto atteso inizio delle altrettanto attese vacanze. State organizzando una gita a bordo di una barca a motore per la vostro periodo off? Ottima idea! Quella delle vacanza in mare aperto, infatti, si non è altro che un’esperienza che tutti prima o poi dovrebbero provare. Un vero e proprio must have per questa stagione. Non stiamo certamente parlando di crociere e di yacht miliardari; ma una piccola imbarcazione, uno scafo piccoletto, basta e avanza per assaporare il vero sapore dell’estate. Insomma, girovagare per le onde dei mari osservando coste e riviere non non ha prezzo, ma attenzione al carburante! Una volta in alto mare è difficile fare rifornimento, a meno che a bordo non sia presente una scorta di benzina o diesel che sia; è fondamentale dunque una giusta politica di risparmio. Ecco quali sono i trucchetti per consumare meno carburante possibile!

Anche lontano dalla terra ferma bisogna risparmiare carburante, sulla barca a motore ecco come si fa

Barca a Motore carburante

Ebbene sì, la questione del consumo carburante non ci lascia tranquilli nemmeno nei giorni di ferie. Né tanto meno lo fa quella del caro carburante; perché se la benzina è cara, carissima anzi, per una quattro ruote allora lo è di conseguenza anche per una barca a motore. Ma attenzione, questo non deve scoraggiare per nessun motivo la vostra voglia di mare e di avventura al largo.

In fin dei conti nei giorni scorsi, in vista dell’inizio del periodo delle frenetiche partenze proprio per le vacanze, stagione di lunghi viaggi in autostrada, vi avevamo già parlato di come riuscire, con qualche trucchetto del mestiere da buon automobilista, quelli che sono i metodi per rimandare il più possibile lo spaventoso momento del pieno. E lo abbiamo fatto sia per le auto a benzina che per quelle dotate di propulsore Diesel alimentato a gasolio.

Ecco, ora che ci troviamo in pieno luglio, un luglio che si fa sentire con le sue torride temperature da deserto del Sahara, è arrivato il momento in cui i buon automobilisti, o perlomeno quelli interessati alla questione, si convertano in buon armatori.

Sì, perché anche per la barca a motore è presente il famigerato momento del pieno; e in questo caso questo momento si rivela essere più pauroso che mai. Grandi motori necessitano di grandi quantità di carburante; e grandi quantità di carburante, di conseguenza, vuol dire anche grandi spese.

Comunque sia, come già anticipato anche se in modo velato in precedenza, il primo consiglio in questi casi, soprattutto nella possibilità che ci si allontani per una lunga gita fuori porto che può protrarsi anche giorni, è quello di avere sempre alla portata di mano una sorta di riserva dalla quale attingere nell’eventualità di un’emergenza.

L’obiettivo è quello di non far scendere troppo la lancetta dell’indicatore del carburante, e soprattutto di non finire in riserva. Ma come si può arrivare ad un tale risultato? Beh, con dei semplici stratagemmi del mestiere che puntano ad un grande risparmio di carburante. Ecco quali sono i trucchi dell’armatore che vuole risparmiare!

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consumo carburante

Per una navigazione perfetta è necessaria una perfetta pulizia della zona “tecnica” della barca

Un’attenzione che dovrebbe essere svolta forse prima di salpare, ma visto che ci troviamo già in alto mare… Per una navigazione ai limiti della perfezione, anche sul piano del consumo carburante, si rivela necessaria una perfetta pulizia e un ordine appuntabile di tutta la parte tecnica e motoristica della barca. Dunque attenzione alla pulizia degli iniettori, alla lubrificazione dei vari elementi, ad una buona efficienza dell’alternatore e alla pulizia dei filtri aria. Imprescindibile è inoltre anche la pulizia della carena e dell’elica; tutte minuziosità che alla fine aiutano anche a ridurre i consumi.

Eliminare qualsiasi peso eccessivo presente a bordo, la questione del peso del mezzo è a dir poco fondamentale

Più si viaggia leggeri e meno carburante si consuma; un appunto forse banale ma quanto più necessario soprattutto per questa questione ovviamente. Dunque bisogna liberare la barca da qualsiasi peso eccessivo e forse inutile presente a bordo, facendo conto come se si andasse in regata. Inoltre occorre anche tenere conto della questione legata all’aerodinamicità; quindi chiudere anche tendalino e spraytop!

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Assumere un’adeguata velocità di navigazione, più si va lenti (ma senza esagerare) più si risparmia

La velocità, com’è ovvio che sia, influisce sulla tematica dei consumi. Il consiglio è comunque sempre quello di andare lenti, ma meglio se ancora più lenti ecco. Solamente per dare un esempio pratico: su una barca di lunghezza pari a 10 metri che viaggia ad una velocità di 5 nodi, si consuma quasi la metà rispetto ai 6,5 nodi.

Scegliere di proseguire per la rotta più breve a volte potrebbe rivelarsi molto saggio

Attenzione al tragitto da perseguire, o meglio alla rotta da navigare. Scegliere il percorso più breve, infatti, in questi casi potrebbe rivelarsi una vera e propria manna dal cielo. Dunque occorre studiare alla perfezione quale rotta prendere e inoltre bisogna anche tenere conto delle mappe della corrente, del vento e dell’eventuale mare formato, e cioè mosso.