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In questo Borgo colorato a due passi da Palermo sembra di stare in una Fiaba. Che incanto!

In questo Borgo colorato a due passi da Palermo sembra di stare in una Fiaba. Che incanto!
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Piccoli meravigliosi, originali, colorati e unici. I borghi sono una destinazione molto amata per una gita di un giorno. Ognuno ha la sua particolarità, ecco l’esempio


In Italia esistono borghi davvero originali ed inediti che sembrano usciti da una fiaba. Sono i borghi nascosti incastonati come gemme, sono quelli che sorgono in una posizione davvero particolare, sono quelli che hanno delle strutture architettoniche in grado di emozionare, o parchi che trasmettono delle emozioni autentiche. Una fuga in un bellissimo borgo può essere l’idea migliore per trascorrere una giornata in completo relax e benessere, per scoprire posti che nemmeno si immagina possano esistere, per conoscere tradizioni e sapori che non si erano provate prime. L’autunno, soprattutto quello di quest’anno, è la stagione migliore per dedicarsi una giornata all’aria aperta alla scoperta di questi piccoli centri…

Il turismo nei borghi: una tendenza che è sempre in crescita

L’Italia è uno dei pochi paesi dove il turismo legato alla scoperta dei borghi e delle piccole città è molto diffuso. Il nostro paese se da un lato richiama un turismo internazionale per le bellissime città d’arte, le meravigliose isole, le straordinarie vette dolomitiche, dall’altro è sempre molto accattivante per il suo reticolo di piccole realtà. E’ proprio qui, infatti, che si nasconde l’autenticità del nostro carattere, le nostre eccellenze, la cura che tutti noi mettiamo nell’amare il nostro territorio. Il turismo dei borghi è oggi un turismo di nicchia, quello che rappresenta il diamante, che affascina chi vuole qualcosa di esclusivo. Tutto questo negli ultimi anni ha avuto un grandissimo successo non solo tra i meno giovani, ma anche per chi vuole fuggire dal rumore e dal caos della città anche grazie ad una giusta campagna promozionale fatta dalle regioni e dai borghi stessi. Tantissime sono le iniziative che sono nate dopo il covid anche per il ripopolamento dei borghi. Diversi studi degli ultimi hanno dimostrato come all’estero c’è tanta voglia di Italia, c’è tanta voglia di viverla non come turista che la vede dall’esterno, ma come un vero e proprio “residente acquisito“.

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Come scegliere un borgo da visitare

Partendo dal presupposto che non c’è un borgo migliore di un altro, diciamo che, tutto il Paese in ogni regione ha qualcosa di meraviglioso da scoprire. L’associazione I borghi più belli d’Italia è nata proprio per raccogliere e censire questi borghi che proprio devono essere considerati imperdibili sia per la loro posizione, che per la loro storia, ma anche per quello che hanno da offrire. Molti di essi sono così belli da essere addirittura Patrimonio dell’Unesco e tutto questo non fa altro che rivalutarli e renderli appetibili non solo per visitarli, ma anche per viverci o addirittura aprirci delle attività. E’ davvero difficile fare una classifica tra i più belli e i meno interessanti, forse alcuni sono più noti di altri questo è vero, ma sicuramente nessuno potrà deludervi. Una regola è importante quando si decide di visitare un borgo quella di eliminare la fretta, non cercare la movida, non aspettarsi cose che avete tutti i giorni sotto i vostri occhi. Prima di partire per visitare un borgo informatevi un po’ sul territorio circostante, su ciò che lo rende speciale, studiate la sua posizione anche in riferimento alla città più grande vicina. Ecco proprio a proposito dei borghi, mettendo insieme queste regole, abbiamo trovato un borgo davvero speciale da visitare particolare per i suoi colori e poco distante da Palermo.

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Borgo Parrini: il borgo che sembra uscito da una favola

Spesso chi pensa ad una vacanza in Sicilia immagina il mare, immagina il sole e il relax, al massimo si lascia affascinare dalla sua arte, dalla sua storia e dai suoi sapori e li cerca nelle mete più comuni. Non è sempre giusto immarginarsi così la Sicilia. L’isola meravigliosa nasconde dei piccoli borghi che sono dei veri e propri tesori. Poco lontano da Palermo, per esempio, si trova Borgo Parrini, una frazione di Partinico. Non vi sembrerà vero, vi sembrerà subito un borgo nato dal disegno di qualche artista. Sono i colori ad attrarvi e a farvi subito innamorare di questo piccolo gioiello. Immaginate un’opera di Gaudì, ecco Borgo Parrini è quasi un’enorme opera d’arte che ricorda la creatività surreale dell’artista. Case colorate, mosaici muri disegnati, frasi d’autore sono il benvenuto che ogni ospite trova in questa piccola località. Qui si respira il sole, si sente la gioia, si vive la rinascita dei borghi. Poche case, tante piante fiorite e vicoli acciottolati, una piccola frazione che si gira a piedi, ecco questa è Borgo Parrini non aspettatavi di più. Se oggi questo è ciò che rende meraviglioso Borgo Parrini, se sapete la storia, vi innamorerà ancora di più. Questa piccola frazione, infatti, nasce tra il ‘500 e il ‘600, con i padri del Noviziato dei Gesuiti di Palermo che la scelsero per avere dei terreni agricoli. Piano piano sviluppano questo posto con torrette di avvsitamento, magazzini e case per coloni e braccianti e non ultima una piccola chiesa dedicata a Maria Santissima del Rosario. Nell’800 divenne proprietà del principe francese Henri d’Orléans, duca d’Aumale, arrivato qui per produrre il “Moscatello dello Zucco” e qui abitavano gli operai impiegati nella sua azienda vitivinicola. Solo dopo la seconda guerra mondiale inizia la decadenza del borgo con lo spopolamento verso le città, una crisi che dura fino a metà degli anni ’90.

Un borgo non muore rinasce: la seconda vita di Borgo Parrini

Anche Borgo Parrini come tanti borghi italiani ha visto negli ultimi anni la sua rinascita e il promotore principale è stato Giuseppe Gaglio imprenditore originario di Partinico che ha coinvolto nella sua impresa anche tutta la comunità. Le vecchie case sono state ristrutturate e negli anni il borgo si è arricchito di colori vivaci, maioliche, ceramiche, terrecotte. Uno stile gioioso. Da visitare il bar I Campanili considerato quasi un caffè letterario dove si sente l’essenza tipica dell’ospitalità siciliana che si mescola all’arte.<