L’Italia è un puzzle di terre meravigliose, più o meno conosciute, capaci di regalare emozioni sempre diverse, riserva sorprese, luoghi inaspettati, esperienze suggestive ed inedite. Il nostro Paese, quello dei borghi, delle gite fuori porta è quello da vivere in qualsiasi stagione dell’anno. Tra le bellissime zone da visitare, per esempio, a gennaio, è la zona della Carnia, i monti incuneati fra Austria e Slovenia in Friuli Venezia Giulia. Mentre gli sciatori se la contendono affollando le piste, questa zona offre delle opportunità inedite se si sceglie di visitare i borghi che sorgono in questi scenari magici. Ecco alcune idee per una gita nei luoghi di questa autentica terra friulana…
Sutrio: il piccolo borgo della Carnia famoso per la lavorazione del legno
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Vale la pena parlare e visitare ora Sutrio diventato famoso quest’anno per aver donato il presepe a Piazza San Pietro. Il motivo sta proprio nel fatto che questo piccolo borgo situato ai piedi dello Zoncolan, immerso nei meravigliosi boschi e in un’atmosfera alpina davvero suggestiva è famoso per le sue apprezzate botteghe artigiane del legno. Il paese si snoda attorno al caratteristico centro storico è fatto di piccole strade lastricate e case tipiche in pietra dove si respira proprio il profumo del legno. Vale davvero la pena immergersi in questo contesto così caratteristico e l’esperienza può diventare così immersiva che, proprio per questo motivo, è stato realizzato in questo piccolo borgo l’Albergo Diffuso Borgo Soandri. Case abbandonate, vecchi fienili e stalle sono ristrutturati secondo l’architettura tradizionale per far si che il soggiorno diventasse davvero autentico e i sapori fossero quelli contadini e tradizionali della zona. L’ospite ha l’opportunità di vivere in un ambiente non artefatto, di immergersi nella vita del paese e di godere appieno del relax rigenerante offerto dalla quiete del luogo potendo anche partecipare ad esperienze artigianali del paese come per esempio lasciarsi insegnare dalle signore del luogo a fare il ricamo o imparare dallo scultore falegname a lavorare il legno.
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Paluzza: il borgo della Carnia per una vacanza davvero speciale
Paluzza è forse uno dei borghi più conosciuti della Carnia. Esso si trova nella valle del Brut, poco prima del confine dell’Austria. Ad esso appartiene anche la frazione di Timau, ai piedi della strada di Passo Monte Croce Carnico che è quella più popolosa e in epoca medievale era il centro di un mercato annuale molto importante diventando un luogo cruciale di scambio e di incontri. Questo piccolo borgo di origine medievale è un luogo che ha un’importanza storica davvero di rilievo, tanto che è proprio qui che sorge il museo della Grande Guerra, un centro espositivo ricco di documenti e oggetti trovati sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. In inverno questo Borgo della Carnia diventa un punto di riferimento per gli amanti di sci di fondo poiché offre 10 km di piste in uno scenario davvero suggestivo, in un incantevole bosco di abeti.
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Arta Terme: il borgo della Carnia per chi cerca un’esperienza all’insegna del benessere
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Chi ama concedersi un week end di benessere e relax, sicuramente Arta Terme è la destinazione ideale per un’esperienza davvero suggestiva e da ricordare. Questo piccolo borgo della Carnia è, infatti, famoso per le proprietà curative dell’acqua che erano già note agli antichi romani e poi diventò meta preferita anche di Giosuè Carducci che in Val Bût faceva i suoi trattamenti termali. Tutte le cure termali che vengono effettuate alle Terme di Arta prevedono l’utilizzo dell’Acqua Pudia, un’acqua minerale che sgorga ad una temperatura di 9° da un pozzo posto nell’area cui sorge la nostra struttura termale dalle importanti proprietà benefiche. Il cuore del paesino è davvero incantevole, camminando tra le stradine si trovano in particolare due edifici di culto interessanti la Chiesa dello Spirito Santo e la Chiesa di Santo Stefano Protomartire. Il borgo è la base di partenza per raggiungere i “Cjampanii dal lander”, i“Campanili dell’antro”dei curiosi “pinnacoli” che hanno avuto origine dall’erosione delle frane avvenute al termine dell’ultima glaciazione.
Pesariis: il borgo della Carnia noto come il paese degli orologi
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Questo borgo è uno dei più bei borghi della Carnia ed è conosciuto per essere il paese degli orologi. Questo piccolo centro che si trova in Val Pesarina, chiamata anche Valle del tempo, è, infatti, famoso per la sua antica tradizione orologiaia e per tanti orologi monumentali che si trovano sparsi per le vie del paese. Una leggenda dice che all’origine di questa tradizione c’era un pirata genovese esperto di meccanica e orologeria, ma secondo la storia ciò che lo rese paese degli orologi è il fatto che qui si trovavano i mercanti che commerciavano al di là delle Alpi che avevano imparato l’arte orologiaia dagli abitanti della Baviera. Nel 900 questa arte e tradizione prese tanto piede che qui si realizzarono gli orologio per le stazioni ferroviarie. All’interno del pittoresco borgo dalle case di pietra con i tetti spioventi questo forte legame con il tempo che passa è scandito appunto dai numerosi orologi monumentali presenti lungo il percorso pedonale dedicato.