L’Italia di meraviglioso non ha solo le città d’arte, i musei che raccolgono le migliori opere d’arte di tutti i tempi, non è solo un paesaggio da favola con dolci colline e montagne maestose, mare limpido e laghi con viste mozzafiato. L’Italia ha di bello i suoi piccoli borghi custodi unici di tradizioni, di autenticità, spesso di eccellenza. I borghi che sono una delle mete più amate che richiamano turisti da tutto il mondo sono le culle migliori per i prodotti di artigianato, sono le miniere di quel made in Italy che affascina e conquista, quel mood che nessun paese ha e che ci distingue. L’essere speciale di un borgo è che spesso ignora il tempo, l’innovazione e usa la passione e le mani per realizzare dei veri capolavori di artigianato.
I borghi dell’artigianato mete uniche per vivere la passione e l’eccellenza
L’importanza di borghi, dove l’artigianato è protagonista, finalmente con il tempo è stata riconosciuta tanto che nel 2003 l’Unesco fece la scelta di non considerare Patrimonio dell’ umanità solo un bene paesaggistico o monumentale, ma anche la capacità di realizzare oggetti ed esperienze. Un patrimonio se uno ci pensa immateriale, ma davvero straordinario. Il borgo in questo caso si fa laboratorio di manufatti creati dall’uomo che raccontano la storia e la vita del borgo stesso. Questi borghi li riconoscete subito, non sono solo i loro centri storici e il loro paesaggio a conquistarvi, ma anche gli atelier e le botteghe artigianali che travate magari passeggiando per le vie. I borghi dell’artigianato non sono solo da vedere, ma sono fatti per vivere. In essi spesso avete la possibilità di vivere esperienze e fare qualcosa proprio realizzato dalle vostre stesse mani con l’insegnamento di un abile artigiano.
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I più suggestivi borghi dell’artigianato in Italia
borghi dell’artigianato sono tantissimi, alcuni più noti altri meno, ma valgono davvero la pena di una gita. Ne abbiamo selezionato alcuni, quelli davvero imperdibili, che potete trovare sia a Nord che a Sud, ma anche nelle Isole…
Campo Ligure: il borgo prezioso della Filigrana
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Fiero si erge nell’aspro territorio ligure questo borgo, piccolo, una vera perla. E’ il suo castello medievale a dare il benvenuto anche da lontano. E’ questa è il Castello degli Spinola a guardare dall’alto i tetti e le torri con la sua eleganza sobria, ma davvero straordinaria. Un borgo che rapisce subito per i suoi colori quelli tipici e vivaci di un borgo della Liguria, sono i carrugi a farvi venir voglia di andare e proprio tra questi carruggi vi capiterà di scoprire quel tesoro nascosto che custodisce. Sono le botteghe artigianali che lavorano ancora oggi la filigrana. E’ proprio quest’arte antica che ha reso famoso in tutta Europa questo borgo. La sua importanza la si vede dal fatto che proprio qui esiste il il Museo della Filigrana, un gioiello che conserva gioielli.
Montappone: il borgo marchigiano dei cappelli
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E’ nascosto fra le colline marchigiane, come tutti i borghi della regione vive discreto ed accoglie con un’ospitalità rara, questo borgo di origine medievale. Tutto l’abitato ruota intorno al castello che fa da fulcro a questo piccolo centro.. L’antico nucleo fortificato venne eretto nell’anno 1000 e divenne feudo sotto la potente famiglia marchigiana dei Brunforte, di origine ghibellina. Oltre alla sua bellezza paesaggistica e il suo gusto speciale questo piccolo borgo è famoso per è famoso per l’artigianato. Montappone è noto per essere il borgo dei cappelli. Davvero affascinante è l’origine della produzione di questo manufatto, perché i cappelli vengono realizzati storicamente partendo dal materiale di scarto del grano la popolazione. Il capppello di Montappone è così famoso nel mondo che si è creato intorno un distretto manifatturiero famoso oltre Europa.
Ortueri: il borgo sardo dove il sughero diventa arte
E’ più di un borgo, Ortueri è ormai diventata la località della Barbagia dove il sughero è il protagonista. Un posto che si nascoste in uno dei paesaggi più autentici della Sardegna, riparato tra l’ombra di secolari querceti, addensato da boschi di lecci e sugheri, è uno scrigno di vegetazione mediterranea e un luogo intriso di cultura e tradizioni millenarie. Il sughero qui è come l’oro viene estratto dagli alberi una volta ogni dieci anni, ma qui si aspettano anche 12 o 13 anni e questo lo rende particolarmente pregiato
Agnone: il borgo molisano delle campane
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Si trova in Molise è un piccolo gioiello in provincia di Isernia così prezioso da essere candidato come “Capitale italiana della Cultura 2026”. Lo riconoscete da lontano perché Agnone sorge su una collina che domina la valle del Fiume Verrino, nell’Alto Molise, ed conosciuto soprattutto per le sue tradizioni. la più importante quella delle campane.. Il borgo nel suo centro storico è una gemma con piccole bortteghe artigianali un tempo casa di fabbri, calzolai e orafi. E’ proprio qui che sorge la pregiata Pontificia Fonderia Marinelli, la più antica fonderia Italiana e fra le più antiche del mondo, specializzata nella costruzione di campane. La Pontificia Fonderia è l’unica sopravvissuta tra le dinastie dei numerosi fonditori di campane di Agnone che da otto secoli, si tramanda ininterrottamente, di padre in figlio, quest’arte antica.