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Alpine Alpenglow è l’Auto più estrema di sempre. Ecco perchè…

Alpine Alpenglow è l’Auto più estrema di sempre. Ecco perchè…
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Forse un’auto tanto estrema non l’avevamo mai vista, e adesso l’Alpine Alpenglow ha addirittura un motore…


Di auto estreme se ne sono viste tante tra supercar, addirittura hypercar, modelli di lusso ultra-alternativi, progetti super futuristici e tante altre quattro ruote che sognano di rivoluzionare il settore dell’automotive accompagnandolo verso il futuro, magari green (anche se ormai il sogno, o l’incubo, di una mobilità ecologica sembra essersi infranto). Sì, l’estremo è stato toccato diverse volte dai produttori più importanti, da quelli occidentali a quelli asiatici, eppure l’apice forse è stato toccato solamente a “pochi” chilometri da noi. Una volta attraversato le alpi. Ed è proprio lì, infatti, che è nata la concept car Alpine Alpenglow, un prototipo nato per far esaltare gli appassionati di motorsport, e perché no, anche i suoi addetti ai lavori, e che adesso sembra avere anche un motore alla sua altezza. Insomma, ecco perché questa furia blu rischia seriamente di essere l’auto più estrema di sempre…

La furia blu Alpine Alpenglow adesso comincia a fare veramente sul serio

In origine era un semplice concept, un progetto avveniristico, un prototipo. Ma a quanto pare questa Alpine, uno dei nomi più iconici delle quattro ruote che sanno correre, e tanto, o meglio ancora veloce, potrebbe diventare qualcosa di molto più serio. Qualcosa di concreto. Sì, perché questa vettura che rimane ancora una sorta di sogno di ingegneri, design, e soprattutto appassionati, adesso ha accolto un ammucchio di ferraglia, e scusateci per delle parole tanto barbare, al suo interno. Insomma, ha avuto un cuore. Il nome di questo modello, non prodotto in serie (almeno per il momento), è abbastanza particolare. L’auto, infatti, si chiama Alpenglow, e a quanto pare sembra già essere diventata un mito dell’automotive.

Lo storico brand francese ha presentato questo prototipo addirittura nel 2022, in occasione dell’attesissimo Salone dell’Auto di Parigi. Un debutto in pompa magna per un veicolo a dir poco estremo, in tutti i suoi dettagli, e soprattutto in tutte le declinazioni del termine. A distanza di due anni, o quasi, ecco che arriva il secondo debutto per l’hypercar di Alpine. Infatti, la vettura è stata (ri)presentata lo scorso 10 maggio sul Circuito di Spa-Francorchamps, e poi il giorno successivo è addirittura scesa in pista per la prima volta in pubblico per la TotalEnergies 6 Ore di Spa-Francorchamps, gara di endurance che in questa occasione ha registrato il sold-out. E poi, per la Alpine Alpenglow, arriverà anche il momento della 92° edizione della 24 Ore di Le Mans, il 14 e 15 giugno 2024. Insomma, una sorta di tour a sorta di rombo; sì, perché adesso questa concept car ha anche un propulsore che la muove, anzi, che la fa vivere a tutti gli effetti.

Alpine Alpenglow concept

Se volessimo comparare la struttura di un’automobile con il corpo umano, beh, allora le quattro ruote sarebbero gli arti, i gruppi ottici gli occhi, ma motore, come già sottolineato in precedenza, prenderebbe sicuramente il posto del cuore che pulsa il sangue a tutti gli organi. Ecco, adesso anche l’Alpenglow ha questo muscolo necessario per la vita, e a vivere ormai sembra averci preso molto gusto. Mettendo da parte questi viaggi per tappe di racing nella sua terra natia, l’hypercar in questione ha optato per una motorizzazione assai particolare e inusuale di questi tempo. E se vi dicessimo “idrogeno“?

Una vettura tanto speciale non poteva mica aver un motore banale, no?

E no, proprio no. Niente propulsore alimentato a benzina, carburante tradizionale per vetture di questo genere. E nemmeno un motore Diesel, che potrebbe avere il suo perché nella Alpine Alpenglow; ricordiamo che con il gasolio si sono vinte molte edizioni della 24 Ore di Le Mans. Ma il prototipo in questione ha detto di no anche al full-electric e alle tecnologie hybrid di ultima generazione. Insomma, l’Alpenglow, smascherando tutti questi finti segreti, adesso è dotata di un motore 4 cilindri turbo di 2 litri che eroga 340 CV, alimentato a idrogeno; sì, proprio a idrogeno. A dire il vero, sembrerebbe che questa non sia la soluzione definitiva per la vettura, entro la fine dell’anno, secondo quanto riportato da alcune fonti (nello specifico AlVolante) dovrebbe arrivare una variante dotata propulsore ancora più potente; e si fa il nome di un V6.

Alpine concept hypercar

“Nella nostra politica di partecipazione attiva alla decarbonizzazione del motorsport – ha dichiarato Bruno Famin, Direttore di Alpine Motorsports -, riteniamo che la soluzione del motore termico a idrogeno sia molto promettente. Sappiamo che l’idrogeno rappresenterà una fase fondamentale del processo di decarbonizzazione delle prossime generazioni di auto di Endurance e potrebbe esserlo anche per quelle di Formula 1, soprattutto passando a forme di stoccaggio liquido per migliorare compattezza e prestazioni. Il prototipo Alpenglow è un esempio perfetto, un vero e proprio laboratorio tecnologico per lo sviluppo delle motorizzazioni a idrogeno del futuro“.