Quando pensiamo alle supercar siamo abituati di default a pensare anche ai rombi assordanti dei loro motori, alle velocità assurde che riescono a raggiungere e alle varie caratteristiche che i diversi propulsori utilizzati in questo segmento automobilistico possono avere. Eppure, adesso si va verso un futuro caratterizzato dalle famigerate emissioni zero, in cui di rumore ce n’è poco, a meno che non venga riprodotto artificialmente, a parte il classico ronzio dei modelli full electric. Ma attenzione, perché non c’è solamente l’elettrico… Infatti Saleen, una piccola ma storica casa automobilistica statunitense, ha voluto seguire una propria strada verso la creazione di una vettura sportiva che possa allo stesso tempo abbattere le emissioni. Ecco, qualcuno ha mai pensato a un veicolo di queste caratteristiche alimentato con l’idrogeno? Beh, c’è chi l’ha fatto al posto nostro, ecco i risultati.
Una supercar a idrogeno, ma è possibile? Risponde Saleen…
Il cammino che il settore dell’automotive, forse su scala globale, dovrà seguire nei prossimi anni e decenni, sembra essere ormai tracciato. L’obiettivo, infatti, quello condiviso da molti produttori, ma soprattutto dai politici, e soprattutto da quelli dell’Unione Europea, è quello di arrivare a rivoluzionare il parco auto trasformandolo da vecchio e inquinante a nuovo ed ecologico. Come? Beh, attraverso la progettazione e l’evoluzione dei propulsori a zero emissioni che già da adesso stanno letteralmente cambiando le radici di questo campo. Ma se qui nel Vecchio Continente ci siamo legati le mani, permettendo una soluzione, ovvero quella dei motori elettrici, negli altri Paesi questa scelta radicale non esiste; e quindi le aziende possono sbizzarrirsi cercando la via migliore, più sostenibile e soprattutto più commerciabile, per arrivare all’obiettivo prefissato, e reso noto in precedenza. Tra carburanti sintetici e alternativi, e il grande punto di domanda di questo cammino di transizione green: l’idrogeno.
Le auto alimentate con questo elemento esistono già, sono poche, e magari sono sempre meno, e soprattutto se ne vendono poche, e, anche in questo caso, sempre meno. Guardando lo scenario italiano, nello scorso anno (il 2023) di vetture a H ne sono state vendute solamente due, si tratta di una coppia di esemplari della Toyota Mirai, un dato che è letteralmente crollato dall’anno precedente (il 2022) quando sulla conta del mercato annuale si registravano ben undici modelli venduti a idrogeno. Adesso bisogna attendere i dati per il 2024, che arriveranno poco dopo la fine dell’anno, ma intanto possiamo essere certi che ci sarà anche un altro modello caratterizzato da questa alimentazione verde e non inquinante. Si tratta di una vera supercar (o una “hydroncar“) in arrivo dall’altra parte dell’oceano e progettata da Saleen, ma non solo…
Si tratta di una piccola casa automobilistica con sede negli Stati Uniti d’America, e più precisamente a Irvine nello stato americano della California; piccola ma a modo suo iconica e sicuramente importante. Le sue automobili, infatti, vengono tutte realizzate a mano, e sono tutte delle vetture sportive a dir poco speciali. Negli anni, infatti, questa firma dell’automobilismo a stelle e strisce è riuscita a togliersi molte (e grandi) soddisfazioni sul campo sportivo, correndo in gare di Granturismo e soprattutto nella mitica 24 Ore di Le Mans, dove ha siglato anche alcuni record piuttosto significativi. Dalla gara di endurance che si svolge in Francia, però, Saleen ormai manca dal 2010, ma ha promesso un suo ritorno; e quando arriverà questo momento il comeback lo farà in grande.
Auto green non sono per forza elettriche, ecco la soluzione alternativa studiata per questa supercar
Insomma, le auto green non per forza devono essere dotate di un motore elettrico “classico”, e questa legge vale anche per le supercar. Nulla vieta a niente e nessuno di studiare una nuova via per arrivare a centrare l’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni, e proprio per questa ragione la casa di Irvine ha stretto una collaborazione con Solution F, un’industria automotive francese specializzata nella produzione di propulsori, e che da poco ha presentato anche la sua vettura chiamata Foenix H2, per sviluppare una soluzione ecologica per la supercar green promessa.
Il progetto, quindi, è quello di dare vita una quattro ruote sportiva dotata però di un motore V6 biturbo che potrebbe funzionare sia con idrogeno che con i carburanti sintetici, e dare vita a questo propulsore, il cuore della vettura, sarà compito dell’azienda francese che lo realizzerà nei suoi stabilimenti di Bouches-du-Rhon e Venelles, con l’aiuto di Motul, multinazionale francese specializzata in lubrificanti. Sarà questo il futuro delle supercar?