La Liguria è una delle regioni che d’estate si amano più di ogni altra. Ha un‘atmosfera elegante, ma allo stesso modo autentica, dei paesaggi di mare meravigliosi ai quali, però, sanno sempre rispondere in maniera non meno splendida quelli più aspri delle colline e delle montagne. La Liguria è la terra inebriante, colorata, è quella che ha un profumo Mediterraneo e luoghi così incantevoli che conquistano sempre turisti italiani e stranieri. Quando si parla di borghi è chiaro che i primi che vengono in mente sono quelli delle Cinque Terre che ormai nell’immaginario sono proprio l’essenza dei borghi liguri, invece vale la pena sapere che la Liguria ha anche dei piccoli centri meno noti che sanno essere meravigliosi e ricchi di bellezza. Vanno cercati e scovati, sono luoghi così speciali che sono spesso quasi dei posti d’ispirazione per artisti come il borgo unico a pochi passi d’Imperia
Il borgo unico che gli artisti considerano la loro meta del cuore
Si tratta di una piccola frazione, talmente piccola che qui abitano al massimo 40 persone tutto l’anno, è bella e la sua particolarità è che è un museo a cielo aperto, una tela dipinta che diventa in estate la meta preferita di tanti artisti più e meno giovani che la raggiungono e lasciano il segno della loro creatività. Si chiama Valloria, è su una piccola dolce collina dove si produce un ottimo olio, e questo ne da anche spiegazione al suo nome che sembra derivare da Vallis Aurea, ovvero la valle d’oro. In questo posto incantevole sono proprio le porte a parlare.
L’arte sulle porte: è questo il segreto del borgo ligure colorato e da fiaba
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Esistono moltissimi borghi più o meno noti in Italia che sono famosi per avere i murales sulle pareti delle case che spesso sono il racconto di scene di vita contadina di tradizioni, a Valloria la cosa è doversa perché qui sono le porte ad essere dipinte. Sono ben 150 ed ognuna ha la sua particolarità il suo colore il suo quadro. In questo borgo medievale che sembra essersi fermato nel tempo sulle porte si trovano ritratti di donna, scene di vita, disegni astratti, non c’è un filo conduttore, ognuno può dare sfogo alla sua creatività. Non avviene tutto per caso, ma in un evento dedicato che si chiama “A Valloria fai baldoria”. In questa occasione tre pittori creano sul momento tre porte con nuovi colori e al termine di tutto c’è uyna festa paesana in cui si festaggia il momento tra gli ulivi a base di piatti locali. E’ una vera festa per i sensi dallo sguardo al gusto. Una volta che la festa si è conclusa la meta diventa più ricca e chi vuole può andare a scoprire una nuova porta, non c’è un percorso preciso, non c’è una mappa perché il vero divertimento è perdersi tra i colori, tra le opere d’arte, girare liberi in un museo davvero inedito. Da dove inizia il percorso? Da dove volete, anche se appena arrivate c’è un grande murales che vi da il benvenuto e che racconta un pò la tradizione di Valloria: la raccolta delle olive.
Cosa vedere a Valloria
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Non sono solo le porte dipinte a rendere così bella Valloria, ma questo borgo sospeso nel tempo si fa amare anche per altre cose che vale la pena vedere. Il suo centro per esempio ha tre fontane davvero caratteristiche. una tappa imperdibile è la chiesa di San Giuseppe, che regala un belvedere unico che nei giorni di sole permette di vedere addirittura le montagne della Corsica. C’è una cosa però che vi stupirà e vi inviterà ad entrare è il Museo delle cose dimenticate. In questo piccolo e prezioso mondo si trova di tutto, le cose perdute, gli oggetti del vivere quotidiano del tempo che fu. Non si tratta di uno dei tanti Musei della Vita contadina che si trovano in Italia, perché già il suo nome vi lascia immaginare quante cose curiose si possa trovare nelle sue stanze e l’emozione che può suscitare sia a grandi che piccoli. E’ quasi il posto per legare le tradizione, il nonno con i suoi ricordi permette al piccolo di scoprire oggetti nuovi che non troverà mai più nel suo mondo. Dall’aratro primitivo alle bambole di pezza, dagli strumenti per la produzione di olio fino addirttura agli strumenti musicali.