Home » Motori di lusso » Lotus Theory 1, un concept avveniristico! Saranno così le Supercar del futuro?

Lotus Theory 1, un concept avveniristico! Saranno così le Supercar del futuro?

Lotus Theory 1, un concept avveniristico! Saranno così le Supercar del futuro?
Lettura: 5 minuti

Ma avete visto la Lotus Theory 1? Ecco un assaggio di come saranno le supercar nel futuro…


Ma siamo sicuri che la Lotus Theory 1 non venga direttamente dal futuro? Il meme delle auto che volano, e cioè nel presente, o meglio ancora che si pensa possano volare un domani ma che poi non spiccano il volo, ormai è diventato un must nei social. Un simpatico modo per criticare tutto ciò che di male, o di arcaico, accade oggi. Beh, i progetti di qualche macchina volante lo abbiamo già visto (e ne abbiamo parlato anche su My Luxury), ma noi non sappiamo dirvi come e quando le quattro ruote abbandoneranno l’asfalto per sfrecciare nel cielo. Però, possiamo dirvi, e mostrarvi, come saranno le supercar del futuro. E tutto questo grazie a una nuova concept car appena svelata in Inghilterra, che promette di rivoluzionare il settore automotive, ma quello di lusso e sportivo. Ecco, allora, il prototipo avveniristico di Lotus Cars…

Magari la Lotus Theory 1 non volerà, ma è lei l’auto del futuro, o no?

Forse dovremmo abbassare le nostre strambe e avveniristiche previsioni sul futuro, e abituarci al fatto che il domani, molto probabilmente, sarà solamente una versione più moderna dell’oggi. Ci spieghiamo meglio: guardando al settore delle quattro ruote, e quindi l’ormai deprimente e depresso automotive visti i numeri di vendita e tutte le restrizioni e decisioni (dell’Unione europea) del caso, nei prossimi anni, come già anticipato in precedenza, non vedremo certo delle auto capaci di volare, ma piuttosto delle vetture molto simili a quelle attuali, ma con forme e soprattutto motorizzazioni differenti. Certo, le utilitarie non sono mai state esempi di futurismo, e allora diamo un’occhiata al segmento delle supercar, e qui la musica cambia, e nemmeno di poco.

Lotus Theory 1 supercar

Sì, perché magari potremmo avere qualche dubbio su come saranno le automobili di massa nei prossimi anni, anche se nuove auto come la Fiat Grande Panda e la Citroën C3 ci hanno dato qualche indizio; beh, per quanto riguarda la categoria delle vetture sportive e di massa, più semplicemente tradotta in supercar, abbiamo un aiuto fondamentale grazie alla nuova concept car inglese Lotus Theory 1. Semplicemente il primo prototipo, come ha voluto specificare la stessa casa madre britannica con sede a Norwich, nel Norfolk, che incarna il futuro dei veicoli ad alte prestazioni intelligenti.

Quindi, ci troviamo di fronte al nuovo manifesto di design della storica azienda inglese che costituirà la base per tutte le future auto Lotus, racchiuso in tre principi fondamentali: Digitale, Naturale e Analogico; vale a dire “DNA“. Secondo quanto suggerito dallo stesso brand, digitale rappresenta l’esperienza immersiva, intelligente e intuitiva, naturale dà vita a un design emozionale, connesso e incentrato sull’uomo, mentre invece analogico rappresenta il continuo progresso del marchio nell’ingegneria delle prestazioni. Ed è proprio seguendo questi tre principi chiavi per il marchio, che è nato l’ultimo prototipo firmato Lotus, questo capace di adattarsi armoniosamente al conducente rispondendo alle sue esigenze, e offrendogli l’esperienza di guida definitiva.

Lotus concept car

Un progetto sicuramente innovativo, quella della Theory 1, e che Ben Payne, Vice President of Design di Lotus Group, racconta con queste parole:

Con Theory 1, abbiamo costruito su tutto quello che Lotus ha realizzato finora nei suoi settantasei anni di storia, per superare i limiti di ciò che significa guidare un veicolo ad alte prestazioni. Vogliamo dimostrare che non è necessario scendere a compromessi, con capacità sia digitali che analogiche che funzionano in armonia nell’auto del futuro. In questo modo, siamo in grado di offrire ai conducenti la migliore esperienza di guida immersiva possibile con emozioni pure, funzionalità e connettività, al centro

Ma come è fatta l’auto del futuro? Ecco cosa rende questa Lotus avveniristica…

Dal punto di vista estetico, in realtà, ci sarebbe poco da commentare. In fin dei conti questa Theory 1 non fa altro che estremizzare sempre di più, ma con grande giudizio e gusto, le linee tese delle tradizionali carrozzerie delle supercar, andando alla ricerca di spigoli appuntiti e rette affilate. Ma è tutto ciò che viene circondato dall’armatura della vettura che rende quest’ultima assolutamente avveniristica. Per esempio, per questo progetto Lotus ha sviluppato il proprio sistema di guida proprietario denominato Lotuswear, questo ha l’obiettivo di offrire un’esperienza personalizzata a ogni occupante dell’auto, ed è stato progettato per evocare un senso di pura emozione e di eccitazione, e per connetterli ulteriormente alla strada.

Si tratta di un sistema immersivo caratterizzato da un materiale tessile robotico morbido e leggero adattivo, che consente all’auto di comunicare senza soluzione di continuità con il conducente e i passeggeri attraverso varie soluzioni, come per esempio degli impulsi sul lato sinistro e destro della ruota indicheranno quando il conducente deve svoltare, e la presenza di ben cinque modalità di guida. Presente anche la Technology Line, una fascia tecnologica funzionale che corre all’interno e all’esterno dell’auto, funzionando da dispositivo di comunicazione. In questo caso la tecnologia Oled serve per visualizzare molteplici funzioni relative allo stato del veicolo al conducente e agli occupanti, nonché ad altri utenti della strada e ai pedoni, e poi troviamo anche un pacchetto di sensori per la guida autonoma a 360 gradi.

Lotus concept car interni

L’abitacolo di questa Lotus Theory 1, inoltre, integra perfettamente proiezioni, schermi e feedback di natura tattile, per garantire solamente il massimo al suo guidatore e ai passeggeri. Ma questa vettura si è rivelata essere anche una sfida ingegneristica, visto che visto che il progetto è nato con l’idea di utilizzare il minor numero di materiali possibile. L’auto, infine, pur essendo una “semplice” concept car e quindi non disponibile alla vendita, nasce come modello full electric.