Grandi, ma non troppo, e con delle motorizzazioni semplicemente perfette per la guida di tutti i giorni, per le sfide di tutti i giorni e soprattutto per le strade delle nostre città; senza, però, disdegnare i viaggi più lunghi. Insomma, delle auto perfette (o quasi), ed è forse questo il segreto del loro immenso successo commerciale. Ebbene sì, stiamo parlando proprio dei B-SUV, i modelli di quattro ruote più venduti al momento, un momento in cui il mercato automobilistico sembra piangere per la crisi. Eppure, questi veicoli sembrano riuscire a tenere sulle loro solide spalle tutto il peso di un settore che zoppica sempre più. Dunque, tutti vogliono queste vetture, è vero, ma quali con precisione? Ecco, allora, i nomi dei modelli più amati…
Anche tu vuoi un B-SUV? Scopri qui i nomi dei modelli più amati del momento
Parlare, o come in questo caso scrivere, di automobili in Italia, ma lo stesso potrebbe valere anche in Germania e in Francia, e in altre parti dell’Europa e del mondo, si sta facendo sempre più difficile. Nonostante le grandi e promettenti visioni dei produttori e dei politici, soprattutto quelli dell’Ue, di pochi anni fa, che immaginavano un cammino di transizione senza intralci che ci avrebbe portato alla tanto sognata (ma in realtà solamente utopica e irraggiungibile a quanto pare, almeno a queste condizioni) mobilità a emissioni zero e super ecologica, oggi il settore delle quattro ruote più che un sogno sta vivendo un vero e proprio incubo. I numeri delle vendite non sfondano, anzi, si abbassano, e di tanto anche, giorno dopo giorno. I costruttori, e questo vale anche (se non soprattutto) per i grandi colossi come Stellantis e Volkswagen, ma non solo, continuano a perdere grosse quantità di soldi. E, come se non bastasse, in quelle esigue quantità di veicoli che si continuano ancora a vendere, non c’è traccia di vetture full electric. Ma cosa sta succedendo?
Il mercato automobilistico si è bloccato, e di conseguenza si è bloccata anche la produzione di auto. Gli automobilisti, in questa rincorsa del problema principale della crisi dell’automotive, sembrano quasi aver perso fiducia nel settore, sconfortati dai listini sempre più alti, con prezzi che ormai difficilmente si abbassano al di sotto della soglia dei trentamila euro, per un’offerta che non sembra stia migliorando affatto, almeno per quanto riguarda il lato della qualità. Venti o trenta anni fa si facevano vetture più belle? Una questione che sa molto di nostalgia, ma che potrebbe nascondere un fondo di verità. E, dunque, messa da parte la questione estetica, e abbracciando forse un’altra più popolare, o populista, possiamo affermare che molto probabilmente venti o trenta anni fa si facevano vetture per il popolo, e quindi anche per chi non poteva permettersi di spendere grosse cifre.
Ma se c’è una soluzione a questa situazione, al momento, questa non può che chiamarsi B-SUV. I piccoli macchinoni, perfetti per la città, comodi con la loro guida rialzata, e capaci anche di offrire un abitacolo che si rivela essere perfetto pure per i viaggi più lunghi, stanno tenendo in piedi un settore che sembra avere ormai le fondamenta marce. Prezzi, più o meno, accessibili, un design super moderno e al passo con i gusti di chi guida, e una proposta di motorizzazioni variegata. Ecco, allora, quali sono i modelli più venduti.
I top “mini” macchinoni sul mercato, sono loro la soluzione alla crisi?
In fin dei conti questa può essere una considerazione praticissima. Insomma, basta scendere per strada e dare un’occhiata a tutte le auto parcheggiate nei dintorni, e a quelle che sfrecciano, si spera a velocità adeguate e previste dalla legge, per strada. La maggior parte di questi veicoli, e noi ne siamo sicurissimi, apparterrà al segmento dei B-SUV. Insomma, in principio erano i SUV, i macchinoni arrivati qui dall’altra parte dell’oceano a partire dagli inizi degli anni duemila. Poi, questi si sono trasfmorati in crossover, più bassi e dinamici, e adesso ecco la nuova categoria: macchinoni compatti, da città, ma dall’estetica da bestioni dell’asfalto. E sembra che siano stati proprio loro a rubare il cuore agli automobilisti del 2024.
Tra questi, per stilare una sorta di classifica, il modello più amato dagli europei sembra essere il Volkswagen T-Roc, un modello che a partire da inizio anno (e quindi da gennaio 2024) ha visto le proprie vendite salire a vista d’occhio fino ad arrivare a ben 135.623 unità immatricolate. Dalla Germania voliamo in Giappone, dove ad aspettarci c’è la Toyota Yaris Cross, gemella a ruote alte della famosissima city car da cui prende il nome, e alcuni aspetti del design, con 130.278 immatricolazioni. E poi ecco la soluzione a basso costo con la Dacia Duster (116.781 unità commercializzate) appena ravvivata dal recente restyling, e la proposta più stilosa della Peugeot 2008 con una quota di vendite a partire da inizio anno pari a 114.937 unità. Seguono, poi, l’americana Ford Puma (102.566), la francese Renault Captur (96.995), l’altra tedesca, la T-Cross (78.539), la boema Skoda Kamiq (67.942), l’anglocinese Mg Zs (67.661) e la coreana Hyundai Kona che chiude la top dieci con le sue 66.585 unità vendute in questo anno.