Una destinazione ideale per un week end o anche solo una gita soprattutto in autunno è la Valpolicella, con il suo territorio da scoprire e degustare, con tantissime attività da fare e borghi da scoprire. Della Valpolicella sono bellissimi i borghi, è accogliete l’ospitalità, è incredibile tutta la ricchezza viticola, ma anche gastronomica, sono ben curati i resort e gli hotel, insomma in questa terra fatta si profumi e colori c’è un mondo che vale la pena scoprire.
La Valpolicella: la destinazione sensoriale e intensa
E’ un territorio prevalentemente collinare quello della Valpolicella, che si trova in Veneto ed è famoso soprattutto per i suoi vigneti e la produzione di tantissimi dei vini noti a livello internazionale. Caratterizzata da un clima mite, questa terra è ricca di cantine e acetaie, ma non mancano tantissime zone verdi dove vengono coltivate soprattutto ciliegie. In quest terra, fatta di colline si susseguono borghi incantevoli, che sono esempi per lo più di un’architettura medievale e rinascimentali e ancora oggi sono la culla di tradizioni che non sono mai andate perse nel corso degli anni, ma anche di racconti che si tramandano di generazione in generazione. Tra i borghi più belli ce n’è uno che vale la pena di essere conosciuto stiamo parlando di San Giorgio in Valpolicella.
San Giorgio in Valpolicella: il borgo conosciuto come l’ingannapoltron
E’ piccolissimo eppure è uno dei borghi più belli d’Italia. San Giorgio in Valpolicella è una frazione di Sant’Ambrogio ed è conosciuto con un nome piuttosto particolare: Ingannapoltron o vero Inganna il Poltrone, un nome che è scaturito proprio dalla sua posizione. Esso si trova ai piedi del Monte Solane, su un cocuzzolo, stretto attorno alla pieve, è costruito con la stessa pietra calcarea sulla quale saldamente poggia. Basta, insomma, alzare lo sguardo per accorgersi di questo piccolo gioiello che guarda il meraviglioso panorama che va dal Lago di Garda a Verona, dalla Valpolicella alla Pianura Padana. La sua storia affonda le radici in tempo molto lontano e questo lo si vede soprattutto dalla sua posizione e dal fatto che sembra proprio una naturale fortezza che si raggiunge solo dopo un cammino lungo e faticoso, nonostante una prima impressione di vicinanza. E’ questo il motivo per cui si chiama “ingannapoltron” ovvero l’inganna il pigro che risale al medioevo. Le cose che vale proprio la pena di vedere e che appunto rendono questo borgo uno dei più belli d’Italia è la Chiesa di San Giorgio, una meravigliosa pieve di età romanica che si trova proprio al centro dell’abitato e sembra secondo gli storici sorgere proprio sulle rovine di un tempio preesistente pagano ed è considerata una delle più antiche della zona di Verona, un’iscrizione in essa presente è datata al 712 quindi nel pieno dell’età Longobarda. All’interno della Pieve vi sono anche affreschi del XII e XIII secolo e un’antica fonte battesimale. Bellissimo è il chiostro che risale al XII secolo che è considerato uno dei punnti più fotografati del borgo stesso. Vicino a questa pieve si trova un Museo detto anche Antiquarium in cui sono conservati anche importanti reperti preistorici, storici, artistici e folkloristici del territorio. Proprio questo suo contesto rende San Giorgio in Valpolicella un borgo che sembra sospeso nel tempo ed è ideale per essere il palcoscenico di tante rievocazioni storiche.
San Giorgio della Valpolicella: una meta per gli amanti dei vini
Come tutti i borghi della Valpolicella, anche San Giorgio, è una destinazione tanto amata dai turisti enogastronomici che qui possono far felice il loro palato e i loro sensi con una serie di esperienze particolari e incantevoli. Qui infatti si trovano diverse cantine che producono ottimo Vino come per esempio il Ripasso, il Recioto e l’Amarone. Ma questo non è tutto perché la zona è diventata anche di riferimento per la produzione dell’ulivo e questo chiaramente vede la presenza di frantoi in cui è possibile fare delle degustazioni. da visitare è sicuramente la Tenuta Eleva, una bellissima cantina fondata 30 anni fa che ha una storia molto interessante, il suo nome infatti si ispira al termine francese “elevage du vin”, che significa affinamento raffinato del vino. L’azienda si dedica alla produzione di vini tradizionali che incarnano il terroir unico della regione e propone visite e degustazioni guidate.