I divi di Hollywood amano farsi paparazzare in giro per le rinomate strade di Los Angeles a bordo di bolidi extra lusso. Molti volti del grande schermo, infatti, spesso sono anche dei grandissimi appassionati di quattro ruote, sempre alla ricerca dei modelli di auto più esclusivi, ricercati e rari. Ma questo non vale per tutti. Leonardo DiCaprio, per esempio, sembra essere più interessato al proprio lavoro e alla sua lotta per la salvaguardia dell’ambiente piuttosto che alle macchine. Eppure, nel suo garage potrebbero essere nascosti alcuni veicoli tutt’altro che banali. Non aspettatevi Rolls-Royce o Aston Martin, ecco il particolare parco auto di Leo…
Scopri il particolare parco auto del divo di Hollywood nel nostro video
A Leo non piacciono le supercar: Suv “normali”, berline da famiglia e auto misteriose…
Ormai è arrivato il momento di comprendere in modo chiaro che la vita e il cinema, e cioè quello che vediamo sul grande schermo, non sono la stessa cosa. Una legge che per Leonardo DiCaprio, icona di Hollywood ormai da oltre trent’anni – il suo primo film risale al 1991 -, si rivela essere più vera che mai.
Nei film siamo abituati a vederlo a bordo di veri e propri bolidi. Per esempio la Lamborghini Countach usata nel film diretto da Martin Scorsese The Wolf of Wall Street, o ancora la Duesenberg II SJ del 1934 usata in Il grande Gatsby del regista australiano Baz Luhrmann. Ma nella vita reale a Leo piace un altro genere di veicoli.
Già, vedere DiCaprio guidare un’auto d’epoca, considerando la mole di emissioni che causerebbe, potrebbe essere un vero miraggio. E lo stesso, tenendo conto anche della medesima ragione, potrebbe valere anche per le moderne supercar, e le vetture sportive più esclusive. Nella vita reale, infatti, l’attore è un attivista molto sensibile alle tematiche ambientali, e a tutto ciò che circonda la natura. Dai cambiamenti climatici all’inquinamento, passando anche per i problemi della fauna mondiale.
Insomma, Leo potrebbe essere lo sponsor perfetto per le auto elettriche. E forse è per questo motivo che la Fiat ha pensato a lui per girare gli spot della nuova 500e, la piccola full-electric dell’azienda torinese, così come per la nuova 600. Un ambientalista per la guida a zero emissioni. Eppure, la sua collezione di quattro ruote non è completamente elettrica, anzi…
Tra motori elettrici e V8 rombanti, ecco tutte le quattro ruote di Leonardo DiCaprio…
Il fresco cinquantenne, compleanno festeggiato lo scorso undici novembre, infatti, può vantare una selezione di automobili personali alquanto singolare. Partiamo, allora, dal “neo” nella visione green della vita di DiCaprio, ovvero il Suv tedesco dotato di un potentissimo motore V8; termico, ovviamente. Stiamo parlando della Porsche Cayenne, una vera icona per il segmento dei veicoli di lusso a ruote alte.
Ok, dobbiamo ammettere che le eccezioni termiche presenti nel parco auto del divo sono finite qui. Dopo la Porsche, infatti, le auto del protagonista di film del calibro di Titanic, Inception e il Redivivo (opera per cui ha vinto il suo unico premio Oscar), si fanno sensibilmente più green, passando da soluzioni ibride a modelli completamente elettrici.
Il primo esempio è la Tesla Roadster, il modello sportivo della casa automobilistica di Elon Musk. Una vera e propria supercar, questa capace di passare da 0 a 100 km/h in 1,9 secondi, ma dotata di una motorizzazione full-electric, e di un listino che sfiora i 200mila euro. Poi ci sono i vari modelli hybrid. Partiamo dalla Toyota Prius, una berlina utilitaria per le famiglie, passando per un altro Suv europeo, questa volta svedese, ovvero Volvo XC90, la Lexus RX, e la Fisker Karma (plug-in).
Ciò che colpisce maggiormente, però, è l’assenza di veri e propri modelli di altissima gamma. Pensiamo ai brand più rinomati come Ferrari e Lamborghini, o modelli ancora più esclusivi. Quello di Leonardo DiCaprio, invece, non è altro che un gruppo piuttosto eterogeneo di automobili, tra modelli più ricercati e altri accessibili, e con un occhio sempre ben fisso al tema dell’ambientalismo. E forse, il nuovo modo di concepire la mobilità su quattro ruote, e quindi usando esclusivamente dei motori elettrici al cento per cento – chissà se ciò diventerà realtà a partire dal 2035, almeno qui nel Vecchio continente – ha trovato il suo volto preferito.