E alla fine, eccole finalmente qui. Dopo mesi lunghissimi di attesa e ansie, ecco che sono state definitivamente svelate le sette finaliste del premio Car of the Year 2025; forse il titolo più importante, e quindi anche quello più ambito, dell’intero settore delle quattro ruote. Un evento che arriva quasi ad alleviare un momento triste, cupo e deprimente più che mai dell’automotive, alle prese con una crisi senza precedenti. Insomma, loro sono le reginette, se tali è possibile definirle, che brillano e brilleranno di più nei prossimi mesi nel mercato automobilistico. Tra queste c’è anche un’italiana, o almeno questo è ciò che ci suggerisce il suo nome, ecco di chi stiamo parlando…
Scopri le sette finaliste del premio automobilistico con il nostro video
Le reginette a quattro ruote: ecco le papabili Car of the Year del 2025
I loro nomi sono diventati noti a tutti, sono calati i veli, o forse addirittura le maschere, sulle automobili che hanno avuto il merito di arrivare fino alla finale del premio Car of the Year per l’anno 2025. Nonostante un periodo piuttosto difficile per l’automobilismo europeo, e quello americano non è da meno, a salvarsi sono – forse – solamente le aziende asiatiche e i colossi più importanti tra Giappone, Corea e Cina, non sono mancate le sorprese sul mercato.
Tante, infatti, sono state le novità. Molte auto nuove, modelli rinnovati, e addirittura ritorni inaspettati, o quasi. Ecco, adesso bisogna aspettare che tutte loro riescano a trovare il loro posto nel settore, compito piuttosto arduo di questi tempi. Insomma, detta in parole povere: il loro successo non è affatto scontato, anzi. Però, il fatto che i nuovi modelli siano stati presentati, bisogna ammettere, è già qualcosa.
Ok, forse la stiamo facendo più tragica del previsto. Forse, questo, è solamente un momento di transizione. Un momento che non ha messo in ginocchio solamente l’automotive. Forse, e ripetiamo ancora forse, l’intero settore dell’automobilismo è destinato a riprendersi come mai fatto prima d’ora. E chissà se con le auto elettriche o senza di loro; vedendo come si sta evolvendo la situazione, pare essere più realistica la seconda soluzione.
Comunque sia, le sette finaliste del premio Car of the Year 2025 sono state annunciate. Adesso, in attesa che l’evento, dopo tutte le votazioni del caso, riconosca la vera vincitrice a quattro ruote, appuntamento al prossimo dieci gennaioin occasione del Salone dell’Auto di Bruxelles, non ci resta far altro che scoprire quali sono i nomi di queste famigerate finaliste…
Dalla Spagna alla Corea, passando per Francia e Italia, ecco le sette finaliste
Quella che tracciano i nomi delle auto nominate come finaliste del premio, sembra essere una sorta di mappa che tocca tutti i luoghi più importanti del mondo per il settore delle quattro ruote. Vero, c’è una grande assente; il polo più grande del Vecchio continente, ovvero la Germania. E mancano anche gli Stati Uniti d’America. Due piccoli sintomi che dimostrano la grande metamorfosi di questo universo.
Adesso, dalla Francia si passa alla Spagna, e ancora dall’Italia – o dalla Polonia, se vogliamo essere più cinici – alla Romania, e si finisce in Corea del Sud. Ricordiamo che i sette nomi che stiamo per annunciare, sono stati scelti da una lista di oltre quaranta modelli di veicoli. Infine, sarà compito di una grande squadra di giornalisti del settore selezionati e provenienti da tutto il mondo, di trovare la vera vincitrice del concorso Car of the Year 2025; il modello che andrà a prendere il posto della Renault Scenic, l’ultima vettura premiata.
Tra i nomi delle finaliste, dunque, troviamo la nuova Citroën C3 e ë-C3, l’utilitaria francese che si è trasformata in un moderno e minimal B-Suv, la Cupra Terramar, l’ultima sorpresa del brand spagnolo satellite della Seat (Gruppo Volkswagen), la Dacia Duster, il Suv romeno completamente rinnovato e svecchiato, Hyundai Inster e Kia EV3, la coppia delle auto sudcoreane, il ritorno dell’iconica Renault 5, adesso completamente elettrica, e poi lei: l’italiana che ha fatto tanto discutere. Si tratta dell’Alfa Romeo Junior, il crossover di Arese, ma che in realtà viene prodotto a Tichy, nello stabilimento polacco di Stellantis, che negli ultimi mesi ha suscitato numerose critiche tra gli alfisti più sfegatati e non. Insomma, chi sarà la nuova Car of the Year?