Inaugurare la primavera in montagna è il modo migliore per rigenerarsi. Sentire così vicino la natura che si risveglia è innamorarsi ancora una volta della vita. In Italia la scelta è davvero infinita, tanti sono i borghi incantevoli dall’atmosfera magica, capaci di trasmetterci questa sensazione e rendere anche solo un week end indimenticabile, rilassante e ristoratore per l’anima. Parlando delle valli di montagna, quella della Valle d’Isarco è sicuramente una tra le più suggestive per il suo paesaggio, i suoi borghi, le sue strutture e il suo calendario fitto di eventi che sembra pensato proprio per accogliere i turisti in un mondo unico e sospeso.
La Valle d’Isarco: il palcoscenico ideale per una fuga rigenerante
Appare così come un teatro dell‘Alto Adige la meravigliosa Valle Isarco con le sue vette imponenti che sembrano proteggere i borghi a Valle, quei borghi così incantevoli che sono delle perle amate in tutte le stagioni. Questa è la zona infatti della meravigliosa ex città vescovile di Bressanone, quella colorata di Vipiteno, verso il confine con l’Austria o di borghi meravigliosi come Chiusa, Barbiano, Velturno e Villandro, piccole gemme dove tutto invita a lasciarsi andare ad esplorare e a dedicarsi al piacere di sé stessi.
Chiusa: il borgo da degustare e vivere della Valle Isarco
Tra i borghi della Valle quello che conquista per il suo fascino è sicuramente Chiusa. La sua bellezza è straordinaria, il suo cuore magico, la sua atmosfera da favola al punto da far parte dei “Borghi più belli d’Italia“. Questo piccolo borgo è proprio quello che uno si immagina quando pensa alla vacanza perfetta in montagna. A pochi chilometri a Sud da Bressanone, Chiusa è la meta ideale per chi ama fare passeggiate tra la natura e per chi vuole anche scoprire un luogo ricco di arte e cultura. Il suo centro storico è un gioiello intimo che si vive passeggiando passando da Piazza del mercato, per andare poi a scoprire quella che è proprio conosciuta come la “Città degli artisti”, il borgo di montagna dai palazzi eleganti. Qui, infatti, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento passarono e vissero molti scrittori e artisti soprattutto dalla Germania, tra cui il famoso Walther von der Vogelweide. Chiusa è anche e soprattutto il suo paesaggio e proprio poco lontano dal centro si trova il Monastero Benedettino di Sabiona un luogo stupendo da non perdere nonon solo perché interessante da un punto di vista storico e cultura, ma perchè la sua posizione sospesa su una rupe invita proprio alla meditazione e alla spiritualità. A primavera Chiusa e i suoi dintorni quindi Barbiano, Villandro e Velturno diventano anche i posti per vivere delle esperienze legate al paesaggio come passeggiate nel bellissimo Sentiero delle Prugne dove gli alberi in fiore creano un tunnel profumato che accompagna i visitatori fino alle spettacolari cascate o il Sentiero del Pino Mugo, che porta a una malga dove viene prodotto l’olio essenziale di questa pianta dalle proprietà benefiche. Chi ama andare in bicicletta poi deve sapere che qui ha una pista ciclabile a disposizione per scoprire il borgo e la valle su due ruote.
A primavera 2025 Chiusa si risveglia per dare il benvenuto ai turisti
Proprio in questo periodo dell’anno Chiusa si risveglia non solo nel suo paesaggio, ma con una serie di appuntamenti che riportano vitalità e vivacità a questo borgo. Tra i più suggestivi sicuramente va inserita La Giornata delle Cantine aperte che si terrà il 3 maggio e permetterà di scoprire anche il lato più inebriante della valle famosa appunto per i suoi vigneti. Con questo evento si possono conoscere tutti i segreti della produzione viticola e degustare i migliori vini andando di cantina in cantina. Non meno interessante è andare a Chiusa a fine aprile quando va in scena Gusto di primavera e il mercatino delle erbe, ovvero il 26 aprile. In questa occasione sarà possibile passeggiare tra le bancarelle per scoprire il mondo affascinante delle erbe aromatiche e officinali, veri alleati della salute e del benessere.
Tra agriturismi e lodge di design a Chiusa la vacanza è indimenticabile
Chiusa è anche quel borgo che sa offrire un soggiorno inedito, autentico all’insegna del lusso semplice e ricercato. Accanto alla sue strutture ricettive, ci sono alcune che non sono degli hotel, ma sono dei luoghi fatti per fare un’esperienza indimenticabile, quelli pensati per dialogare con il paesaggio. Chi ama il design, la vacanza esclusiva e stare lontano anche dal centro, per esempio, può trovare il suo posto speciale al Felder Alpin Lodge, un antico maso altoatesino a 1200 m di altezza completamente ristrutturato pensato solo per 6 ospiti che vogliono godersi la pace della montagna. A gestirlo, tre padroni di casa, a colpire sono le sue mura solide, un tetto in paglia e una vista spettacolare sulle Dolomiti, con 4 ettari di proprietà che comprendono bosco, torrente e prato e a disposizione degli ospiti, dal concierge privato allo chef a domicilio. Chi invece vuole vivere un’esperienza più autentica e semplice seguendo le tradizioni locali la destinazione ideale è il Freiform Private Guesthouse di Martin e Anita Gruber, un rifugio d’altri tempi e di un altro mondo dove a colpirvi sarà la tranquillità della natura altoatesina, ma anche l’ospitalità dei padroni di casa oltre al meraviglioso panorama sulla Val di Tinne.