Sembra facile, vero? Apri lo sportello, infili dentro piatti e bicchieri alla rinfusa, chiudi tutto e premi “Avvio”. In fondo è solo una lavastoviglie, non serve mica una laurea in ingegneria per farla andare! Eppure, ogni volta che tiri fuori un bicchiere opaco o una forchetta ancora unta, ti chiedi: “Ma dove ho sbagliato?”. Tranquillo, non sei l’unico. La lavastoviglie è uno di quegli elettrodomestici che diamo per scontati, ma che nasconde più insidie di quanto immagini.
Per molti è una salvezza quotidiana, per altri una fonte di misteri insoluti: piatti che non si asciugano, stoviglie che puzzano nonostante il lavaggio, e quel cucchiaino solitario che puntualmente si incolla da qualche parte. Il problema è che nessuno ci insegna davvero come si usa la lavastoviglie nel modo corretto. Ci affidiamo al buon senso, a quello che faceva mamma o, peggio ancora, al caos totale. Ma attenzione: gli errori più comuni nel carico e nel lavaggio possono comprometterne l’efficacia, far aumentare i consumi e accorciare la vita dell’elettrodomestico.
Ecco allora che è arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza. Se vuoi che la tua lavastoviglie funzioni al meglio, duri più a lungo e lasci davvero i piatti splendenti, continua a leggere. Il secondo errore che analizzeremo è quello più sottovalutato di tutti, eppure, rovina metà dei lavaggi.

Lavastoviglie, gli errori comuni: attento alla 2!
La tentazione di buttarci dentro tutto e chiudere lo sportello in fretta è grande, soprattutto dopo una cena lunga o un pranzo con troppi invitati. Ma usare male la lavastoviglie non è solo questione di ordine, è un vero e proprio ostacolo al risultato finale.
Molti errori che commettiamo senza rendercene conto sono responsabili di piatti ancora sporchi, odori sgradevoli e persino di danni all’apparecchio. Alcuni di questi comportamenti sono frutto della fretta, altri sono semplicemente cattive abitudini ereditate. E tra tutti, ce n’è uno che quasi nessuno considera importante, ma che compromette davvero ogni ciclo di lavaggio: lo vedremo subito, è il numero 2.
1. “Tanto l’acqua arriva ovunque”: falso!
Uno degli errori più diffusi è quello di caricare le stoviglie senza criterio, convinti che l’acqua e il detersivo arriveranno comunque ovunque. Ma la verità è che la disposizione interna è fondamentale. Se sovrapponi piatti o ciotole, se metti le pentole a coprire i bracci irroratori, impedisci il corretto passaggio dell’acqua. Il risultato? Alcuni oggetti verranno lavati, altri usciranno peggio di come erano entrati. L’efficienza della lavastoviglie dipende da una buona circolazione dell’acqua, quindi non trattarla come un Tetris da vincere a ogni costo.
2. Mai (MAI) saltare il risciacquo rapido
Ecco l’errore più sottovalutato, quello che moltissimi fanno senza pensarci: non sciacquare nemmeno velocemente i piatti prima di caricarli. No, non serve lavarli a mano – sarebbe assurdo – ma almeno togliere i residui più grossi è fondamentale. I resti di cibo possono intasare il filtro, compromettere l’efficacia del detersivo e, peggio ancora, finire incollati su altre stoviglie. Il mito della lavastoviglie che “pulisce tutto da sola” va ridimensionato: è un aiuto prezioso, ma non è un inceneritore. E poi, ammettilo: trovare un chicco di riso saldato al bicchiere non è proprio il massimo dell’igiene.

3. “Un cucchiaio in più non fa male”: sì, invece!
Sovraccaricare la lavastoviglie è un altro errore da evitare. Aggiungere “giusto quel piattino in più” può sembrare innocuo, ma se ostacola il movimento dei bracci irroratori o blocca l’apertura della vaschetta del detersivo, stai sabotando il lavaggio. Anche le posate, se troppo fitte nel cestello, rischiano di restare incollate tra loro e non essere lavate a dovere. Quando hai dubbi, meglio fare due lavaggi ben fatti che uno solo, inutilmente pieno e inefficace.
4. Il detersivo “fai da te” o scadente
Usare un detersivo di bassa qualità, o peggio ancora fare esperimenti con miscele casalinghe improbabili, è una scelta che pagherai cara. I detersivi specifici per lavastoviglie sono studiati per sciogliere il grasso e igienizzare le stoviglie nel rispetto delle componenti meccaniche dell’elettrodomestico. Se usi sapone per piatti o prodotti non idonei, rischi di rovinare le guarnizioni, provocare schiuma eccessiva e lasciare residui tossici. Meglio investire in un buon prodotto e abbinarlo, se necessario, a brillantante e sale, per risultati davvero impeccabili.
5. Il filtro? Chi lo pulisce mai!
E infine, il classico degli errori dimenticati: trascurare la manutenzione del filtro. Quel piccolo componente, spesso situato sul fondo della macchina, è essenziale per trattenere i residui di cibo e impedire che vadano a intasare l’impianto. Ma se non lo pulisci regolarmente, diventa una bomba a orologeria: odori sgradevoli, scarsa efficacia di lavaggio, persino danni tecnici gravi. Basta un minuto ogni settimana per rimuovere i residui, sciacquarlo sotto l’acqua calda e rimetterlo al suo posto. Un gesto piccolo che fa una grande differenza.
