Campania non è solo Napoli, la Costiera Amalfitana, le sue isole che sono delle vere chicche. La Campania è anche la regione che sa conquistare il cuore con i suoi borghi e i suoi territori più autentici, quelli dove la natura trionfa nella sua bellezza autentica.
Una delle zone della regione che incarna tutto questo è sicuramente l’Irpinia, la terra verde della Campania, quella che sotto a dei paesaggi ricchi nasconde piccoli gioielli e viste mozzafiato. L’Irpinia è la terra silenziosa della regione, è quella che troppe volte si ricorda per eventi tragici, ma che una volta scoperta sa lasciare una firma indelebile nel cuore.
L’Irpinia il cuore autentico e silenzioso della Campania
La terra di confine con la Puglia e la Basilicata che interessa principalmente la provincia di Avellino è una zona che invita al detox, al relax, ad entrare in una dimensione spesso sospesa nel tempo dove uomo e natura entrano in connessione. Proprio qui si trovano dei paesini autentici, ma anche sono anche vivi nell’anima che hanno forte il passato, ma guardano con occhio attento al presente e al futuro. Qui in molti di questi piccoli borghi la scenografia colpisce, ma anche la creatività sorprende come succede per esempio nel borgo di Bonito paese natale di Salvatore Ferragamo, oggi scrigno di murales, di Zungoli dove sembra di fare un salto indietro nel tempo o per esempio Nusco, il borgo definito il balcone dell’Irpinia.
A Nusco il borgo per un’esperienza profonda e detox
Nel cuore della Valle del Calore si nasconde Nusco, questo affascinate borgo che conta poco più di 4000 abitanti. Siamo a 35 km da Avellino, bisogna salire un pò per incontralo a 900 metri di altezza a livello del mare e una volta che si arriva ci si lascia subito rapire da un’atmosfera quasi surreale, silenziosa, suggestiva e in qualche modo anche curativa per l’anima.
Nusco, che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, è chiamato il balcone dell’Irpinia perché in realtà è anche quello che si trova nella massima altezza e proprio da qui la vista è mozzafiato. Qui il centro storico e quasi perfettamente intatto e legato alle epoche passate, le case sono perfettamente conservate, i palazzi signorili restano eleganti con i loro giardini ancora ben curati.
Se dovessimo descrivere con un colore Nusco sicuramente sarebbe bianco, quel bianco delle case, fatte di pietra e calce che spiccano ancora di più perché sono aggrappate alla montagna e lo rendono un luogo quasi etereo. Questa sua atmosfera in fondo è arrivata anche nell’anima di monti artisti che l’hanno trasformato nel loro genius loci creativo più di una volta.
Una passeggiata nel cuore di Nusco è un’esperienza tra storia, natura e gusto
Nusco si conosce passeggiando per il suo centro storico, un dedalo di vie e strade fatte di ciottoli in cui tra le case si inseriscono palazzi nobili molto eleganti. Da vedere sicuramenteil Palazzo del Sordo, Palazzo Ciricetti, Palazzo Barbone, Palazzo Astrominica, Palazzo Calabrese e Palazzo della Saponara che sono la traccia di quell’antica nobilità che ha reso importante Nusco nell’ottocento.
Non mancano gli edifici religiosi di pregio, ci piace menzionare la Chiesa di sant’Amato edificata nell’anno mille, ma più volte restaurata al punto da essere oggi un edificio dallo stile rinascimentale. Bellissimo è la sua torre dell’orologio con il campanile alto oltre 30 metri. Meravigliosa è la cripta in cui ancora resta vivo lo stile romanico. Da vedere assolutamente a Nusco è l’abbazia di Fontigliano una bellissima costruzione che si trova immersa nella natura che è testimonianza del passaggio dei longobardi e saraceni e infine il Castello di Nusco di origine longobardo-normanna di cui oggi restano solo pochi resti.
Chi ama la natura sa che qui ogni itinerario è meraviglioso, accedere nelle stradine di campagna significa trovare oltre alla serenità anche delle sorprese incredibili. Un esempio? I panorami, quello che proprio descrivono il borgo come il balcone dell’Irpinia. Da qui si può ammirare la bellezza del massiccio Vulture, un vulcano spento, i monti dell’Appennino campano e quelli dell’Appennino sannita con il monte Matese.
La gita a Nusco non delude nemmeno gli amanti delle gite enogastronomiche! I prodotti tipici e le ricette del territorio sono un percorso sensoriale da leccarsi i baffi. Le specialità? Sicuramente il baccalà alla purtucaregna, oppure tutte le paste fatte in casa di forme una diversa dall’altra, fino ai dolci che vanno dagli struffoli alla pastiera.