La Costa Smeralda potrebbe cambiare di nuovo proprietà. Sì perché il tratto di mare tra i più belli al mondo e tra i più frequentati dal jet set internazionale, meta prediletta per gli amanti del turismo di lusso, potrebbe andare nelle mani dell’emiro del Qatar Hamad bin Kalifa al-Thani, tra i più ricchi al mondo, tramite il fondo sovrano Qatar Holding. La storia della Costa Smeralda vedrebbe così un nuovo capitolo, firmato dai ricchi emiri arabi: creata negli anni ’60 dal principe Karim Aga Khan, nel 1994 è stata acquistata dalla catena alberghiera Sheraton, poi confluita nella Starwood. Nel 2003 è stata rilevata dal miliardario americano di origine libanese Tom Barrack per 290 milioni di dollari che però ha deciso di passare la mano e affidare la gestione all’emiro che possiede già il 14% della Smeralda Holding. Con il passaggio al 51% delle quote la Costa più glamour della Sardegna avrebbe così un nuovo proprietario.
Quando si parla di Costa Smeralda vengono subito in mente le splendide immagini della natura e del mare, oltre a locali e strutture che l’hanno resa tra le mete più ambite da vip e non solo.
La Smeralda Holding di Barrack al momento controlla quattro hotel a 5 stelle (Cala di Volpe, Pitrizza, Romazzino e Cervo Hotel), la Marina e i suoi 700 posti barca, il Cantiere di Porto Cervo e il Pevero Golf Club, tra i cento più importanti campi da golf al mondo, e 2.400 ettari sul mare nei pressi di Arzachena.
Un patrimonio unico che il miliardario è pronto a lasciare all’emiro del Qatar dopo gli ultimi problemi avuti con le amministrazioni locali. Barrack ha sempre dichiarato il suo amore per la Costa Smeralda, ma quando il Tar ha bloccato lo scorso maggio i lavori di ristrutturazione di uno dei resort, ha deciso che era ora di vendere.
“Amo la Sardegna ma se non mi fanno più investire, trasferirò il mio business altrove”, aveva spiegato il miliardario. Così si è messo alla ricerca di una soluzione che è arrivata sotto forma del fondo d’investimento a nome dell’emiro del Qatar. Le trattative con il fondo Colony Capital di Barrack sarebbero quasi terminate, ma manca l’ufficialità.
In base agli accordi l’ingresso dell’emiro porterù a un piano di rilancio che comprende anche la ricapitalizzazione per sostenere i debiti, intorno ai 200 milioni, e per rilanciare le attività.
Per il fondo dello sceicco Hamad bin Jassim bin Jabr al-Thani sarebbe una nuova avventura che si va ad aggiungere agli investimenti già effettuati dall’emiro, tra l’altro primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar. Grazie alle enormi risorse naturali, in particolare il gas naturale, il piccolo paese del Golfo è diventato negli ultimi anni una vera potenza economica su scala mondiale.
Nel suo portfolio si trova di tutto, dai grandi magazzini Harrods, alla squadra di calcio del Paris Saint Germain, oltre a partecipazioni nelle maggiori banche europee come Barclays e Credit Suisse, o in grandi gruppi industriali del calibro di Porsche, Volkswagen e Total.
Il fondo sovrano è presente sui media con la tv Al Jazeera e con il gruppo editoriale Lagardère, nel settore aerospaziale con Eads e il suo Airbus, ma è anche attento al mondo del lusso con la partecipazione alla holding Lvmh del francese Bernard Arnault.
I rapporti con Barrack sono sviluppati e proficui da tempo, visto che insieme hanno investito nei supermercati Carrefour, nel Fairmont Raffles Hotel e nella Miramax film.
Per questo sarebbe un ottimo partner anche per la Costa Smeralda. Secondo le prime indiscrezioni il passaggio di proprietà non toccherà il personale operativo delle strutture e potrebbe portare a un rilancio in grande stile della Costa Smeralda.