I diamanti neri sono pietre cariche di mistero, belle eppure temibili: il loro significato si deve essenzialmente al colore scuro che contrasta con quanto tradizionalmente si è abituati a pensare quando si parla di diamanti. Anche il valore varia molto, a seconda della tipologia della pietra: la loro composizione li rende particolarmente duri e difficili da tagliare. Anche per questo in gioielleria si preferisce usare pietre piccole, mentre i pochi diamanti neri naturali di grandi dimensioni sono molti rari. Mistero e fascino fanno parte della storia della pietra, ancora oggi. Scopriamo di più sul diamante nero!
Origine e storia del diamante nero
Il nome con cui sono noti agli studiosi è carbonado, ma l’origine e la formazione delle pietre rimane ancora avvolta nel mistero. Gli ultimi studi sembrano aver escluso la formazione sulla Terra, parlando invece di condizioni che si creano nel corso dell’esplosione di una supernova. I diamanti neri sarebbero arrivati dallo spazio, caduti insieme a meteoriti: una spiegazione molto affascinante che spiegherebbe alcune caratteristiche ma di cui manca ancora la certezza assoluta.
Sul mercato esistono diversi diamanti neri molto famosi e conosciuti per la loro storia. Possiamo parlare del Korloff Noir, un diamante nero famoso per essere stato uno dei tesori di una famiglia russa; l’anello di fidanzamento con diamante nero di Carmen Electra non è di certo passato inosservato; infine, citiamo anche il diamante Gruosi, un diamante nero a forma di cuore. Un diamante, però, è conosciuto per essere maledetto: tutti i suoi proprietari si sarebbero uccisi. Il nome del diamante nero è Orlov.
Caratteristiche del diamante nero
L’uso dei diamanti neri in gioielleria risale ai primi anni del Novecento: la pietra, per le sue caratteristiche è più dura anche rispetto ai diamanti bianchi o fancy, cioè colorati, e le operazioni di taglio sono molto complesse. Per questo, fin dai primi ritrovamenti, si è preferito usarli per l’industria, realizzando per esempio punte da taglio e altri elementi che sfruttano la durezza più che la bellezza.
Una caratteristica del diamante nero è la sua luce: non brilla come gli altri diamanti ma rimane più “cupo” e traslucido. Grazie alle sue caratteristiche e al fascino del nero, questa tipologia di diamante viene utilizzata principalmente per gioielli da uomo, come anelli e tennis.
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Diamante nero: significato
Quello che è certo è che il colore nero è stato associato alla notte e al mistero fin dai tempi antichi. Il nero contrapposto al bianco come la notte al giorno, il male e il bene: il significato del diamante nero si è sempre avvicinato al territorio oscuro dell’animo umano. Si narra di maghi e veggenti che usavano diamanti neri per spiare le persone e gettare su di loro le maledizioni, ma anche dell’uso della pietra come amuleto, una sorta di terzo occhio spirituale.
Anche la storia dei gioielli più famosi realizzati con diamanti neri hanno contribuito a mantenere il mistero intorno a questa pietra. Oggi i diamanti neri sono usati per creazioni orafe, sia come protagonisti come nei bracciali tennis sia come complemento delle altre pietre preziose che risaltano grazie al nero.
Diamanti neri: valore
Per la loro durezza e fragilità, si preferisce usarli in pietre di piccole dimensioni, più facili da ottenere e in grado ugualmente di esaltare la bellezza della pietra. Difficile stabilire il valore anche perché per classificare i diamanti neri non è possibile usare le 4C tipiche dei diamanti tradizionali.
I gemmologi consigliano di guardare soprattutto al colore: il diamante nero di alta qualità ha toni che variano dal grigio scuro al nero, con aspetto e lucentezza simile all’onice, ma presentano sfaldature, scheggiature e linee di politura e sono opachi. Per essere certi che si tratti di una pietra di valore, è sempre bene rivolgersi agli esperti.
Attualmente, il costo di un diamante nero è di circa 400 euro a carato. L’ultimo diamante nero è stato acquistato per ben 352.000 dollari durante l’asta di Christie’s nel lontano 2001.
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