Bianchi e rossi, i vini sardi pregiati da assaggiare sono tanti e pronti ad accontentare ogni palato. La produzione di vini in terra sarda è sempre stata molto florida anche perché la vite era ed è coltivata ovunque, in pianura, vicino al mare, nell’entroterra e nelle zone collinari. I migliori vini della Sardegna nascono anche grazie a un clima fertile, che consente una viticoltura intensiva, assicurando una produzione enologica di elevata qualità. Dal vino sardo Nasco al Cannonau, passando per il bianco Capichera: la Sardegna ci regala una pluralità di vini pregiati. Scopriamo assieme le specialità di questa terra.
Vini sardi pregiati, le bottiglie più costose
Dopo aver analizzato i migliori vini bianchi fermi e i vini bianchi frizzanti più diffusi, diamo uno sguardo ai vini sardi pregiati e alle bottiglie più costose. Si tratta di un compito non semplice poiché la Sardegna eccelle per la qualità, la quantità e la varietà della produzione vinicola. Possiamo sicuramente citare il Malvasia di Bosa, un vino bianco secco, dall’odore molto delicato, con un gusto leggermente amarognolo. Questo tipo di uva viene coltivata in tutta la Sardegna, ma i vitigni migliori si trovano a Nuoro.Tra i vini sardi degni di nota, inseriamo anche il Vermentino di Gallura e il Vernaccia di Oristano. Ecco una selezione dei vini sardi più speciali:
- Vernaccia di Oristano Doc Superiore “Juighissa” 2007 – Cantina della Vernaccia, Oristano
- Vermentino di Gallura Doc Superiore “Aghiloja – Oro” 2015 Cantina del Vermentino – Monti (OT)
- Malvasia di Bosa, annata 2004, 2008, 2009, 2010Fratelli Porcu, Modolo (OR)
Vini bianchi sardi: dal Capichera al Nasco
Parlando di vini bianchi sardi, il Capichera Bianco IGT Isola dei Nuraghi Bianco è il vino simbolo della cantina Capichera. Si tratta della prima etichetta ad esser stata prodotta nel 1980, poco tempo dopo l’acquisto, da parte della famiglia Ragnedda, dei terreni nella zona detta Capichera, non lontano da Arzachena, in Gallura. Possiamo parlare di un capolavoro enologico sardo e modello per tutti i bianchi dell’isola. Il Capichera Bianco, di colore giallo paglierino con riflessi verdi, sorprende con il suo bouquet primaverile, in un mix di fiori di campo, biancospino, frutta fresca ed erbe aromatiche. Nella nostra classifica inseriamo anche il Nasco, un pregiato vino sardo coltivato da tantissimi anni sull’Isola, soprattutto nell’entroterra del litorale cagliaritano. Nasce dall’omonimo vitigno ed è uno dei vini sardi più premiati anche grazie alle sue caratteristiche organolettiche inconfondibili, tra cui il profumo, che si avverte nelle bottiglie invecchiate per qualche anno, e il tenore zuccherino. Il vino Nasco è di un elegante color ambra e topazio, consistenza spessa e profumi intensi di miele, frutta matura con un finale di muschio. Il palato avrà un sentore denso, dolce e vellutato. Dal 1972 è riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata Nasco di Cagliari. Tra i bianchi sardi, torniamo a parlarvi del Vermentino di Gallura, sicuramente molto amato e apprezzato, nonché un cult per intenditori ed appassionati di vino. Si tratta di un vino sardo molto pemiato nel corso degli anni.
Tra i vini bianchi sardi più pregiati impossibile non menzionare:
- Nasco di Cagliari Doc “Iselis” 2014 Argiolas – Serdiana (CA)
- Isola dei Nuraghi IGT Bianco Passito “Sole di Surrau” 2014, Surrau, Arzachena (OT)
- Vermentino di Gallura DOCG Vendemmia tardiva “Sciala” 2014, Surrau, Arzachena, (OT)
Vini rossi sardi: non solo Cannonau
Impossibile non fare menzione, in questo viaggio, del vino sardo Cannonau, molto diffuso sulle tavole sarde. Vitigno simbolo dell’enocultura sarda, ha origini antichissime e viene coltivato principalmente nella provincia di Nuoro. Il cannonau, caratterizzato da un colore rubino, è un vino rosso molto forte, ben strutturato e, per questo, adatto ad accompagnare piatti a base di carni rosse e formaggi stagionati. Tra i vini rossi sardi non c’è solo il famoso Cannonau. Molto amato e diffuso è anche il Carignano, prodotto con le omonime uve dei vigneti sardi. Questo vino, coltivato specialmente nelle zone costiere del Sulcis Iglesiente, di Sant’Antioco e di Santadi, ha un colore rosso brillante, tendente al violaceo. Corposo e persistente, si abbina bene al pecorino e a carni rosse come quella di cinghiale.
Tra i rossi della Sardegna, speciale menzione a:
- Cannonau di Sardegna DOC “Maimone” 2014, Cantina della Vernaccia – Oristano – (OR)
- Cannonau di Sardegna DOC “Kiri” 2014, Cantina del Vermentino – Monti (OT)
- Cannonau di Sardegna DOC Riserva “Kuentu” 2010, Azienda Agricola Poderi Atha Ruja, Dorgali (NU)
- Carignano del Sulcis DOC “Gavino” 2013, Mesa Sant’Anna Arresi (CI)
- Carignano del Sulcis DOC, Riserva “Buio Buio” 2013, Mesa Sant’Anna Arresi (CI)