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Come si beve il gin? Trucchi e consigli per la degustazione

Come si beve il gin? Trucchi e consigli per la degustazione
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Come si beve il gin? Trucchi e consigli per la degustazione perfetta, i segreti e le tecniche degli esperti del settore spiegate passo passo per voi, così da imparare come riconoscere un gin di qualità ed apprezzarne tutte le sfumature, sia all’olfatto, che al gusto.


Bicchiere di gin
Foto Shutterstock | Maksym Fesenko

Come si beve il gin? Trucchi e consigli per la degustazione perfetta da fare, magari, in compagnia, per condividere il piacere del gusto di questo distillato con la consapevolezza (o quasi) di un esperto. Grazie alla nostra breve guida, potrete scoprire i trucchi del mestiere, i consigli che vi aiuteranno a comprendere come si degusta il gin e come conservarlo, così come bere le varie tipologie di gin in base ai gusti degli ospiti e all’occasione.

Le tipologie di gin

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Prima di entrare nel dettaglio su come si beve il gin, è bene precisare che esistono diverse tipologie di gin, 7 per la precisione, fra le quali il più famoso è il London Dry Gin, dal forte sapore di ginepro e realizzato con alambicchi tradizionali. Infatti, le varianti si differenziano fra loro proprio grazie i metodi di distillazione del gin.

Oltre al Londron Dry Gin, abbiamo il Cask Gin, il Compound Gin, il Contemporary Style Gin, il Genever e il Traditional Style Gin.

I bicchieri per degustare il gin

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I perfetti bicchieri per degustare il gin sono i tumbler glass, chiamati anche rocks glass. La loro forma permette far circolare l’aria e di sprigionare i vari sentori del distillato. Ci sono, però, varie scuole di pensiero in merito ai bicchieri ideali: infatti, taluni prediligono i bicchieri a calice come il tulip. A voi la scelta.

La temperatura del gin

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Per degustare al meglio il gin, la temperatura dovrà essere intorno ai 21-23 gradi, quindi a temperatura ambiente. Fate attenzione che la bottiglia non sia né troppo calda, né troppo fredda, altrimenti gli aromi potrebbero essere compromessi.

In ogni caso, il gin da degustare va bevuto assolutamente liscio, senza l’aggiunta di ghiaccio o altro.

Come degustare il gin

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Siamo finalmente alla fase finale della degustazione, ovvero è il momento di bere il gin! Prendete solo piccoli sorsi e, prima di deglutire, tenete ogni sorso sulla lingua, assaporatelo e percepitene i sentori. Fatelo poi girare nella bocca e infine ingoiate il gin.

La sensazione che lascia in bocca un buon gin deve essere di calore, ma non aggressiva per il palato. Ovviamente, il profumo principale deve essere quello del ginepro, ma è bene che altre note siano evidenti, altrimenti ci troviamo davanti ad un prodotto di scarsa qualità. Alla fine di ogni sorso, il palato deve essere “pulito”, non contaminato da sapori invadenti.

Trucco del mestiere: dopo i primi sorsi, aggiungete qualche goccia d’acqua liscia per aprire il bouquet di profumi.

Azzerare gli odori e i sapori

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Per degustare al meglio il gin, è importante evitare che il palato e il naso siano “colpiti” da sapori ed odori troppo forti. Evitate, dunque, di mangiare cibi piccanti o molto saporiti prima di bere il gin, e ricordate di usare un trucco degli esperti per pulire il palato: bere un sorso di caffè freddo diluito oppure annusare del caffè in grani.

Esame visivo del gin

A seconda della lavorazione e della tipologia del gin, questi può assumere un colore diverso dal classico trasparente. Ad ogni modo, è importante considerare la purezza del distillato, che non dovrà avere traccia di sospensioni e calcificazioni, né striature di colore.

Degustare il gin con l’olfatto

Come sempre, il primo step per imparare come si bere il gin è quello di eseguire l’esame olfattivo di questo distillato. Avvicinate il bicchiere a non più di 5/6 cm dal naso e ruotate leggermente il gin nel bicchiere per far salire le note aromatiche. Ricordate di tenere la bocca leggermente aperta.

Uno dei trucchi preferiti dai degustatori di gin è quello di eseguire anche un altro tipo di esame olfattivo, sicuramente molto particolare. Infatti, capita quasi sempre che l’olfatto si assuefaccia all’alcol e che quindi non si riescano a sentire le note di fondo. Per ovviare al problema, mettete la mano sul bicchiere, fate roteare velocemente il gin così da bagnarvi la mano. Adesso, posate il bicchiere e sfregate le mani l’una contro l’altra; mettetele ora a coppa e avvicinatele al naso. In questo modo, nessun sentore vi sfuggirà!
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Gin e abbinamenti col cibo

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Gli abbinamenti col cibo sono da definire in base alla tipologia di gin che si sta per degustare. Solitamente, essendo un distillato del Nord Europa, viene affiancato a piatti di cacciagione e pesce affumicato, come anatra e salmone. Tornando in patria, al gin può ben essere associato un’arancina con carne.
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