Continua il mito della Principessa Diana Spencer anche a distanza di decenni dalla sua tragica morte. All’asta per ben 10mila dollari il primo contratto di lavoro firmato dalla nobile inglese nel 1979, contratto in cui mentì per poter essere assunta. Ecco tutti i dettagli.
Lady D, un mito intramontabile
La Principessa Diana Spencer continua a vivere in modo forte nell’immaginario collettivo come un mito che non potrà mai essere dimenticato. Tanti sono affezionati alla storia della principessa sfortunata, sposatasi senza amore e morta prematuramente a causa di una terribile tragedia, sulla quale ancora si indaga e sulla quale ancora oggi sorgono diverse ipotesi. Lady D, icona anche di stile ed eleganza, è un modello per tantissime donne e non ci si stupisce che vi sia un mercato rigoglioso attorno alla vendita dei suoi oggetti personali, che si trasformano in preziosi cimeli da custodire con cura e per i quali sborsare cifre da capogiro. Un esempio? L’asta da 10mila dollari per il suo primo contratto di lavoro datato 1979. Ecco tutti i dettagli.
All’asta il primo contratto di lavoro della Principessa Diana
Prima di annunciare il fidanzamento ufficiale con l’allora Principe Carlo d’Inghilterra, Diana Spencer abitava a Londra e lavorava come babysitter e maestra nonostante avesse nobili origini e tutti i fondi per campare di rendita. E proprio al 1979, dunque due anni prima che tutti la conoscessero come la consorte reale più famosa e amata di sempre, risale il primo contratto di lavoro firmato da Lady D, un contratto nel quale lei stessa ha mentito sulla sua età, fingendosi maggiorenne per farsi assumere. Il contratto, dove sono scritte le sue mansioni e dove sono indicate le sue competenze, è ora in vendita all’asta per 10mila dollari, una cifra da capogiro ma che non stupisce dato che è innegabile che il fascino della principessa triste sia giunto fino ai nostri giorni e che sono tante le persone che vorrebbero accaparrarsi qualcosa di personale appartenuto a Diana Spencer.