Parma e Piacenza non solo solo due meravigliose cittadine dell‘Emilia Romagna sono anche due culle di storia e cultura, di arte e tradizione, di enogastronomia e relax. Il territorio di Parma e Piacenza che si dispiega sul Pò è affascinante, è il racconto di castelli, fortezze, regge e manieri. E’ questo il Ducato di Parma e Piacenza quella zona dell’Emilia Romagna che ci fa fare un meraviglioso salto nel tempo dal Medioevo al Rinascimento, dal Seicento Barocco al secolo dei Lumi, dal romantico Ottocento alla Belle Epoque fino al Novecento. E’ qui che si intrecciano storie di dinastie come quella degli Sforza e Visconti, personaggi illustri come Maria Luigia e a Napoleone artisti come Parmigianino e Giuseppe Verdi. Il Ducato di Parma e Piacenza, insomma, è una meta ideale per chi ama il bello, la storia e visitare Castelli e Rocche e non vuol mettere da parte il lato enogastronomico ed esclusivo della vacanza. Molte di queste costruzioni oggi sono diventate, infatti, degli splendidi relais o ristoranti stellati e rendono la permanenza ancora più piacevole. Ecco i Castelli più belli da visitare nel Ducato di Parma e Piacenza…
- Castello di Torrechiara, Langhirano: il castello che racconta una bella fiaba d’amore
- Castello di Montechiarugolo: il castello del Ducato dove vivere un incantesimo
- L’Antica Torre Pallavicina: il castello che oggi vi fa vivere un’esperienza stellata
- Castello di Rivalta: il castello tanto amato dai reali
Castello di Torrechiara, Langhirano: il castello che racconta una bella fiaba d’amore
E’ uno dei castelli più belli del Ducato di Parma e Piacenza, si trova nel piccolo, ma famoso paese di Langhirano, è il Castello di Torrechiara. Suggestivo e romantico è il classico castello dove si rivive una fiaba d’amore. A questa imponente fortezza si lega la storia di Pier Maria Rossi con l’amata Bianca Pellegrini, una storia così avvincente di passione epica che si respira in tutte le stanze. La Rocca ha un impianto tipico del quattrocento mostra l’influenza dei castelli sforzeschi-viscontei, e non è solo una costruzione di difesa, ma anche una dimora signorile. Il castello è delimitato da un doppio fossato con ponti levatoi, quattro torri ollegate da una doppia cortina muraria a merlature ghibelline, che definiscono un cortile rettangolare, detto Cortile d’onore. L’interno del castello è ricchissimo di sale affrescate, principalmente a temi naturalistici, fantastici e a grottesche, non mancano riferimenti all’avvincente storia d’amore. Il Castello di Torrechiara chiamato la fortezza dal cuore affrescato è diventato un perfetto set cinematografico per il bellissimo film Ladyhawke.
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Castello di Montechiarugolo: il castello del Ducato dove vivere un incantesimo
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La bellissima Fata Bema vive qui e da il benvenuto agli innamorati o cuori infranti, a lei possono affidarsi per riportare la luce alla loro anima. Il castello di trova nel delizioso borgo di Montechiarugolo, a 20 km da Parma e da Reggio Emilia e si riconosce da lontano per le alte e possenti mura. I ponti levatoi, le palle di cannone e le statue settecentesche arricchiscono l’ampia corte d’onore all’ombra della torre più alta, un appartamento nobile con accenni al tardo gotico è fatto per far sognare chi entra e da al castello un fascino intramontabile. Qui tanti artisti e umanisti sono entrati passando per il ponte levatoio come si fa ancora oggi. Passeggiando nelle antiche stanze del Castello di Montechiarugolo si respira un’aria magica negli splendidi giardini abbelliti dalle statue settecentesche provenienti dal giardino ducale di Colorno. Quello che rende questa dimora ancora più affascinante è la leggenda a cui è legata. Si narra che ogni 19 maggio il fantasma della Fata Bema verso la mezzanotte appaia sulle mura del Castello, verso Parma, attendendo il ritorno dell’amato Pio Torelli e se la vedete avrete tanta fotuna.
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L’Antica Torre Pallavicina: il castello che oggi vi fa vivere un’esperienza stellata
E’ un castello sul fiume, si trova a Parmense Polesine e lo si vede bene che sorge fiero sulle sponde del Po’. L’Antica Corte Pallavicina risale agli inizi del 1400 e fu fatta costruire dai marchesi Pallavicino di Polesine. Questo castello è rinato grazie ad un intervento importante che ha dato una nuova identità alla costruizione e lo ha trasformato in un ristorante molto esclusivo. L’Antica Corte Pallavicina ebbe, infatti, un sostanziale restauro solo nel 1550 e poi alla fine del 1700 Maria Luigia duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, moglie di Napoleone, che lo volle come residenza della sua guardia di frontiera, i “Dragoni” a salvaguardia dei traffici fluviali. Dal 1850 la Corte fu suddivisa in piccole abitazioni e utilizzata da contadini, pescatori, ed artigiani e piano piano fu abbandonata. Massimo Spigaroli importante chef stellato dopo oltre un secolo se ne prese cura e lo trasformò iin un ristorante stellato. Oggi questo castello è un vero regno di felicità e autenticità dove razze antiche di animali come il maiale “Nero di Parma”, oche, pavoni animano l’aia, i piani nobili tirano fuori degli arredi d’epoca davvero preziosi e le cantine sono le culle per i vini più pregiati e luoghi per custodire culatelli ed il Parmigiano-Reggiano.
Castello di Rivalta: il castello tanto amato dai reali
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Circondato oggi da un folto giardino alberato, questo castello è ancora oggi abitato dai Conti Zanardi Landi lo possiede dal XIV secolo. Una vera residenza signorile che affascina anche per gli ospiti che l’hanno scelta per trascorrere qualche giorno dai componenti della famiglia reale d’Inghilterra fino alla famiglia reale d’Olanda. Il Castello di Rivalta fu, nei tempi passati, uno dei più importanti baluardi militari dell’Emilia occidentale ed è l’unico che svetta con il profilo inconfondibile ed unico e la sua meraviglia è anche nel borgo che lo circonda e racchiude secoli di vicende affascinanti. Da antiche battaglie, a trasformazioni del paesaggio questo castello è stato testimone di tante avvicnceti fatti. Come i migliori castelli anche qui vive una leggenda e un fantasma è quello del Cuoco Giuseppe. La sua presenza risale al 1700 quando fu ucciso dal maggiordomo di cui aveva insidiato la moglie. Si diverte ad accendere e spegnere luci: negli anni Ottanta, durante una notte in cui era al Castello la principessa Margaret d’Inghilterra, Giuseppe si sarebbe divertito per oltre dieci minuti a mettere in funzione elettrodomestici.