Il Biscione avrà un nuovo SUV. La notizia era nell’aria già da tempo, e nonostante i vari “no comment” di Alfa Romeo e dell’intero Gruppo Stellantis, l’arrivo di un nuovo macchinone made in Arese era dato oramai per certo. Anzi, era certo punto e basta. Bisognava ora, così come si era arrivati alla scoperta del nuovo modello, cercare di estrapolare qualche notizia in più al riguardo. Nome, dimensioni, motorizzazioni e vari dettagli del caso. In fin dei conti, quando nasce una nuova auto (e addirittura la sua “annunciazione”), l’attenzione che si crea è molta; forse troppa. Ma quando a nascere è una nuova auto a ruote alte, allora l’effetto si raddoppia per portata. In fin dei conti questo SUV, o meglio ancora B-SUV (e le differenze tra gli acronimi non sono poche), lo aspettavano in molti; anzi, a dire il vero lo bramavano. E a bramarlo erano (e sono ancora oggi) soprattutto gli automobilisti italiani, che attendevano un definitivo segnale da parte del brand del Biscione per quanto riguarda la sua rinascita. E allora eccolo il segnale tanto ricercato, ecco Milano!
Alfa Romeo riparte da Milano, ecco la novità made in Arese
Così, dopo mesi e mesi di non rivelazioni mangiate, di dettagli non detti, e di insinuazioni ben studiate, Alfa Romeo cala la maschera e svela tutto. Sì, svela il nome del suo nuovo progetto, svela quando esso verrà presentato in modo ufficiale, e così anche quando debutterà sul mercato, racconta la sua natura, le sue intenzioni, le sue motivazioni e via via realizzando una narrazione completa sul nuovo B-SUV che tanto mancava alla casa automobilistica lombarda.
E mancava non tanto perché ormai il mercato delle quattro ruote sembra essere fortemente indirizzato verso quel mondo lì. Ma mancava soprattutto perché, come spiegato bene dal Ceo del marchio Jean Philippe Imparato, i “proprietari di Giulietta e Mito, erano in attesa di confermare il loro amore per Alfa Romeo”, e “Milano – continua Imparato – vuol essere simbolicamente un ‘Bentornato’ a tutti i nostri Alfisti“. Li chiama così, Alfisti, quasi a dare loro una sorta di ruolo all’interno di una squadra, o addirittura di una famiglia. E in fin dei conti Alfa Romeo è sempre stata considerata in questo modo, nonostante i tempi bui vissuti nell’ultimo decennio; ai quali, fortunatamente, è seguita una grande ripresa grazi ai modelli presenti ora in gamma, il trittico Giulia-Stelvio-Tonale.
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All’interno di questa vettura, rimasta ancora nell’ignoto, visto che le sue forme sono oggi sempre ignote, è presente di tutto. Storia e futuro della storica azienda di Arese, ma anche storia e futuro dell’automobilismo intero. Al momento è possibile sapere che Milano sarà disponibile anche in versione 100% elettrica, e a noi è quel “anche” che ci stuzzica, rientra nel (nuovo) segmento B, e il suo nome non è altro che “un vero e proprio tributo alla città dove tutto ebbe inizio il 24 giugno del 1910”. Un mito, e ancora deve essere presentato…
Un progetto di crescita indomabile per il Biscione
Per mesi, i lunghi mesi di attesa, gli Alfisti, così come li ha chiamati Imparato, e non solo, hanno continuato a domandarsi “ma come sarà questa nuova Alfa?”, e ancora “come si chiamerà?”, “sarà elettrica?”. Tutte domande, quasi amletiche, alle quali gli appassionati più sfegatati hanno cercato di dare una risposta; una risposta non certa, ma pur sempre una risposta. Tutto è incominciato da un’immagine. Ne avevamo parlato noi di My Luxury in un articolo dello scorso aprile. “In occasione di un meeting tenutosi negli stabilimenti del Gruppo Stellantis a Tychy in Polonia – recita il vecchio pezzo di My Luxury -, il Ceo del Biscione ha rilasciato delle dichiarazioni attraverso il proprio profilo ufficiale di Twitter, che non possono far altro che far sognare tutti gli appassionati del marchio e dell’automobilismo tutto”. All’immagine si aggiungono poi le parole del solito Jean Philippe Imparato: “Sono in corso i lavori sul nostro nuovo SUV game-changer, il primo full electric Alfa Romeo. Ho incontrato il nostro team tecnico locale e i fornitori presso lo stabilimento di Tychy, in Polonia, una delle delle fabbriche Stellantis più all’avanguardia, per condividere le priorità: alta qualità e spirito di squadra – valori fondamentali!”.
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La fantasia degli Alfisti ha così cominciato a elaborare. Le prime ipotesi di nome sul nuovo progetto volgevano tutte su Brennero, tant’è che questa denominazione era stata data oramai per certa. E invece… Intervistato dal sito britannico Autoexpress, Imparato ha chiarificato alcuni punti riguardo questo progetto top secret della Casa del Biscione. Il nome? Milano; e a questo proposito si è detto addirittura contento di aver messo fine alle speculazioni riguardo all’argomento. La piattaforma? La e-CMP di Stellantis, vale a dire la medesima utilizzata per Jeep Avenger e la nuova Fiato 600. Luogo di produzione? (Ahinoi) Polonia, a Tychy.
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Per quanto riguarda le date, Imparato ha detto che Milano verrà presentata ad aprile, ma il suo debutto sul mercato avverrà a settembre; e che sarà una “vettura premium ma accessibile“. Ma ci saranno differenze con la Avenger e con la 600? Imparato risponde: “La risposta l’avrete al test track a Balocco”. E già si parla di una versione Quadrifoglio…