Sempre più in su, spingersi sempre più in alto fino a toccare il cielo, ma con i piedi ben saldai sul pavimento. In fin dei conti sembra essere questo, perlomeno in una visione filosofica, l’obiettivo di certi palazzi alti alti alti. Costruzioni di nuova generazione ovviamente; dunque USA, Asia e la realtà ricchissima del Medio Oriente fanno a spallate per presentare i progetti migliori, quelli più ricchi e soprattutto quelli più elevati. Il vecchio continente fa da fanalino di coda, se così si può dire. Ma anche noi Europei possiamo sfoggiare una serie di grattacieli super esclusivi da far gola a chiunque. Ecco allora quali sono i migliori, vale a dire i più sfarzosi…
- In cima a questi grattacieli esclusivi non si soffre di vertigini
- A Parigi c’è una grande scalinata disegnata da Renzo Piano che va verso il cielo
- Tutto il lusso del centro di Berlino in 118 metri di altezza, e che design!
- Un’architettura molto particolare per questo edificio che sembra girare
- Un nuovo modo di vivere la metropoli moderna, così il verde conquista Milano (e il cielo)
In cima a questi grattacieli esclusivi non si soffre di vertigini
Anche qui in Europa l’architettura pare abbia intenzione di crescere sempre di più in altezza. A dire il vero l’estetica delle nostre città non è poi abituata a queste strutture futuristiche che squarciano il cielo, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, ancora ancora (per fortuna) ad una tradizione ben circoscritta.
Fa eccezione, ovviamente, quella che potremmo definire come l’unica metropoli di stampo europeo presente qui nel Bel Paese, vale a dire Milano. Nella vivissima città meneghina infatti due stili, e forse anche molti di più, di costruzioni riescono quasi a vivere in simbiosi offrendo l’immagine di una città super moderna da una parte e dall’altra anche molto tradizionalista.
Il Duomo gotico e il verdissimo bosco verticale, i grandi viali ottocenteschi e l’altissima torre Allianz, e ancora l’urbanistica degli anni del boom e la curvissima torre Libeskind. Insomma, una sorta di puzzle multi-architettonico. Ed è forse questa una delle caratteristiche principali di Milan come l’avrebbero chiamata i suoi cittadini originari.
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Ma lasciando da parte questi discorsi che fanno un po’ la spola tra una visuale italo-centrica e in qualche modo anche nostalgica, occorre girare l’intera Europa alla ricerca dei grattacieli più esclusivi di questo continente. Salutiamo dunque Milano, almeno per il momento, e dirigiamoci verso le capitali europee più in.
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Si scoprono così nuovi mondi, nuove realtà e nuovi modi di concepire l’urbanistica. Grattacieli moderni e spesso contraddistinti da continue vetrate che svettano sui bianchi skyline delle storiche città. Un vero e proprio strappo, il quale alcune volte riesce ad integrarsi altre meno con ciò che lo circonda. Uno strappo con la storia, con le pietre bianche che molte volte caratterizzano i monumenti più antichi e più celebri dei centri storici e con l’immagine spesso idealizzata della città stessa.
Grande argomento di discussione tra gli architetti e gli appassionati della materia, e allo stesso tempo grandissima attrattiva per coloro che sono affascinati da un lifestyle esclusivo e votato al luxury. Insomma, questi sono i grattacieli più esclusivi del vecchio continente, guarda che lusso!
A Parigi c’è una grande scalinata disegnata da Renzo Piano che va verso il cielo
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Progetto italiano quello che ha portato alla realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia parigino, o meglio al Tribunal de Paris. Si tratta di una sorta di grattacielo a blocchi con firma di Renzo Piano, forse l’architetto contemporaneo più celebre al mondo, il quale con il suo “Renzo Piano Building Workshop” ha donato alla capitale francese una città verticale che arriva a toccare i 160 metri di altezza.
L’edificio è caratterizzato soprattutto dalle grandi terrazze alberate di circa un ettaro di superficie e con un totale di 500 alberi, utilizzate per separare orizzontalmente i tre parallelepipedi incastrati in blocchi, vale a dire i volumi del grattacielo. Non solo uffici, al suo interno il nuovo Tribunal infatti ospita anche un ristorante di 1.000 metri quadrati, una caffetteria, serre e giardini d’inverno e altri spazi sociali e d’incontro.
Tutto il lusso del centro di Berlino in 118 metri di altezza, e che design!
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Altra capitale europea, altro grattacielo. Questa volta ci spostiamo in Germania, e dunque a Berlino, per scoprire una struttura nata solamente nel 2017 che sin da subito si è presentata come un fiore all’occhiello della amatissima città tedesca. La zona è quella del West Berlin, esattamente accanto alla famosa Chiesa della Memoria e vicino alla storica stazione Zoologischer Garten, l’Upper West, questo il nome del grattacielo in questione, spicca nello skyline della città con i suoi 118 metri di altezza.
Il progetto in questo caso porta la firma dallo studio di architettura guidato dal Prof. Christoph Langhof, si tratta di una struttura composta da due elementi architettonici, un blocco antistante più basso di otto piani e il grattacielo vero e proprio in acciaio e vetro, con una superficie totale di 53.000 metri quadri suddivisi tra uffici, spazi commerciali e appartamenti di lusso. Presente anche il più grande hotel della catena alberghiera tedesca Motel One, il quale occupa i primi 10 piani del blocco più grande, e un lunghe bar situato all’ultimo piano (il 33°).
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Un’architettura molto particolare per questo edificio che sembra girare
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Sono 190 i metri di altezza di questo particolarissimo grattacielo svedese. La sua cima svetta sullo skyline di Malmö, ciò che colpisce di più però non è l’elevazione di questa struttura, si tratta dell’edificio residenziale più alto della Svezia e il secondo in Europa alla data della sua inaugurazione (2005), ma il suo iconico design studiato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava.
Turning Torso, questo il nome del grattacielo, già dovrebbe far accendere qualche lampadina a riguardo. Costruito in acciaio, vetro e cemento armato, esso è strutturato in nove cubi rotatori il cui principale elemento strutturale è un nucleo di cemento armato. Il funzionamento è simile a quello di una colonna vertebrale, e il risultato, per l’appunto, sembra suggerire l’immagine di un torso umano in rotazione. Al suo interno sono presenti appartamenti luxury e uffici.
Un nuovo modo di vivere la metropoli moderna, così il verde conquista Milano (e il cielo)
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Milano ci mostra, e lo mostra anche al resto del mondo, come sia possibile interpretare le grandi opere architettoniche in modo sostenibile e futuristico anche all’interno di una metropoli moderna. Stiamo parlando ovviamente del famosissimo Bosco Verticale, un complesso residenziale di due palazzi (Torre De Castillia di 110 metri e Torre Confalonieri di 76 metri) che sorge nel Centro direzionale della città meneghina, ai margini del quartiere Isola. L’opera, inaugurata oramai nel 2014, porta la firma di Stefano Boeri e del suo studio.
Non ci sarebbe poi molto da dire a proposito del Bosco Verticale, oramai in Italia (come del resto in tutto il resto d’Europa) l’abbiamo imparato a conoscere bene. Ai tempi della sua inaugurazione molte furono le critiche e altrettanti furono i dubbi, dubbi e critiche che col tempo sono stati completamente cancellati dal successo enorme del progetto, tant’è che anche Bari a breve avrà un proprio Bosco Verticale di firma Boeri.