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Auto Elettriche a prezzi ribassati: 3 cose da sapere sulla ricetta “anti Cina”

Auto Elettriche a prezzi ribassati: 3 cose da sapere sulla ricetta “anti Cina”
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Con questa ricetta “anti Cina” i brand occidentali vogliono vincere la guerra dell’elettrico. La strategia è quella di presentare auto elettriche a prezzi ribassati. Ci spieghiamo meglio…


Ma perché l’automobilismo green incute così tanto timore? Beh, le risposte a questa domanda possono essere molteplici, e addirittura troppe. Possiamo dire che ci sono alcuni automobilisti che rinnegano questa evoluzione del settore perché così facendo si allontana troppo dalle vere tradizioni delle quattro ruote. Altri motorizzati, invece, puntano il dito soprattutto verso i prezzi veramente troppo esagerati che i listini delle automobili full electric propongono di questi giorni. E poi ci sono altri ancora che mettono in discussione le vere potenzialità di questa tecnologia, le sue cause e i suoi effettivi parametri e le finalità di questo movimento dei motori a zero emissioni. Ma l’ombra che dovrebbe far più paura di tutte, è quella causata dalla grandezza e dalla potenza della Cina su questo campo; Paese che rischia di comandare letteralmente tutto. Per questa ragione in occidente si sta cercando una ricetta per limitare l’espansione cinese. Il primo passo, forse quello più atteso, è di presentare auto elettriche a prezzi ribassati. Ma funzionerà?

In Occidente si vuole presentare delle auto elettriche a prezzi ribassati per limitare l’espansione cinese. Ecco di cosa stiamo parlando…

Dobbiamo essere onesti, l’invasione cinese sta prendendo sempre più largo nel mercato occidentale, e anche quello italiano ovviamente, e l’evolversi di questa situazione non trasmette di certo sicurezza; anzi… E non ci stiamo mica riferendo solamente alla famigerata questione dei chip, la cui crisi ha letteralmente affossato gli ultimi anni di mercato automobilistico da questa parte del mondo.

La Cina ha intenzione di colpire, o meglio di colpirci, direttamente anche con le auto fatte e finite. Già, la visione cinese sulla produzione automobilistica è cambiata del tutto. Basta con quelle scatolette di plastica che apparivano cheap, nel senso di scadenti, solo a guardarle. E soprattutto basta con auto poco affidabili, perlomeno a parole.

La nuova proposta del grande Paese rosso guidato da Xi Jinping, infatti, non ha solamente modificato estetica, meccanica e produzione delle proprie automobili. A cambiare è stato anche il modo in cui queste vengono presentate al mercato estero.

Moderne, innovative e super tecnologiche, e soprattutto con dei prezzi abbordabili. Insomma, guardando questi pochi dettagli sembrerebbe che l’automotive occidentale non abbia alcuna possibilità. Eppure, esso sta cercando di trovare una sorta di ricetta “anti Cina” proprio per tamponare la ferita.

Ferita che, se proprio vogliamo essere cinici, l’occidente si è autoinflitto gettandosi mani e piedi nella nuova sfida dell’elettrico. E adesso cosa si fa? Beh, prima di tutto, visto che un dietrofront alle vecchie e care motorizzazioni termiche sembra impossibile (proprio non lo vogliono fare…) occorre far innamorare l’automobilista europeo delle auto green. O perlomeno, bisogna cominciare ad attrarlo sempre di più.

Primo passo, un passo a dir poco necessario, è quello di ritoccare i prezzi di acquisto di queste vetture. Seguire, dunque, l’esempio di Tesla che ha cominciato a tagliare abbondantemente, per una ragione o per un’altra, i propri listini. Dunque, i brand europei hanno deciso di iniziare a presentare le proprie auto elettriche a prezzi ribassati. Ma funzionerà davvero questa strategia? Non ci resta che attendere e sperare…

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Auto Elettriche

Emettere dei dazi contro le automobili cinesi è possibile? L’Europa ci pensa, ma non è così facile…

Una soluzione certamente drastica e a dir poco pericolosa. Infatti, le conseguenze di eventuali dazi potrebbero essere disastrose. Intanto l’Unione Europa ha cominciato a pensare ad all’eventualità di intraprendere questa strada; una strada che trova molti punti (e opinioni) a favore, ma che potrebbe rivelarsi una sorta di coltello a doppia lama.

Intanto, il Presidente francese Macron invita a non compiere gli stessi errori compiuti con il fotovoltaico, mentre il Ceo di Stellantis Carlo Tavares, il quale segue le linea del capo dell’Eliseo, ha dichiarato che “dovremmo chiedere all’Unione Europea di imporre ai produttori cinesi che esportano automobili in Europa almeno le stesse condizioni con le quali i produttori occidentali esportiamo in Cina”. Ma l’UE non vuole ancora sbilanciarsi e continua tentennare…

Stellantis chiede egualità e si prepara a presentare le sue utilitarie low cost full electric

Come appena sottolineato, Stellantis sembra seguire la stessa linea dettata da Macron. Tavares, infatti, ha dimostrato l’enorme differenza in fatto di dazi; in pratica i marchi cinesi oggi devono pagare dazi del 10% per importare auto nell’Unione europea mentre le case automobilistiche del Vecchio Continente si confrontano con dazi fra il 15% e il 25% per esportare in Cina veicoli costruiti in Europa.

Ma il gruppo Stellantis ha deciso anche di muoversi in modo pratico sulla questione. Esso, infatti, è in procinto di presentare Citroen ë-C3, ovvero la prima utilitaria low cost del brand, la quale si prospetta avere un prezzo di partenza pari a circa 25.000, più basso di quello di Fiat 500e. E inoltre ha come obiettivo quello di presentare entro la fine del 2024 un totale di 47 modelli full electric nella propria vastissima proposta.

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Renault invece ha intenzione di tagliare i prezzi di qualsiasi auto elettrica a listino, Tesla insegna…

Ad ammetterlo è stato il CFO in persona del brand francese Thierry Pieton, il quale ha detto di voler raggiungere questo obiettivo entro e non oltre il 2027. Di quale obiettivo si sta parlando? Renault ha intenzione di voler tagliare i prezzi delle proprie vetture elettriche, di tutte quante, addirittura del 40%. E per arrivare a questo obiettivo, con il quale si vogliono scongiurare eventuali espansioni espansioni cinesi, il marchio avviato il processo di scorporamento della divisione “a zero emissioni” con la creazione di Ampere, la quale lavorerà su batterie e piattaforme di nuova concezione. E a proposito dello scontro Occidente-Cina, Luca de Meo CEO di Renault ha dichiarato: “È chiaro che siamo in competizione e il tempo è essenziale: questo è il business in cui ci troviamo”.