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Battery Swap: 3 cose da sapere sulla Tecnologia Green

Battery Swap: 3 cose da sapere sulla Tecnologia Green
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E se il Battery Swap si dimostrasse il vero punto di svolta dell’automobilismo elettrico? Ecco di cosa stiamo parlando…


Il Battery Swap è l’occasione che serviva all’automobilismo elettrico? L’automotive si spinge sempre di più verso un futuro oramai già certo e deciso, vale a dire l’elettrico. Ma nonostante questa sicurezza di ferro, sono ancora molte le incertezze che circondano l’avvenire del settore delle quattro ruote, e della mobilità tutta. Ovviamente si tratta di un’evoluzione che, nonostante i vari approcci tra tecnologie ibride e pure Full Electric, per molti rappresenta ancora un’incognita. Soprattutto quando si parla dei cosiddetti “pacchi batterie” delle auto elettriche. Insomma, su di loro si conosce ancora molto poco; costi, durata e riparazioni, tutte incertezze che spaventano l’automobilista contemporaneo. Ma a rassicurare un po’ tutti è arrivato il Battery Swap; e chissà se la concezione dei motorizzati riguardo a questo argomento cambierà… Comunque sia, ecco di cosa si tratta e soprattutto come funziona.

Il Battery Swap potrebbe rilanciare l’automobilismo elettrico, e soprattutto rassicurare i “miscredenti” del green. Ecco di cosa si tratta…

Riguardo alla questione delle batterie delle auto full electric, avevamo parlato solamente pochi mesi fa. In quella occasione, però, ci eravamo limitati esclusivamente ad offrire una sorta di introduzione generale della materia, allegando qualche aspetto anche folkloristico, se così possiamo definirli, come il caso dell’automobilista finlandese che pur di non pagare 22 mila euro per la sostituzione del pacco batterie della propria Tesla Model S, ha preferito prendere una strada alternativa, facendo saltare in aria la vettura. Ovviamente filmando tutto.

E questo esempio non è che metta proprio a suo agio l’automobilista green; e a spaventarlo, e lo capiamo bene, è soprattutto il prezzo del servizio. Insomma, si tratta di una cifra mica poi così bassa; ci si potrebbe acquistare una vettura nuova di zecca, non elettrica si capisce, rischiando anche di risparmiare qualche centesimo.

Ma quei 22 mila euro, speriamo di rassicurare qualcuno alla lettura, non sono certamente la norma. Sì, il prezzo del cambio batteria è elevato, ma potrebbe comunque essere molto più basso rispetto a quello indicato in precedenza. Ovviamente, com’è ovvio che sia, tutto dipende dalle circostanze.

Comunque sia, oggi non è di prezzi che vi vogliamo parlare, né tanto meno di Tesla esplose. Ma vogliamo concentrarci sul cosiddetto Battery Swap, o Swapping dir si voglia; una “nuova” metodologia di cambio batterie che potrebbe rivelarsi un nuovo trampolino di lancio per l’automobilismo EV.

Nuova tra virgolette, visto che il Battery Swap esiste oramai da un bel po’ di anni; basti pensare che General Electric presentò questa tecnologia agli inizi del ‘900. Ma è soltanto nelle ultime settimane che la questione ha riscontrato una grandissima attenzione da parte dell’opinione pubblica.

Detto in poche parole, allungheremo il brodo successivamente con nozioni più approfondite, lo Swapping altro non è che una tecnologia che permette di di sostituire le batterie scariche delle vetture elettriche con batterie cariche all’interno di stazioni di ricarica speciali.

Il grande vantaggio di questa metodologia è rappresentato dal tempo; insomma, in questo modo non bisogna attendere ore e ore infinite per la sostituzione. Spunto molto interessante che potrebbe così attirare sempre più automobilisti a guidare in elettrico. Scopriamo, dunque, tutto quello che c’è da sapere proprio a proposito del Battery Swap; sarà davvero il punto di svolta?

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Battery Swap cose da sapere

Una tecnologia alternativa che potrebbe rovesciare la mala opinione pubblica sull’automobilismo elettrico

Come già anticipato in precedenza, il Battery Swap riguarda il momento della sostituzione delle batterie scariche di una vettura elettrica. In pratica, senza dover aspettare ore e ore con il cavo della corrente collegato alla boccuccia del proprio veicolo, è possibile ricaricare il mezzo in questione in pochissimi minuti presso una delle stazioni adibite a questo lavoro.

Molte sono le aziende automobilistiche impegnate nella creazione di stazioni di ricarica per lo swapping, ma per il momento questa metodologia rimane ancora quasi sconosciuta. O meglio, la tecnologia del Battery Swap più che sconosciuta, almeno per il momento, non viene utilizzata poi così volentieri. Le ragioni riguardano costo elevato delle stazioni di ricarica e soprattutto una mancanza di standardizzazione delle batterie che potrebbe rendere tutto molto più facile e soprattutto accessibile.

Inoltre, sempre legato alla suddetta questione della “standardizzazione “, è il tema del noleggio delle batterie. In poche parole l’automobilista in questione sarebbe proprietario dell’auto elettrica, ma non del pacco batterie in uso.

Tutto il processo, il quale ha un tempo di massimo 5 minuti, viene automatizzato. Ma sono necessarie dei prerequisiti ben precisi

Dunque, una volta entrati con la propria auto elettrica all’interno della stazione adibita al Battery Swap, si posiziona la quattro ruote su una piattaforma apposita, che permette al sistema automatizzato un facile accesso alla batteria da sostituire. Quindi, la batteria esaurita viene rimossa e sostituita con una batteria completamente carica; e il tutto avviene in un tempo massimo di cinque minuti. In assenza di automazione, tutto il procedimento deve essere eseguito da personale altamente qualificato.

Ovviamente, almeno per il momento, non tutte le stazioni di Swapping vanno bene per qualsiasi autovettura full electric. Le batterie di questi veicoli, infatti, differiscono da brand a brand; e proprio per questa ragione che ogni azienda sta cercando autonomamente di allargare questa disposizione, e soprattutto è proprio per questa ragione che la standardizzazione potrebbe rivelarsi una manna dal cielo rendendo tutto molto più accessibile.

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Vantaggi e svantaggi del Battery Swap, una tecnologia che potrebbe rivelarsi un punto di svolta ma che deve essere sviluppata ancora a dovere

A parte la questione del tempo risparmiato, il Battery Swap potrebbe letteralmente permettere una sorta di autonomia illimitata alle vetture elettriche grazie alla sostituzione super repentina di quelle scariche. inoltre questa tecnologia può ridurre i costi di produzione delle auto elettriche e anche l’impatto ambientale.

Ma per arrivare ad idillio del genere non è poi così semplice. Prima di tutto perché, come già spiegato, questa tecnologia è poco utilizzata, poi è necessaria la già citata standardizzazione delle batterie, il che sembra quasi impossibile, e occorre anche mettere in atto una logistica legata perla gestione, dall’approvvigionamento allo stoccaggio. Insomma, il Battery Swap può realmente rappresentare un’opportunità per l’elettrico?