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Berlusconi, aperto il Testamento: l’Impero a Pier Silvio e Marina, dimenticato il figlio Luigi

Berlusconi, aperto il Testamento: l’Impero a Pier Silvio e Marina, dimenticato il figlio Luigi
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È stato aperto il Testamento di Silvio Berlusconi. Ecco coma ha diviso il suo immenso patrimonio e quella dimenticanza shock.


È stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi, il leader politico morto lo scorso 12 giugno a causa della leucemia di cui soffriva dal dicembre 2021. A Pier Silvio e Marina la quota disponibile delle sue aziende per un valore di 5 miliardi. A far discutere la dimenticanza di Berlusconi, che nel testamento non cita il figlio minore Luigi.

Silvio Berlusconi lascia tutto a Marina e Pier Silvio

C’erano pochi dubbi sulle ultime volontà di Silvio Berlusconi. Il Leader di destra è deceduto il 12 giugno 2023, ricordato da tutti coloro che hanno lavorato con lui nella lunga carriera politica e imprenditoriale, a seguito del peggioramento della condizione fisica dovuto alla leucemia che l’ha colpito in maniera vibrante nel dicembre 2021. Il testamento ufficiale è stato aperto pochi giorni fa e ha messo in chiaro le sue ultime volontà, ovvero cedere ai figli Marina e Pier Silvio la quota disponibile delle sue aziende per un valore di oltre cinque miliardi.

Gran parte del valore economico è, senza dubbio, rappresentato dalla Fininvest con circa 2.8 miliardi di quotazione in borsa, senza parlare del patrimonio immobiliare di 700 milioni, come riporta Ansa, gli yacht ma anche i quadri originali dal valore altissimo acquistati negli anni da Berlusconi, che ora dovranno essere stimati e divisi tra gli eredi. Escluse dal testamento le ex mogli, dalle quali era divorziato ormai da tempo.

Berlusconi “dimentica il figlio Luigi”

Mentre il testamento chiarifica la visione di Berlusconi, ovvero la cessione del 58% delle holding ai figli nati dal primo matrimonio, Pier Silvio e Marina, la quale ha espressamente fatto sapere che nessuno di loro prendere in mano la totalità delle azioni e dunque non vi sarà un leader ma una gestione familiare unita, così come avrebbe voluto il padre, manca all’appello il nome del figlio Luigi.

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Nei documenti pervenuti all’Ansa, infatti, si legge che il testamento è indirizzato “ai miei figli, cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora”. Una dimenticanza che pesa, non solo a livello personale, ma anche a livello patrimoniale. È possibile che Luigi sia stato escluso dal testamento? Certamente il politico non ha dimenticato tre persone fondamentali nella sua vita, il fratello Paolo al quale lascia 100 milioni; stessa cifra anche per Marta Fascina, meno a Marcello Dell’Utri devolve 30 milioni. Nel testamento, Berlusconi specifica che questi lasciti mirati sono frutto del bene che ha voluto a tutti e tre e che loro hanno nutrito per lui in cambio.