Home » Viaggi » In questo Borgo della Costiera Amalfitana sembra di essere su un fiordo. Meraviglioso!

In questo Borgo della Costiera Amalfitana sembra di essere su un fiordo. Meraviglioso!

In questo Borgo della Costiera Amalfitana sembra di essere su un fiordo. Meraviglioso!
Lettura: 5 minuti

Una deliziosa scoperta, una destinazione ideale per una fuga al mare anche in inverno…


Ci sono posti in Italia che si pensa possano essere meravigliosi solo in estate, e che in inverno non valga la pena programmare un viaggio in una di queste destinazioni. Questo vale soprattutto per i borghi costieri, quelli marinari, eppure, sono proprio quelli che riescono a sorprendere, perché quando si spopolano della folla estiva tirano fuori tutta la loro meraviglia. E’ in questa stagione dell’anno che incantano, meravigliano sorprendono e tirano fuori tutto il loro volto di incredibile bellezza. Vale questo per la Costiera Amalfitana.

La Costiera Amalfitana in inverno: un paradiso di assoluta bellezza

Dimenticate le code, l’idea di non trovare parcheggio, di trovare un posto bellissimo ma così preso d’assalto che è proprio difficile vivere il suo lato più autentico, perché in inverno la Costiera Amalfitana è pura magia, è una sorpresa. Questo tratto di terra che è Patrimonio Unesco fatto di panorami mozzafiato, mare cristallino e borghi incantevoli in inverno è la destinazione ideale per fare pace con l’anima. Ora i panorami della Costiera Amalfitana vi regalano più che mai quella sensazione di benessere e i borghi sembrano rifugio per chi va alla ricerca di detox dallo stress quotidiano. Insomma ora più che mai la Costiera Amalfitana è una coccola e certi borghi la sanno regalare meglio di altri. In particolare ce n’è uno che è piccolo quanto magico, che vi fa sentire in un luogo quasi lontano da dove siete, in un fiordo del Nord Europa.

Furore: il borgo della Costiera Amalfitana che non c’è

Si fa fatica a pensare che uno dei borghi più belli d’Italia è così sconosciuto che molti pensano anche che non esiste, eppure questo borgo esiste eccome. E’ Furore, il borgo tra Amalfi e Positano, conosciuto quasi esclusivamente per la sua spiaggetta e il suo panorama, al punto che nessuno pensa che possa esistere un borgo. Il paese è piccolo, le case aggrappate alla roccia, decorate con i murales, il suo nome che riporta ad una sensazione quella del rombo del mare in tempesta, il suo incanto arriva subito e si fa difficoltà una volta scoperto a dimenticarlo. Lo sanno bene tantissimi registi che lo hanno addittura scelto come set cinematografico, basta citare Roberto Rossellini. Furore, in effetti, si può dire è un set cinematografico, e non solo in senso metaforico!

Le case sparse di Furore e il suo panorama

Se Furore non viene considerato come un borgo perché le case non sono una accanto all’altra al punto da formare una via, ma sono sparse si aggrappano sul costone di quello che viene chiamato il Fiordo di Furore. Sono poco più di 700 abitanti, divisi in due parti, quelli che vivono la parte bassa la marina e quelle appunto che sono lungo il costone regalando dei punti panoramici eccezionali. E’ particolare, quasi quanto strepitoso, Furore in ogni momento dell’anno. I primi ad abitarlo furono i Romani nell’età imperiale che lo consideravano una roccaforte proprio per la sua posizione che gli permetteva di ripararsi dagli attacchi nemici. Furore è uno di quei borghi della Costiera Amalfitana famoso soprattutto per un aspetto paesaggistico davvero inedito che in questo caso è il Fiordo che ne traccia un pò tutto il suo aspetto urbanistico.

Furore e il Fiordo un legame indissolubile

Quando si parla di Furore, in effetti, si pensa quasi subito al Fiordo. E’ con la spaccatura nata da un torrente con poca acqua che si è verificato questo fenomeno naturale che oggi ne traccia anche la sua urbanistica. Nella parte interba del Fiordo sono presenti, infatti, edifici storici di pregio molto importanti, primi fra tutti i suggestivi mulini e la Calcara dove vi era una volta la produzione artigianale delle pietre. Nella parte più in alto si trova il famoso borgo dei pescatori che è stato completamente ristrutturato e ha visto un’importante rinascita. Tutte le case sono piccoli puntini colorati che trasformano il borgo in un dipinto che viene enfatizzato anche con la presenta di murales e sculture presenti intorno a tutto il paese. Questa iniziativa artistica parte dal 1980 con una manifestazione “Muri in cerca d’Autore” in cui sono coinvolti artisti italiani e stranieri e che oggi ha fatto di Furore un vero e proprio museo a cielo aperto. Tra le tappe da non perdere nel centro storico la chiesa di S. Elia, risalente al XIII secolo, l’antica Chiesa di San Giacomo e le chiese di S. Michele e S. Maria che sono edifici religiosi particolari per le loro cupole dei campanili in maioliche colorate. Visitare Furore significa anche e soprattutto godere della bellezza della natura con panorami che guardano: gli ulivi, le vigne terrazzate sul profilo dei monti, i pergolati dei limoni fino al mare azzurro che spunta dietro ogni curva.