L’Emilia Romagna è una regione ricca di bellezze, apprezzata da visitatori di tutto il mondo: tra cultura, storia, tradizioni e paesaggi mozzafiato, regala perle disseminate tra le colline fino al mare davvero uniche. Famosa per i suoi castelli arroccati, visitiamo uno dei più vivaci centri della Regione che regala esperienze magnifiche a contatto con la storia e la natura.
Un borgo medievale circondato da colline e alberi in fiore
Tra le dolci colline di Cesena e Rimini, dove la terra incontra il mare, un meraviglioso castello medievale domina un paesaggio da togliere il fiato. In primavera, i campi coltivati si colorano di rosa e bianco: è il momento degli alberi in fiore, tra peschi, albicocchi e ciliegi che presto daranno i loro frutti. Animato tutto l’anno da eventi culturali, merita davvero una visita, accompagnata poi da un giro in bici o a piedi nei suoi dintorni.
Un borgo dalle origini medievali, ricco di storia, cultura e tradizione, è un vero e proprio gioiello del territorio
Come tutta l’area intorno, questo borgo, un vero e proprio gioiello a pochi chilometri da Cesena, ha una lunga storia. Abitato sin dalla preistoria, durante il medioevo, fu uno degli insediamenti che acquisirono più rilevanza strategica, quando la popolazione dovette difendersi dalla calata dei barbari del nord, dopo la fine dell’Impero romano d’Occidente. Governato dalla potente famiglia dei Malatesta, a cui si deve la creazione dell’imponente castello, fu legata a Rimini e passò poi sotto il controllo dello Stato pontificio, fino alla costituzione del Regno d’Italia.
Cosa vedere in questo delizioso borgo romagnolo
Arrivati a Longiano, è doveroso iniziare la visita dal suggestivo centro storico, che conserva ancora l’aspetto medievale, con tanti monumenti da visitare. È bandiera arancione del Touring Club italiano, il riconoscimento che premia non solo l’interesse turistico e ambientale, ma anche la qualità dell’accoglienza e la cura del patrimonio artistico, storico e culturale. Dal centro storico di Longiano, tra stradine acciottolate e case in pietra, angoli panoramici e giardini nascosti, si raggiungono i punti d’interesse del borgo come il Santuario del Santissimo Crocifisso e il Teatro Petrella, piccolo teatro all’italiana che nei secoli ha ospitato grandi opere e attori. Significativi il Museo di Arte Sacra, ospitato all’interno dell’Oratorio di San Giuseppe Nuovo, così significativo da essere presente anche nei romanzi di Oriana Fallaci (dove in particolare si descrive la Madonna delle Lacrime, qui conservata), e da aver suscitato l’interesse del critico d’arte Vittorio Sgarbi, e infine il Museo della Ghisa, tradizionale lavorazione artigiana della zona, ospitato in una piccola ma suggestiva chiesa settecentesca.
Longiano è un centro culturale e artistico molto vivace, animato in ogni stagione da manifestazioni ed eventi come l’esposizione dei presepi a dicembre, la sagra della ciliegia a giugno, il summer dance Longiano in Danza.
Il Castello malatestiano
Su tutto il borgo domina il Castello Malatestiano, ancora oggi perfettamente conservato, che fino a qualche decennio fa ospitava la sede del comune. Di fronte all’ingresso del castello, fermatevi dalla terrazza panoramica a osservare il bellissimo panorama sulla vallata. Nelle sale del castello, è esposta una raccolta di schizzi, lettere di corrispondenze con amici, quadri e opere d’arte collezionate nel corso della vita di Tito Balestra, poeta nato in questo borgo, che documentano il panorama culturale italiano del novecento. Le opere della collezione del poeta, donate dalla famiglia alla sua morte, consistevano in un patrimonio artistico e letterario di circa 2000 pezzi, ma nel tempo la Fondazione si è arricchita di tantissime altre opere che vengono esposte periodicamente, e per questo varia di volta in volta l’esperienza del visitatore. Troviamo opere di artisti di fama internazionale di tutto il 900, conosciuti da Balestra durante il suo soggiorno a Roma: Renato Guttuso, ma anche De Pisis, Mafai, Morandi e Vespignani, oltre a opere di artisti internazionali come Goya, Chagall e Matisse.
Il sottosuolo
Se si ha ancora tempo a disposizione, sotto al cuore del borgo medievale si cela un rifugio bellico, scavato nel tufo durante la primavera del 1944. Costruito in fretta con picconi e carriole, è capace di accogliere oltre 2000 persone. Nelle nicchie, sono oggi conservati molti reperti d’epoca.
I dintorni, dalle colline al mare
Già dalle terrazze e dai punti panoramici di Longiano si ha un’idea della meraviglia dei paesaggi attorno, esplosione di colori tenui soprattutto a primavera, per gli alberi in fiore, dal dolce aroma che riempie l’atmosfera. Per gli appassionati di trekking e attività outdoor, tantissime le possibilità di effettuare gite in bike o a piedi immersi nella natura, nella valle e nel vicino Rubicone, il famoso fiume che ricorda l’antica storia romana.
Prodotti doc e piatti tipici
Nella zona di Longiano si produce un ottimo olio extra vergine d’oliva DOC. Tra i piatti tipici della cucina longianese, le specialità che rendono famosa la Romagna come la piadina, i cappelletti, i passatelli e le tagliatelle al ragù, e tra i secondi sia carni pregiate che pesce, come il tipico “tegamaccio”. Non mancano i ristoranti e i locali che arricchiranno l’esperienza multi sensoriale a Longiano, già densa di esperienze uniche tra vista e olfatto, anche con gusto!