La Toscana e l’Emilia Romagna sono senza dubbio due regioni che hanno un grande fascino, un’estrema allure, che con i loro paesaggi, la loro cutura, le loro tradizione e ospitalità sanno sempre farsi conquistare da qualsiasi tipo di viaggiatore. Queste due regioni sono unite tra loro dall’ Appennino Tosco Romagnolo, una parte di Appenino che tocca la Romagna e la Toscana oltre alla Repubblica di San Marino e le zone più a nord delle Marche e Umbria. In questo tratto di appennino dove il monte più alto è quello di Monte Falco, oltre ad un bellissimo Parco naturale ,che è quello delle foreste casentinesi, si trovano tantisismi deliziosi borghi ricchi di storia dall’atmosfera davvero vitale. Tra tutti ce n’è uno che è così incantevole da far parte dei Borghi più belli d’Italia.
Brisighella: il borgo storico e termale sui tre colli
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Brisighella è un antico borgo medievale e termale famoso per i suoi pinnacoli rocciosi su ognuno dei quali sorge una costruzione simbolo del borgo: la rocca manfrediana , il santuario del Monticino e la torre detta dell’Orologio. Brisighella è il borgo dove dedicare il tempo a sé stessi, dove scoprire la storia e la cultura, dove lasciarsi andare alle tradizioni di questo territorio. E’ la tranquillità che si respira a renderla particolarmente piacevole da vivere e una meta ideale dove disconnettersi per qualche giorno. Brisighella è verde, fatta di sentieri, case caratteristiche, è il borgo dove si respira la magia di un mondo di altri tempi. A tutto questo si mescola armonicamente l’ospitalità dei Romagnoli… davvero eccellente! Il borgo medievale si sviluppò nel 200 grazie a Maghinardo Pagani, il più grande condottiero medioevale della Romagna citato anche da Dante nella Divina Commedia che edificò su uno dei tre colli a cui piedi oggi si sviluppa il borgo. E’ quella chiamata l’Antica via del Borgo, la via principale che racchiude l’essenza del centro storico, un labirinto di vie piccole con scale scolpite nel gesso. Da non perdere è la Via degli Asini così chiamata perché era il luogo di ricovero degli animali dei birocciai che l’abitavano. Una tappa da non perdere la Pieve di San Giovanni in Ottovo che risale al 1100
I tre simboli di Brisighella: le tre tappa imperdibili
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Brisighella è il borgo dei tre colli e ognuno si distingue per un edificio simbolico. La rocca è uno di questo. Questa bellissima costruzione fu edificata nel 1310 dai Manfredi signori di Faenza. Solo nel 1500 passò ai veneziani che costruirono il maestoso maschio e due lati delle mura. Questa bellissima fortezza conserva tutte le caratteristiche delle fortezze medievali dal ponte levatoio fino ai camminamenti e le feritoie. La Torre Manfrediana è il secondo edificio simbolico ed è uno di quei luoghi che fanno fare un incredibile salto nel tempo che parte da molto lontano dai tempi dei Romani fino al pieno Rinascimento. Il terzo, ma non meno importante è il Santuario Monticino immerso nei cipressi dove si trova la Sacra immagine in terracotta raffigurante la Madonna con Bambino che reca la data 1626. Questo edificio religioso è davvero suggestivo grazie non solo alla posizione, ma anche alla meravigliosa facciata reinterpretata nel 1926.
Brisighella una fuga nel benessere
Brisighella è anche benessere e questo è dovuto soprattutto al fatto che qui si trova uno dei più importanti stabilimenti termali dell’Emilia Romagna. Esso si trova poco distante dal centro storico, si può raggiungere a piedi e già il percorso è un modo meraviglioso per immergersi in un profondo clima di relax. Il parco termale ha una storica piscina all’aperto, propone cure e trattamenti con acque sulfuree e salsobromoiodiche per i diversi organi e apparati. Chi vuole solo lasciarsi coccolare da che qui ha a disposizione vasche idromassaggio, può godersi dei momenti con massaggi manuali e balneoterapi.a
Brisighella e i suoi sapori: che bontà!
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Questo piccolo borgo è in realtà una grande una ricchezza incredibile di profumi e sapori. Il grande protagonista è l’olio. L’olio extravergine di oliva Brisighello è così prestigioso da essere una Dop Europea. Un altro prodotto da provare assolutamente è il formaggio conciato con stagionatura nelle grotte di gesso, la carne di Mora Romagnola, una razza suina autoctona, le carni di razza Bovina Romagnola e i frutti dimenticati come La Pera Volpina, le Pesche, le Nettarine e le Albicocche I.G.P. di Romagna ed, infine, il carciofo Moretto, tipico della zona dei calanchi. Per gli amanti del vino qui è un vero paradiso di Sangiovese DOC e l’Albana di Romagna DOCG.