Piccolo, anzi, il più piccolo della regione, ma dalla lunga e articolata storia. Di cosa stiamo parlando? Del borgo più piccolo della Basilicata, una piccola perla della regione sita nella straordinaria zona della Lucania. Un tesoro che vanta delle particolarità uniche e una cultura che presenta fortissime influenze straniere. Perché si, questo borgo della Basilicata nasce grazie a un popolo a noi vicino, l’Albania.
Furono, infatti, un gruppo di profughi albanesi a dare origine a questa location e che, partiti dal porto di Corone nel Peloponneso, approdarono sulla costa lucana in seguito alle invasioni turche del XVI secolo, dando vita a quello che oggi è il borgo più piccolo della Basilicata.
Questa bellezza è il borgo più piccolo della Basilicata
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Un luogo che vanta usanze, tradizioni e una cultura unica, che prende moltissimi aspetti dal Paese di origine di chi lo ha fondato, tanto che non è cosa rara imbattersi in persone che vestono l’abito tipico albanese e che parlano in lingua “arbëreshe”. Insomma, un luogo italiano, certo, e il borgo più piccolo della Basilicata, ma che di fatto è una sorta di distaccamento della vicinissima Albania, portando fiero nel tempo le sue tradizioni e la sua vastissima e variegata cultura.
Un borgo da scoprire e nel quale ritrovare una sana e pura genuinità, la bellezza della vita semplice e legata alle origini contadine dei fondatori di questo luogo assolutamente magico. Il borgo più piccolo della Basilicata e una vera bellezza immersa nel verde e tra gli straordinari paesaggi della Lucania.
Un luogo che, durante il periodo fascista assunse in modo temporaneo il nome di Casalnuovo Lucano ma che, nel 1962 venne rinominato cin il suo attuale nome, in memoria e onore ai fondatori del posto, diventando quello che oggi tutti conoscono come San Paolo Albanese. Il borgo più piccolo della Basilicata e in cui, i suoi abitanti, sono ancora oggi fortemente legati alla storia del Paese di origine dei primi abitanti, conservando ancora oggi gli usi e i costumi della cultura “arbëreshe”.
Cosa vedere a San Paolo Albanese
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Un luogo dove sembra che il tempo si sia fermato e che avvolge chiunque vi si rechi da atmosfere magiche. Un borgo in cui ogni cosa sembra fatta su misura dalle casette a schiera in pietra e malta che caratterizzano il centro storico e che richiamano all’architettura tradizionale e fino ai palazzi nobiliari, risalenti al XVIII secolo.
Una meta che vale senza dubbio il viaggio e che dovreste segnare nel vostro itinerario di viaggio in Basilicata. Sia per le sue bellezze da vedere che per le sue bontà da assaggiare. La tradizione gastronomica di San Paolo Albanese, infatti, è ricchissima di prelibatezze ed è fortemente legata alla tradizione, alla terra e ai tanti piatti tipici contadini di un tempo, poveri, semplici ma gustosissimi, realizzati con ingredienti e sapori genuini.
Dal pane, preparato in casa e a lievitazione naturale, ai salumi e formaggi e passando al “shtridhëljat”, piatto tipico di pasta fresca e fatta a mano. E come non finire con un dolce? Prelibatezze tra cui spiccano la “pettula”, una sorta di crepe, dolci o salate, che viene cotta su pietra arroventata. Insomma, il borgo più piccolo della Basilicata ma anche quello con le tradizioni più particolari e che vale davvero la pena di scoprire organizzando un viaggio ad hoc che vi riempia di emozioni e genuinità.