Alcune hanno segnato indelebilmente la storia del costume. Altre hanno contribuito – e contribuiscono ancora oggi – al successo e ai fatturati di brand e case di moda. Altre ancora sono considerate veri e propri oggetti da collezione. Sono le borse iconiche che hanno attraversato indenni le mode e i cambiamenti del tempo. Persino gli economisti le considerano un investimento, al punto da assimilarle ai “beni rifugio”, alla stregua di opere d’arte, immobili, orologi.
- Borse iconiche, le 7 It Bag più celebri di sempre
- Borse iconiche: la Birkin di Hermès
- Borse iconiche: la 2.55 di Chanel
- Borse iconiche: la Speedy di Louis Vuitton
- Borse iconiche: la Baguette di Fendi
- Borse iconiche: la Jackie di Gucci
- Borse iconiche: la Galleria di Prada
- Borse iconiche: la Saddle bag di Dior
Borse iconiche, le 7 It Bag più celebri di sempre
Dalla Speedy di Louis Vuitton alla Baguette di Fendi, passando per l’ambitissima Birkin di Hermès, ecco le 7 borse must have da mettere al braccio almeno una volta nella vita.
Borse iconiche: la Birkin di Hermès
Tra tutte le it bag la Birkin di Hermès è indubbiamente la più ambita, iconica e costosa di tutte. La sua storia inizia nel 1984, quando l’attrice inglese Jane Birkin durante un volo Parigi-Londra confessa a Jean-Louis Dumas – allora presidente della maison – di non riuscire a trovare una borsa adatta alle sue esigenze di giovane madre. Da qui l’idea di realizzare una bag capiente, morbida e spaziosa, con un profilo levigato e cuciture a punto sellaio e, in aggiunta, uno spazio per i biberon. Nonostante siano trascorsi quasi 40 anni, la Birkin resta ancora oggi l’ossessione delle fashioniste di tutto il globo. Accaparrarsela però non è così semplice: oltre ad avere un prezzo proibitivo – se ti stai chiedendo quanto costa una Birkin sappi che si parte dagli 8.000 euro per i modelli più “basic” – è necessario attendere almeno diciotto mesi dalla data dell’ordinazione.
Borse iconiche: la 2.55 di Chanel
Vero e proprio emblema dello stile Made in France, la borsa Chanel 2.55 deve il suo nome alla data della sua creazione: il febbraio del 1955. Più che una borsa, si tratta di una delle geniali invenzioni di Mademoiselle Coco: prendendo spunto dalle tracolle delle custodie per binocoli dei militari, la stilista decise di aggiungere alle scomode pochette e borse a mano in uso all’epoca una catena metallica intrecciata. L’idea delle impunture matelassé sarebbe invece ispirata al mondo equestre, mentre il colore della fodera interna riprenderebbe il tono bordeaux della divisa indossata nell’orfanotrofio di Aubazine. Tratto distintivo di questo modello è la chiusura a tornello, chiamata “Mademoiselle” e sostituita nel 1988 da Karl Lagerfeld dalla chiusura a doppia C in una celebre riedizione, la 11.12.
Borse iconiche: la Speedy di Louis Vuitton
Sorella minore della Keepall, il primo prototipo del borsone da weekend, la Speedy è stata creata nello stesso anno, ossia il 1930. Morbida e capiente, tre decenni dopo è stata rivisitata appositamente per Audrey Hepburn. Si tratta di una delle borse più riconoscibili e iconiche del marchio ed è tuttora la borsa da città per eccellenza. Le sue declinazioni sono tantissime: oltre alla celebre versione in tela Monogram e a quella nel motivo Damier, è disponibile in diverse tipologie di materiali, dalla pelle al velluto.
Borse iconiche: la Baguette di Fendi
«Mi avevano chiesto una borsa pratica, magari tecnica, e io ho creato la Baguette. Per fortuna sono un tipo disobbediente». Così Silvia Venturini Fendi ama raccontare la genesi, nel 1997, della borsa più famosa della maison capitolina. Il nome è ispirato al celebre sfilatino di pane francese perché, come quest’ultimo, può essere portata sotto il braccio grazie al manico lungo 40 centimetri. Dal momento del suo lancio è diventata un oggetto di culto collezionato da personalità come Caroline di Monaco, Madonna, Sofia Loren e – ovviamente – Sarah Jessica Parker, che l’ha sfoggiata a più riprese dentro e fuori dal set di Sex & The City. Ogni stagione la Baguette viene rielaborata con materiali e motivi diversi.
Borse iconiche: la Jackie di Gucci
Tra le borse Gucci entrate nell’olimpo dei grandi classici, la Jackie resta una delle più amate. La sua inconfondibile forma a mezzaluna e la chiusura a moschettone (detta anche “a pistone”) l’hanno resa un must have fin dalla sua creazione, avvenuta nel 1961. Dopo aver accompagnato negli anni ‘60 e ‘70 le personalità più influenti del jet set internazionale – tra queste c’è anche Jacqueline Kennedy, da cui prende il nome – ha subito diversi restyling. L’ultimo è recentissimo e risale proprio all’inizio del 2023: il modello richiama il design originale ma si arricchisce di nuovi dettagli, come una seconda tracolla ideata per aggiungere una nota contemporanea.
Borse iconiche: la Galleria di Prada
Pur essendo più recente rispetto a quelle già citate – è stata concepita nel 2007 – la borsa Galleria è diventata un segno distintivo dell’identità di Prada. Contraddistinta da un design geometrico ed essenziale, prende il nome dalla sede della storica boutique a Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II, dove il marchio fu fondato nel 1913 da Mario Prada, nonno di Miuccia Prada. Composta da ben 83 parti diverse, è un perfetto connubio tra precisione industriale e alto artigianato, ottenibile solo con una lavorazione a mano.
Borse iconiche: la Saddle bag di Dior
Disegnata da John Galliano durante i suoi anni memorabili alla direzione creativa di Dior, è stata la It Bag indiscussa dei primi Duemila, ma da allora non è mai uscita dalla mente (e dal cuore) delle fashion addicted. La sua particolarità sta proprio nel suo design, che riprende un classico del mondo equestre, la sella, rivisitata attraverso l’estro rivoluzionario dello stilista inglese (oggi alla direzione artistica di Maison Margiela). Reinterpretata in chiave moderna, è tornata ad essere uno dei modelli di punta della casa di moda francese, declinata in svariati colori, materiali e combinazioni.