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4 Brand Streetwear di lusso che fanno impazzire il popolo Maschile

4 Brand Streetwear di lusso che fanno impazzire il popolo Maschile
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Il fashion urban è divenuta negli anni via via sempre più esclusiva. Ecco quali sono i brand streetwear di lusso più in voga nella moda maschile!


Questi brand streetwear di lusso stanno facendo letteralmente impazzire tutti gli uomini del pianeta, ecco i loro nomi… Sapete una cosa? Nonostante la moda di oggi si stia incamminando sempre di più verso uno scenario old school, questo dominato letteralmente dal vintage e anche dal cosiddetto “second hand”; l’intero settore del fashion nel 2023, ancora nel 2023, si basa ancora sul tanto venerato stile urban. Una moda nata nelle strade e destinata a che quelle strade le vive(va) ogni giorno. Sì, viveva più che vive; infatti stiamo parlando di una tendenza che ben presto, una volta compreso il proprio valore e le sue prospettive, ha deciso di abbandonare il proprio luogo di nascita, con l’obiettivo di tentare l’arduo salto nello star system che conta. Un salto che possiamo dire ha avuto un esito più che positivo; ma questo è successo essenzialmente perché le grandi firme hanno senza mezzi termini acquistato questa visione di moda, portandola così ad occupare i piani alti del mercato e dell’intero mondo modaiolo.

Comunque sia, corsi e ricorsi storici a parte, l’urban controlla ancora buona parte della moda contemporanea; soprattutto grazie alla grande pressione commerciale esercitata dalle giovane generazioni. E dunque scopriamo quelli che sono i brand streetwear di lusso, sì oggi sono diventati di lusso, più in voga nel popolo maschile!

Una volta “cheap” oggi i brand streetwear sono diventati di lusso. Ecco le firme più amate!

 

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Vintage o streetwear? Volendo sintetizzare il mondo della moda di oggi in una sola e breve domandina allora dovremmo chiederci questo. E siamo sicuri che è questo il quesito che milioni e milioni di giovani sparsi per il mondo, di giovani attenti al proprio aspetto e curante dei proprio outfit da sfoggiare, si pongono questo quesito essenzialmente ogni giorno.

Ed infatti il settore del fashion è tutto sintetizzato in queste due (che poi sarebbero grammaticalmente tre) paroline. Da una parte una visione che vive della luce del passato e che cerca costantemente di riesumare vecchio concezioni stilistiche cercando in qualche modo di renderle sempre più moderne e attuali, e riuscendoci il più delle volte. Dall’altra parte, invece, è troviamo una filosofia che, nonostante oramai appartenga ad un salotto chic e super esclusivo, tenta di rubare dalle strade delle città più grandi e dai suoi abitanti nuove espressioni di moda.

Ad essere onesti fino in fondo, e mettendo da parte eventuali preferenze, ci vediamo costretti ad appuntare che questa fantomatica faida vissuta tra lo stile vintage, se è possibile definirlo stile, e lo stesso streetwear, viene vinta a mani basse da quest’ultimo. Infatti l’urban, soprattutto nel corso di quest’ultimo periodo, ha espresso una grandissima stima verso il proprio passato. Riportando alla ribalta tendenze e mode appartenute agli anni ’80 e ’90 prima e poi anche ai primi 2000. Insomma, forse arriverà un momento in cui rivaluteremo anche la moda dello scorso decennio, oggi considerata a dir poco trash come si suol dire di questi tempi.

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Immagini del passato che entrano in simbiosi con i tempi moderni e addirittura futuri, o futuristi. Questo è lo streetwear che vige in questo preciso momento della storia della moda. Una storia che ha portato la strada a divenire una sorta di passerella quasi elitaria; un evento o un salotto al quale partecipare non è poi così semplice.

In poche parole l’urban, almeno per quanto riguarda il fashion è diventato più che lussuoso. Nuovi marchi prendono il via cavalcando l’onda delle firme più iconiche e storiche di questa realtà; ritrovandosi nel giro di pochissimo tempo, anche grazie a quella che potremmo definire come “politica dell’hype”, ad ottenere un successo planetario forse insperato.

E tra nuovi protagonisti e altri che hanno aperto le porte della strada alla grande (o alta) moda, ecco quali sono i brand streetwear di lusso che stanno letteralmente impazzendo tra il pubblico maschile. Strada e lusso non sono mai stati così vicini, e stilosi…

Figlio (e orfano) del padre naturale dello streetwear, Off White sta vivendo una nuova giovinezza questa volta lontano dall’hype

 

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Fondato dalla stella più luminosa dell’intera storia dello streetwear (e non solo), vale a dire Virgil Abloh, Off White ha vissuto un periodo da definire non tanto di smarrimento quanto di riflessione. Una perdita del genere non può far altro che indurre ad un momento ai limiti del trascendentale; insomma, continuare nel solco segnato dal fondatore era forse l’unica cosa da fare, e anche l’unica opzione messa sul tavolo. Serviva solamente cercare il nuovo fare da seguire. E in questo caso è stata preferita una scelta di sicuro non banale. Infatti, al posto dell’indimenticato e indimenticabile Abloh è stato scelto Ibrahim Kamara, amico personale del designer e (oramai) ex giornalista. Una scelta che pare abbia avuto un considerevole successo. Off White continua a essere semplicemente adorato!

Con Palm Angels il Made in Italy si fa più street e urban che mai…

 

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E da un idolo a stelle e strisce, ci riferiamo più che altro a Virgil Abloh, ci spostiamo ad un progetto completamente Made in Italy; anche se questo nei propri indumenti fa chiaro riferimento ad uno stile completamente USA. Stiamo parlando di Palm Angels, Una firma nata nel 2011 da un’idea di un ragazzo, art director e fotografo, che ha vissuto le strade e l’ambiente milanese. Francesco Ragazzi, questo il suo nome, dà vita così ad un marchio che nel giro di solo un decennio, anche meno, ha semplicemente rivoluzionato l’intero settore della moda presentandosi come l’espressione più grande dell’urban all’italiana. Una nascita molto particolare, simile a quella che ha portato Trasher a trasformarsi da rivista di skating a brand di abbigliamento; così Palm Angels viene concepito inizialmente come un progetto fotografico sulla comunità skate di L.A. (libro pubblicato da Rizzoli nel 2014) e poi trasformatosi in un brand fashion nel giro di appena un anno.

Balenciaga è il nome dell’urban super alternative. Una storia di luci abbaglianti e di ombre alquanto discutibili…

 

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A differenza dei precedenti brand, questo non appartiene al nuovo millennio, anzi… Perché Balenciaga, anche se non se di certo non si direbbe, è un’azienda di moda fondata addirittura nel lontanissimo 1917 dallo stilista spagnolo Cristóbal Balenciaga. Ebbene, in questo secolo e qualche anno sono molte le sfaccettature di questa firma che sono cambiate; anzi che sono a dir poco state stravolte. Attualmente, infatti, questo marchio, il quale nel frattempo ha trasferito la propria sede centrale a Parigi, si rivela essere senza dubbio il protagonista più ambiguo e criticato (e criticabile) dell’intera industria. Un’anima a quanto pare dalla doppia facciata, visto che è anche uno dei brand più adorati del mondo. Comunque sia, accusa di “propaganda pedofila” a parte, senza ombra di dubbio Balenciaga sa come far impazzire, nel vero senso della parola, letteralmente chiunque.

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Stüssy è l’Old Head dell’intero streetwear, nato negli anni ’80 oggi è amato da tutti!

 

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Forse la testimonianza, tra quelle ancora in vita, più antica della nascita dello streetwear. Un brand, ovviamente a stelle e strisce, e dunque americano, che non solo è riuscito a sopravvivere ad una carriera ultra quarantennale, ma che oggi si mostra più forte, amato e soprattutto indossato che mai. Il suo nome, come avrete già capito da questo sottotitolo è Stüssy; azienda fondata nel 1980 a Laguna Beach (California) nel seguito della vampata stilistica degli skater della costa orientale del Paese. Nella sua nuova vita questo brand non viene solamente indossato dagli appassionati della tavola con le rotelle, ma anzi gode di moltissimi estimatori anche tra i piani alti del fashion. E come biasimarli…