Non c’è pace per Chiara Ferragni che, dopo essere stata travolta dallo scandalo Balocco, ha visto il suo dorato impero crollare. Nonostante sembra che la bella influencer sia in ripresa, con nuovi contratti da testimonial e la sua presenza alle Fashion Week, la società Fenice rischia la bancarotta.
Chiara Ferragni, la società Fenice a rischio
Poco prima del Natale 2023, Chiara Ferragni ha scoperto di essere finita indagata per truffa aggravata per lo scandalo Balocco del quale tutti abbiamo sentito parlare, che ha messo in ginocchio la sua immagine ma anche il suo lavoro di influencer. Senza più ADV su Instagram, senza contratti come testimonial e poi perdendo la credibilità agli occhi dei consumatori che hanno smesso di comprare il suo marchio, costretta così a svendere la sua merce, Chiara sembra finalmente essere in ripresa ma forse questo non basta. Ferragni è tornata a sponsorizzare su Instagram, ha preso nuovamente parte alle Fashion Week di Milano e Parigi invitata da brand di lusso, ma stando alle indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera, la situazione sarebbe più che critica per la sua società Fenice. Si è provato a porre rimedio dimezzando il personale, passando da 16 a 8 dipendenti nel giro di un anno, poi lasciando i costosi uffici in affitto per trasferirsi in quelli della holding Sisterhood, ma questo non è bastato.
Chiara Ferragni, incassi disastrosi: patrimonio azzerato
Secondo quanto riportato dal Corriere, infatti, la società di Chiara Ferragni avrebbe incassato solo 2 milioni di euro a fronte dei 10 milioni del 2023 e dei 12 milioni del 2022, portandole ad avere una perdita disastrosa che avrebbe azzerato il suo patrimonio. Se nel 2025, Chiara non riuscirà a collezionare abbastanza collaborazioni di prestigio e ottenere nuovamente l’attenzione mediatica in positivo, rimpolpando le sue casse, Fenice potrebbe dover dichiarare ufficialmente banca rotta. Proprio in queste ore è prevista la riunione per una nuova assemblea di bilancio ed è possibile che il consiglio si mostri sfavorevole dato che la società al momento si regge solo su garanzie di continuità aziendale. Cosa accadrà nei prossimi mesi e come reagirà Ferragni all’ennesima batosta?