Un’auto piccola e che non costa nulla, oggi è possibile! Inutile nascondersi dietro un dito o un paletto che sia; l’addio, forse non del tutto definitivo, della mitica piccolina tedesca Smart ForTwo, ha lasciato vuoto uno spazio a dir poco fondamentale nell’intero mercato automobilistico. E così, le quattro ruote che vanno via via diventando sempre più gigantesche e muscolose, non vedono più una vera mini, ma soltanto per le dimensioni, alternativa alla loro campagna di ingrandimento. Basti vedere come il brand, ora cinese-tedesco, Smart ha reinventato la propria gamma; due utilitarie piccolissime trasformate in due crossover futuristici. E dunque chi prenderà il posto di quella iconica due posti portata al debutto ormai 25 anni fa? Beh, molto probabilmente un papabile sostituto ci sarebbe già; o meglio una vettura sta cercando di farsi largo nel mercato per accaparrarsi il posto del modello tedesco. Si tratta di una city-car da 14 mila euro in miniatura che sta facendo letteralmente impazzire tutti gli automobilisti. Il prezzo fa gola, soprattutto in questi tempi…
Un’auto in miniatura sta facendo impazzire il mercato, ecco la city-car da 14 mila euro che tutti vogliono!
Una (nuova) piccolina, anzi piccolissima, che si presenta con l’ardita ambizione di stravolgere il mercato. Si presenta, sì; infatti la protagonista in questione non è certamente un’automobile proveniente dalla produzione italiana, né tantomeno europea se volessimo proprio allargare la visuale. Essa arriva da uno dei centri più indaffarati in questo periodo di transizione della mobilità su strada. Sì, esatto; questa citycar super accessibile arriva proprio dalla Cina.
Una provenienza che, ad essere sinceri, dovrebbe spaventare un po’ i motorizzati occidentali; anche perché questa vettura, la quale risponde al nome di Zhidou D2S, appare a tutti gli effetti il classico prototipo cinese. Vale a dire un design ambiguo, a mo’ di giocattolino, il che non è sempre un punto a sfavore per il veicolo, e un’incognita pesantissima riguardo l’effettiva qualità dei materiali utilizzati e anche del reparto motori.
Insomma, in poche parole la Cina, nonostante un grande percorso evolutivo soprattutto nel campo dei SUV (ovviamente), non è propriamente vista di buon occhio dagli automobilisti occidentali; ma questi dovranno mettersi il cuore in pace. Con l’arrivo dell’elettrico, infatti, il grande Paese asiatico rischia seriamente di divenire il centro nevralgico dell’automotive mondiale.
Ma torniamo sui nostri binari adesso. A quanto pare, in questo caso specifico non interessano poi troppo i miti, falsi o reali che siano, sulle automobili cinesi e un’estetica assai lontana da quelle definibili comuni al giorno d’oggi. Zhidou D2S è riuscita ad avere un enorme successo puntando su un segmento rimasto essenzialmente privo di protagonista e offrendo un listino che al giorno d’oggi appare come un vero e proprio regalo. Dove si trovano auto ad un prezzo del genere?
Una city-car da 14 mila euro, e addirittura anche meno, attrae su di sé l’attenzione di migliaia e migliaia di motorizzati oramai disgustati dalla salatissima situazione attuale del mercato delle quattro ruote. Ecco allora com’è fatta e soprattutto di che stoffa è questa macchinina cinese che sta facendo impazzire gli automobilisti d’Italia!
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Un regalo a tutti gli effetti, un listino del genere non si trova da nessuna parte. Ma quali sono le vere caratteristiche dell’auto?
Un giocattolino, all’apparenza, a zero emissioni. Partendo dal simpatico design di questo veicolo, si nota come esso venga inteso in una sorta di evoluzione asiatica delle famose microcar. Insomma, l’Europa, grazie soprattutto al lavoro dei brand del Gruppo Stellantis con Fiat Topolino, Citroën Ami e Opel Rocks, e poi con la vecchia (e già citata) Smart ForTwo e la nuova Microlino, ha dato prova di una vera rivoluzione del segmento. Segmento che invece in Asia, almeno per l’estetica, è rimasto quasi all’età della pietra; o quantomeno dei carburanti.
E così Zhidou D2S, pur rimanendo legato a quelle linee geometriche e a quelle forme quasi da scatolette, ha portato avanti il discorso architettonico, se così può essere definito, di queste vetture super compatte. A colpire di più per gli esterni è la grande calandra con elementi cromati e i moderni (e grandi) gruppi ottici; questi una vera novità per il segmento.
Rimanendo sempre nella parte esterna, Zhidou D2S è una vettura che si sviluppa su solamente 2,81 metri di lunghezza, in confronto la Fiat 500 sembra una berlina, e poi 1,49 metri di larghezza e un’altezza pari a 1,55 metri.
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Per quanto riguarda interni invece, oltre ai sedili in ecopelle, colpisce lo schermo da 9 pollici di sviluppo Android per l’infotainment posizionato al centro della plancia, basti pensare che le microcar europee ne sono completamente prive, il volante che sembra voler aspirare ad ambizioni sportive e il “grande” bagagliaio che rappresenta il vero vanto del modello. Ah, bisognerebbe aggiungere poi varie caratteristiche a dir poco uniche su vetture di tali dimensioni, come la retrocamera che rende ancora più semplici le manovre oppure il cambio automatico.
Si tratta, infine, di un un quadriciclo pesante completamente elettrico, dunque appartenente alla categoria L7e, il quale può essere guidato dai 16 anni in su con la sola patente B1. Per il modello in questione sono disponibili tre varianti differenti: Gecko con pacco batterie da 10 kWh e 13 kW di potenza da 120 km di autonomia e una ricarica completa in sole 4 ore – Ant con pacco batterie da 17 kWh e 15 kW di potenza da 180 km di autonomia e ricarica sempre in 4 ore – Colibri che ha un pacco batterie 27 kWh, 30 kW di potenza, 280 km di autonomia e una ricarica completa in 6 ore.