L’autunno è giallo, rosso, colori sfumati, sapori morbidi e inebrianti, è la stagione per fare una bella gita domenicale. Sicuramente questo autunno aiuta molto in questo senso. Le temperature ancora non troppo basse, sono complici per ritagliarsi una giornata fantastica tra la natura e tari i borghi, Se siete amanti della natura e vi piace scoprire anche zone inedite, non deve mancare una gita verso il Collio Goriziano. La sua bellezza è davvero inedita, unica forse, perché il Collio è una terra di confine, un crocevia di popoli, cultura e tradizioni. Qui l’uomo e la natura si parlano per creano un’armonia unica che si percepisce tra i borghi, le riserve naturali e i vigneti. Insomma il Collio è un microcosmo unico. Questa parte di terra del Friuli Venezia Giulia, al confine con la Slovenia, a forma di mezzaluna si trova nelle Prealpi Giulie che la proteggono dai venti e poco lontano dal Mare Adriatico che invece ne mitiga le temperature, per restituire un cliema continentale e temperato. La sua caratteristica sono dolci pendii soleggiati, che affondano le radici nella Mitteleuropa e questo da un’essenza davveroi particolare a questa zona. Qui si produce il famoso vino Collio e fare una gita significa conoscere non solo i borghi, ma anche dedicarsi alle degustazioni. Se dovete scegliere un borgo da visitare nel Collio, ecco qualche idea…
Cormons: il borgo più elegante del Collio
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Questo borgo un po’ più grande rispetto agli altri è un punto di riferimento per visitare i piccoli borghi del Collio. Esso, infatti, rappresenta il cuore del Collio, si trova poco lontano da Gorizia. La sua impornta asburgica restituisce alla località una meravigliosa allure elegante. Non vi sarà raro qui sentir parlare in Sloveno essendo questa una zona proprio sul confine. Per dire che questo rappresenta l’essenza del Collio vi basterà sapere che proprio a Cormons si trova l’Enoteca Regionale che si trova vicino ad uno dei palazzi più rappresentativi del suo piccolo ma grazioso centro storico. Passeggiare tra le vie di questo borgo vi farà respirare un’atmosfera davvero piacevole. Prima di andare via non dimenticate di deliziare il palato! Assaggiate gli gnocchi di susine, il prosciutto dolce di Cormòns, affumicato al fuoco di legno di ciliegio e alloro o, una particolarità per pochi, il radicchio rosso “Rosa di Gorizia”.
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Oslavia: il borgo ricco di storia
A soli tre chilometri dal centro di Gorizia prendendo la strada panoramica che s’insinua nel Collio, si arriva ad Oslavia. Questo piccolo borgo di poco più di 600 abitanti, non ha una piazza e un vero centro, ma è un centro ricco di storia Qui si trova, infatti, lOssario di Oslavia, imponente monumento realizzato nel 1938 durante il Fascismo dove ci sono spoglie di oltre 20mila soldati caduti nelle 12 battaglie dell’Isonzo tra il 1915 e il 1917 tra Gorizia e Tolmino. Un monumento davvero imponente carico di un’atmosfera importante che fa rivivere il dolore di un momento della storia molto forte. Se Oslavia non ha un centro è perché si sviluppa nelle sue frazioni l’una diversa dall’altra. Una tra le tappe da non perdere è Lenzuolo Bianco, che è probabilmente il più curioso e significativo al tempo stesso. Quando ci furono le battaglie più sanguinose che rasero al suolo tantissime case ciò che rimase in piedi fu soltanto una parete bianca di una casa posta tra due alberi, simile a un lenzuolo bianco appeso ad asciugare. Questa zona è molto importante per la Ribolla Gialla che è proprio simbolo di questa parte del Collio.
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San Floriano del Collio: il borgo dell’uva
Questo borgo fa parte della porzione del Collio nota come la terra dell’uva e delle ciliegie grazie alla sua posizione collinare. Un piccolo centro davvero delizioso e particolare per la sua posizione perché si trova in cima ad una collina naturale che regala una vista spettacolare sull’intero Collio, sulle Alpi Giulie, il Carso e sulla pianura friulana.Questa piccola località ha un impianto medievale e una importante cinta muraria a cui si aggiungono due castelli. Il primo il Castello di San Floriano fu distrutto durante la prima guerra mondiale ed pggi è diventato un complesso residenziale e il Castello della Baronessa Tacco. La presenza sul territorio di un gran numero di aziende agricole e vino fa di questo borgo una meta ideale per chi vuole dedicarsi alle degustazioni e alla conoscenza del vino.