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Diletta Leotta e Cecilia Rodriguez, ecco l’atelier di lusso che ha firmato i loro abiti

Diletta Leotta e Cecilia Rodriguez, ecco l’atelier di lusso che ha firmato i loro abiti
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Atelier di Lusso e raffinatezza profusa. Ecco quali sono stati gli elementi che hanno caratterizzato gli abiti da sposa di Diletta Leotta e Cecilia Rodriguez che si sono sposate a distanza di una settimana l’una dall’altra avendo in comune la maison che ha firmato le loro mise…


Sono tra le regine dell’estate, Diletta Leotta e Cecilia Rodriguez si sono spostate a meno di una settimana di distanza l’una dall’altra, incantando per le location di incanto e per le mise che hanno esibito in ogni “cambio di scena” del loro matrimonio. Hanno sposato due atleti, anche loro elegantissimi all’altare: Loris Karius, portiere dalla carriera in declino in cerca di squadra, per la giornalista di Dazn, e ciclista figlio d’arte, Ignazio Moser per la bella showgirl argentina. Che cosa hanno in comune le due oltre al periodo scelto per le nozze e le doti atletiche dei novelli sposi? Una atelier di lusso che ha firmato i loro abiti, e i loro veli, le ha fatte splendere nell’incedere verso il giorno più importante della loro vita, ecco di chi si tratta…

Atelier Emè, lo stile dei matrimoni dell’anno è merito suo!

 

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Atelier Emè esiste dal 1961 ed nasce a Castiglione delle Stiviere. La sua è una storia magica, in cui l’eleganza e lo stile sono conditio sine qua non per confezionare l’abito perfetto su ogni corpo, e ogni tipo di cerimonia. La storia di questo atelier inizia con una visione chiara: realizzare abiti da sposa che uniscano tradizione e innovazione, con una particolare attenzione ai dettagli e alla personalizzazione. Ogni abito firmato Atelier Emé è il risultato di un processo creativo che vede il coinvolgimento di designer, sarte e artigiani altamente qualificati, capaci di trasformare i sogni delle future spose in realtà tangibili. La filosofia del brand si basa sulla valorizzazione del patrimonio sartoriale italiano, integrando tecniche antiche con un design contemporaneo e all’avanguardia. Fin dalle sue origini, Atelier Emé ha posto l’accento sulla qualità dei tessuti e sulla cura meticolosa dei dettagli, utilizzando materiali pregiati come il pizzo Chantilly, la seta, il tulle e il mikado. Questi tessuti, combinati con una lavorazione artigianale danno agli abiti un’aura di lusso e raffinatezza. Nell’evoluzione contemporanea spicca il particolare valore che viene dato al velo che, come nel caso di Diletta Leotta e Cecilia Rodriguez, porta anche un messaggio prezioso…

Diletta Leotta, 23 Giugno 2024: Una sposa in pizzo tra eleganza e innovazione

 

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Alta sartoria, per un abito da sposa in cui il pizzo è assoluto protagonista insieme al corpino. Il pizzo rebrodè riproduce fantasie floreali che a perfezione di sono incorniciate nella location in un cui Leotta e Karius, all’Isola di Vulcano, hanno deciso di sposarsi. Collo alto e maniche lunghe e un corsage strutturato che è il centro assoluto nel concept dell’abito. Gonna lunga, semitrasparente ed un mix perfetto in cui la tradizione e la modernità si incontrano, per dare vita ad un abito che ha incantato tutti, portato a perfezione dalla bellezza generosa e solare di una delle donne più amate dagli italiani.

Cecilia Rodriguez, 30 Giugno 2024: raffinatezza assoluta

 

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La raffinatezza è stata la protagonista indiscussa nella scelta dell’abito di Cecilia Rodriguez per incontrarsi all’altare con lo statuario Ignazio Moser. Crepe avorio, scollo a barcheta che lascia intravedere pochissima pelle, maniche lunghe e un’avvolgente linea a sirena. Il velo di tulle protagonista di questa creazione, non solo per la commovente dedica nel ricamo di raso “Quanta vita c’è in questa vita insieme a te“! Complice la giornata di vento, infatti, la dinamica del velo è stata molto romantica, avvolgendo, a tratti, all’altare, anche lo sposo. Una combinazione perfetta in una sposa che, nonostante la fama e la sovraesposizione dell’evento, ha scelto l’eleganza, la raffinatezza e la sobrietà, sopra ogni altra cosa. E complimenti alla Maison Emé che ha saputo donare unicità e personalità ad entrambe le spose, seppure in due eventi a tratti molto simili, con pari eco mediatico, e a distanza così ravvicinata!