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Ecco cosa ne sarà dei Distributori di Benzina con l’arrivo dell’Elettrico…

Ecco cosa ne sarà dei Distributori di Benzina con l’arrivo dell’Elettrico…
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La domanda sorge spontanea, ma con l’arrivo della mobilità elettrica cosa succederà ai distributori di benzina? Scopriamolo…


L’avvenire dei distributori di benzina è legato ad un filo… Eccoci qui, tutti (quasi) catatonici di fronte ad un futuro automobilistico ancora ignoto che si sta per abbattere su, o meglio contro di noi. In effetti, se ci pensate bene, di questa transizione ecologica dell’automotive e di tutte le quattro ruote sappiamo (bene) solamente che nei prossimi anni gireremo a bordo di automobili dotate di motori elettrici, full electric per l’esattezza; e oltre a ciò, ad essere onesti, conosciamo ben poco. Qualche settimana fa abbiamo cercato di rispondere alla curiosità dell’automobilista contemporaneo o futuro che si domandava come funzionasse a tutti gli effetti la manutenzione di un veicolo a zero emissioni. Da quel momento ci siamo accorti che la non conoscenza di tale argomento è veramente vasta, e nessuno ha colpa di una tale situazione; o meglio nessun motorizzato ne ha colpa, ecco.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di iniziare, per quanto possibile, una sorta di serie di approfondimenti che portino la questione della nuova mobilità ad essere sempre più conosciuta. Ah, ecco cosa sappiamo anche; le auto elettriche oltre ad avere propulsori ecologici vengono anche ricaricati, dunque addio alle vecchie stazioni di servizio, ma cosa accadrà dunque ai distributori di benzina?

Una rivoluzione totale, succederà questo ai distributori di benzina…

Distributori di Benzina futuro

Il futuro dei carburanti è una questione lontanissima dall’essere chiusa definitivamente. Ovviamente i piani alti della politica dell’Unione Europea, per varie ragioni, spingono per la definitiva eliminazione di questi a favore di un futuro caratterizzato da una sola voce green dell’energia elettrica. Ma nonostante ciò esistono anche altri pensieri e correnti avverse rispetto a questo pensiero unico, le quali nascono e si procreano anche in seno alla stessa politica.

Si parla di carburanti alternativi e puliti (e-fuel) e tutte altre idee certamente interessanti, ma allo stesso tempo inascoltate, che almeno per il momento sembrano non scalfire l’immagine di un sistema della mobilità completamente legato ai motori elettrici. Di conseguenza, dunque, anche alle cosiddette colonnine che in questo stesso sistema vanno a sostituire l’immagine della vecchia e cara pompa di benzina, o Diesel o GPL che sia.

In questo modo ci si avvicina con passo sempre più svelto verso il fatidico momento in cui le pompe e le stazioni di servizio, dovranno lasciare spazio alle varie colonnine. Ma come accadrà questa transizione e soprattutto quale sarà il futuro dei distributori di benzina? Questi luoghi verranno rigenerati o completamente abbattuti?

Tranquilli cari automobilisti, l’abbattimento non è preso in considerazione, o almeno non lo è in questo momento. Ma chiedersi di cosa ne sarà dei vari distributori che riempiono i lati delle nostre strade e autostrade è una domanda più che legittima.

Per chiare ragioni, per oltre un secolo questi siti si sono rivelati semplicemente essenziali, se non addirittura di più, per i vari motorizzati in viaggio a bordo della propria quattro ruote o in sella alla propria moto. E man mano che la domanda aumentava, e la domanda nel corso degli anni è aumentata a dismisura, la risposta agiva di conseguenza. E qui in Italia l’espansione dei distributori è stata più evidenti che in qualsiasi altra parte del vecchio continente.

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Parliamo di ben 21.000 stazioni di servizio sparse su tutto lo Stivale italico a fronte di 200.000 presenti nel resto d’Europa, dato che (secondo Osservatorio Autopromotec) fanno dell’Italia il primo Paese europeo per numero di distributori di benzina. Un numero poi non così basso, soprattutto se teniamo conto del fatto che stiamo parlando di stazioni di servizio, dunque le pompe in totale saranno molte, ma molte, ma molte di più…

Dall’altra parte in Italia sono presenti 30.000 colonnine per la ricarica di veicoli full electric o ibridi plug-in; una cifra poi non così bassa, ma che allo stesso tempo non riesce affatto a soddisfare la già poca domanda. Questo perché posizionate in luoghi a dir poco inadatti e molte di esse non aggiornate ai moderni parametri.

Dunque sovrannumero e efficienza da una parte e invece pochissimo rendimento dall’altra. Quindi è normale e addirittura naturale per noi e per tutti gli automobilisti domandarsi cosa succederà nei prossimi anni, e soprattutto cosa succederà ai distributori di benzina nei prossimi anni.

Il cambiamento è già in atto e l’Italia si fa paladina di questo cammino evolutivo!

pompa di benzina

La transizione delle stazione di servizio è già in atto e appare anche come un cambiamento alquanto naturale, e forse addirittura banale. Comunque sia, in questo cammino evolutivo l’Italia tenta di farsi apri fila e persino paladina. Infatti Eni dopo l’acquisizione di Be Charge e la nascita di Plenitude, ha già portato molti dei suoi distributori di benzina a divenire delle moderne stazioni di ricarica; e sì, è proprio questo il cambiamento al quale stavamo facendo riferimento in precedenza. Delle moderne stazioni di ricarica dotate di colonnine ad alta potenza.

Un cambiamento già preceduto dall’accordo siglato tra Q8 e Enel X, accordo che ha portato alla costruzione di numerose colonnine ora presenti in molte stazioni di servizio di proprietà del colosso originario del Kuwait.

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Elettrico ma non solo quello! In questa evoluzione, infatti, trovano spazio anche alcuni di quei carburanti alternativi che abbiamo nominato nelle righe precedenti. Si tratta soprattutto di idrogeno e dei biocarburanti; questi molto simili alla classica benzina, gasolio ecc in fatto di tempistiche e di rifornimento. Un vero e proprio smacco alla mobilità EV che comunque non vuole proprio cedere il passo.