Quando arriva la primavera c’è una cosa che piace proprio a tutti, andare a fare una gita nei borghi per scoprire dei luoghi davvero da favola. L’Italia su questo non ha rivali, perché il nostro borgo è uno straordinario scrigno di posti incantevoli. Molti abbiamo imparato a conoscerli da instagram, tanti sono famosi per le loro tradizioni e i loro paesaggi, ma per questi più noti ce ne sono altrettanti che vivono all’ombra e una volta scoperti sanno lasciarci a bocca aperta.
Andare alla ricerca di borghi e trovarsi a scoprire dei posti incantevoli quasi per caso
Una cosa che piace agli amanti del turismo legato ai borghi e alla gite fuori porta, è sicuramente quella di andare alla scoperte di mete orginali. A fare tendenza sicuramente ultimamente sono i borghi legati all’arte, con i murales o semplicemente colorati. In Italia ce ne sono diverse il più famoso è sicuramente Burano che per le tonalità delle loro abitazioni che si specchiano nell’acqua si trasforma in un posto dall’atmosfera speciale, c’è poi Bosa in Sardegna che lascia senza parole per la sua forme e i suoi colori e accanto a questi borghi più noti ce n’è uno in Lombardia sconosciuto ai più ma che non è affatto meno meraviglioso stiamo parlando di Pomponesco.
Nella Pianura Padana il colore è a Pomponesco
E’ in Lombardia nel cuore della Pianura Padana sulle sponde del Po, Pomponesco il borgo colorato, straordinariamente incantevole al punto da far parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Qui non sono solo i colori a sorprendere, ma anche le architetture, le tradizioni e molto altro che vale una gita fuori porta. Pomponesco poco lontano da Mantova ha poco più di 1500 abitanti e nella immensa campagna si riconosce per i suoi colori che saltano subito all’occhio trasformano un posto sconosciuto quasi in una cartolina o un dipinto grazioso. Il suo fascino e la sua atmosfera è resa ancora più piacevole dal ritmo che segue quello dei tempi della natura, del lavoro dei campi e trasforma questa meta in una destinazione ideale per una gita all’insegna della tranquillità e del detox.
Come trascorrere una bella giornata a Pomponesco
Una sensazione quasi surreale è il benvenuto che vi regala Pomponesco a chi si avvicina per scoprirlo. E’ così che ha inizio un’esperienza piacevole che prende la sua forma quando arrivate a Piazza XXIII Aprile, il cuore della piccola località tanto amata da registi come Cesare Zavattini, Mario Soldati, Bernardo Bertolucci che l’hanno scelta come scenografia per le loro scene. La piazza è un racconto della famiglia dei Gonzaga, ma allo stesso tempo un teatro voluto dal marchese Giulio Cesare Gonzaga, uomo rinascimentale che provò a costruire la “sua” città ideale e lo si vede dalla simmetria di questo spazio che è proprio la firma di un riordino urbanistico che cambia la fisionomia a tutto il borgo. La piazza è circoscritta da portici ed edifici che un tempo erano abitati da famiglie nobili e che alcuni ancora oggi alcuni conservano affreschi e soffitti in legno. A colpire all’occhio a Pomponesco sono poi le torri campanarie del palazzo comunale e della chiesa di Santa Felicita e dei 7 Martiri una difronte all’altra che quasi si parlano fanno una gara nelle loro dimensioni e nella loro meraviglia. Una vera chicca da non perdere qui è Ipiccola è il Teatro 900, il tipico teatrino di paese come ne esistevano molti un secolo fa. Poco fuori dal borgo le corti che ricordano quando Pomponesco sia legato alla vita agricola e davvero suggestivo è il piccolo porticciolo una volta punto di incontro e di chiacchiere dei barcaioli motivo per cui fu soprannominato “Montecitorio”.
Pomponesco è la destinazione ideale per godersi la natura
Se quello che abbiamo raccontato è il borgo di Pomponesco, solo uscendo fuori dal centro storico ci si può immergere in un paesaggio straordinario perché proprio qui si trova la riserva naturale della Garzaia. Questa aerea è di grande interesse, si trova lungo la sponda sinistra del fiume Po a pochi passi dalla piazza centrale di Pomponesco ed un tempo era uno dei luoghi più importanti per la nidificazione di molte specie di aironi e molte altre specie animali, soprattutto uccelli. Questo è un luogo ideale per fare che non dura molto circa due ore, ma può rendere ancora più suggestiva la visita. Chi ama pedalare può anche scoprire questo paesaggio meraviglioso perché proprio lungo l’argine maestro di trova una splendida ciclovia che accompagna tutto il percorso.