Ci sono luoghi che entrano nel nostro cuore perché li guardiamo in foto, o sono raccontati in un libro, o li vediamo nelle immagini di un film che ci piace. Sono posti conosciuti o luoghi nascosti che nessun artista, regista o autore ce li raccontasse non riusciremmo mai a scoprirli. Grazie alla letteratura e cinematografia italiana abbiamo e riusciamo a conoscere dei luoghi che diventano piano piano delle destinazione turistiche che richiamano in ogni stagione interesse di tantissime persone.
I luoghi poetici dei Laghi Lombardi
I laghi, sono per esempio, uno dei set amati per il cinema o la letteratura e proprio questo sono diventate delle mete che hanno assunto negli anni un’allure particolare. Quando si parla di laghi è la zona della Lombardia quella più interessata, la cornice naturale dei laghi di Como, Maggiore e insomma tutti quelli pre alpini è considerata una di quelle più amate dai set cinematografici non solo italiani, ma anche stranieri. La loro atmosfera che parla di un ricco passato, che trasmette eleganza, ma anche un velo di nostalgia verso il tempo andato con le ville storiche e i paesaggi mozzafiato, piace come sfondo per creare storie e racconti che sono rimasti impressi nella memoria. Tra tutti questi c’è un Lago che viene considerato minore da questo punto di vista eppure è stato il set cinematografico per uno dei capolavori più famosi italiani della letteratura che poi è stato trasformato in un film magistrale. Stiamo parlando del Lago di Lugano.
Sul Lago di Lugano, nella Valsolda, si trova il Piccolo Mondo Antico
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Il Lago di Lugano, uno dei bacini prealipini che in gran parte bagna il territorio svizzero, ha le estremità che appartengono alla provincia di Como e di Varese. Un paesaggio strepitoso fatto di vette e borghi regalano un’atmosfera tranquilla e fanno fare un viaggio nel tempo davvero indimenticabile. E’ qui che si trova la Valsolda, una valle famosa proprio per il paesaggio, la natura, la storia, la letteratura e l’arte, quella che viene considerata una delle valli più ricche da un punto di vista artistico letterario con un fascino davvero raro e molto spesso sconosciuto ai più. Essa offre una bellezza unica dal punto di vista del panorama sia per le alte vette che per i villaggi colorati che si innestano tra i boschi verdi intensi che sono quelli della Riserva Naturale della Valsolda. Qui sono passati tantissimi artistici da Pellegrino Tibaldi a Paolo Pagani, ma quello che ha lasciato una traccia indelebile su tutti è stato sicuramente Fogazzaro con il suo “Piccolo Mondo Antico”.
Villa Fogazzaro Roi: un piccolo microcosmo protetto da Castello
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Castello, il piccolo borgo che si trova arroccato sulle vette che circondano il Lago di Lugano, nasconde la villa che è diventata famosa per un libro che tutti noi abbiamo letto nei nostri anni di scuola che ci è entrato nel cuore, ci ha emozionato e fatto magari versare anche qualche lacrima, stiamo parlando di Villa Fogazzaro Roi. Questa intima dimora che si trova nella frazione di Oria è davvero uno straordinario Piccolo Mondo Antico. Quadri, arredi, oggetti d’arte rievocano le atmosfere di quella borghesia raccontata da Antonio Fogazzaro che qui visse parte della sua vita. Il suo fascino è rimasto fermo nel tempo, avvicinarsi e questo luogo significa lasciarsi andare ad un ritmo lento, a quella logica domestica della famiglia Marioni. Questa villa, donata al FAI dal 2009 dal Marchese Roi è rimasta inalterata nel tempo. Il marchese Giuseppe Roi, pronipote dello Scrittore, ha voluto fare questo omaggio al celebre scrittore Antonio Fogazzaro che qui creo’ anche il suo Piccolo Mondo Antico.
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La scelta di lasciare questa Villa al Fai, ha fatto sì che oggi sia davvero protetta e inalterata e permette non solo di vivere il mondo del celebre scrittore, ma anche di conoscere il piccolo mondo della Borghesia lombarda di Fine Ottocento. Qui si può ritrovare ancora oggi quella magica atmosfera letteraria in tutti gli spazi. Emozionante e passeggiare per le sale di Villa Fogazzaro Roi dove si può trovare lo studio con i ricordi dello scrittore, dai manoscritti ai documenti fotografici, dai libri ai suoi oggetti personali. Anche la sala da pranzo è un modo per rivivere la sua quotidianità. Bellissima è la galleria ricca di affreschi che diventa un luogo di culto e conoscenza delle grandi opere d’arte. Particolarmente emozionate la darsena privata, luogo racccontato nel libro e dove fu ambientata la scena del suicidio della piccola Ombretta. Passeggiare qui diventa un’esperienza sensoriale che invade i sensi, arricchita anche dal giardino pensile con il profumo intenso dell’olea fragrans con la vista del Ceresio.