C’è chi vuole scoprire qual è il segreto della vita eterna, e chi, invece, pensa ad altri misteri. Per esempio, come si diventa la persona più veloce della Terra? Beh, per questo dubbio sarebbe meglio chiedere a Noah Lyles, il campione delle Olimpiadi di Parigi 2024, dove è riuscito a vincere l’ambitissima medaglia d’oro dell’iconica gara dei cento metri. Insomma, altro che Flash, il supereroe della DC Comic, qui stiamo parlando del vero uomo più veloce del mondo (almeno per il momento), e forse il suo infinito e innato talento nasconde un dettaglio. Sì, perché sulle corsie blu dello Stade de France lo statunitense non sprintava da solo, ma insieme a un compagno inseparabile stretto al polso. Insomma, stiamo parlando dell’orologio da urlo di Noah, l’Omega della medaglia d’oro…
Noah Lyles ci nasconde qualcosa? Forse sì, scopri cosa nel nostro video
Un segnatempo per la medaglia d’oro, e che segnatempo…
L’Olimpiade del corridore statunitense è stata a dir poco unica, anzi addirittura potremmo trovarci in una situazione in cui poter usare la parola: epica. In fin dei conti Lyles, criticato in patria per le esternazioni fatte nei confronti della Nba dopo aver vinto i campionati mondiali di Budapest, a Parigi è riuscito in quello che potrebbe essere definito un piccolo miracolo. Nei cento metri piani, infatti, lui non era certo il primo indiziato per la vittoria, sicuramente tutti lo davano come uno dei protagonisti, ma i nomi più freschi e nuovi sembravano attrarre di più.
Ebbene, dopo una semifinale di rincorsa, dove si è potuto prendere anche una piccola rivincita fissando il velocista giamaicano Oblique Seville prima di tagliare il traguardo, in finale ha trionfato in un fotofinish da togliere il fiato contro l’altro giamaicano della gara (Kishane Thompson, che è arrivato solo cinque millesimi di secondo dopo Lyles), che lo ha visto (a Noah) conquistare la medaglia d’oro. Altra corsa epica, invece, è stata la finale dei duecento metri, in cui l’americano è arrivato terzo, posizione che gli è valsa la medaglia di bronzo, stramazzando a terra dopo la fine della gara ed è stato portato via in sedia a rotelle. Solamente dopo si è saputo che Noah aveva corso quella gara con la positività al Covid. Insomma, una sorta di supereroe; e non abbiamo parlato di Flash mica per caso prima, eh. E chissà se a queste incredibili imprese non abbia aiutato anche quel raffinatissimo Omega che portava al polso.
Potrebbe interessarti L’Orologio delle Olimpiadi di Parigi? La medaglia d’oro è riservata a Omega, ecco perché…Visualizza questo post su Instagram
Sì, perché Noah Lyles, così come tanti altri grandi campioni impegnati nei giochi olimpici parigini, ha deciso di presentarsi a questo importantissimo appuntamento della sua carriera, e sicuramente anche della sua intera vita, sfoggiando un segnatempo tutt’altro che banale, anzi… L’accessorio in questione, infatti, non è solamente lussuoso e sicuramente anche vistoso, ma possiede anche altre caratteristiche tecniche ed estetiche molto peculiari, e forse addirittura uniche, che hanno permesso al corridore di non avere alcun impedimento nel suo sprint lungo quei lunghissimi cento e ancor più lunghi duecento metri, che sembrano un’infinità quando ci si ritrova a correre. Insomma, ecco qual è il segreto dell’uomo più veloce del mondo…
L’Omega dell’uomo più veloce del mondo è unico, ecco perché
E allora Noah per questa occasione ha deciso di puntare su una maison che con le Olimpiadi ha un rapporto che dura da anni e anni. Si tratta di Omega, che ai giochi olimpici di Parigi ha addirittura dedicato un modello speciale e completamente ispirato alle medaglie delle competizioni olimpiche, ma per il velocista americano l’orologio in quesitone diventa ancora più speciale. Insomma, se proprio volessimo essere cinici, potremmo affermare che il segnatempo qui presente ha conquistato due medaglie nei giorni scorsi, e soprattutto la medaglia più importante nella finale più attesa di qualsiasi edizione dell’evento sportivo più importante di sempre. Ecco, dei trofei conquistati (anche) dall’Omega Speedmaster Apollo 8 Dark Side of the Moon.
Visualizza questo post su Instagram
Si tratta di un orologio da 44,25 mm che vuole celebrare la storia dello Speedmaster a bordo della missione Apollo 8, come il suo nome può facilmente svelare, attraverso il movimento brunito realizzato tramite ablazione al laser sulla platina principale e i ponti che rievoca la superficie lunare. Il quadrante, inoltre, è scheletrato e in alluminio anodizzato nero, e lascia intravedere il lato visibile del satellite, mentre quello oscuro può essere ammirato attraverso il fondello.
Il segnatempo in questione, che è interamente realizzato in ceramica nera, è dotato anche di un cinturino nero in caucciù traforato con interno in caucciù giallo. A completare il design del modello di Omega ci pensano poi le lancette dei secondi cronografici verniciate in giallo e la scala tachimetrica incisa al laser sulla lunetta in smalto bianco.