Esistono delle automobili che rappresentano delle vere e proprie leggende delle quattro ruote, e che posseggono migliaia e migliaia, per non dire addirittura milioni, di appassionati in giro per il mondo. Fato vuole che la storia dell’automotive sportivo (e non) Made in Italy sia ricca di gioielli a dir poco iconici; modelli che hanno scritto la storia di questo settore e dei quali tutti gli amanti sparsi per il globo sognano un isperato ritorno. Ebbene, succede che per uno di questi gioielli indimenticati (e indimenticabili) l’utopico ritorno è diventato realtà. Lancia Delta Integrale torna in grande spolvero! Il progetto è firmato da Manhart Performance, una delle società di tuning più famose d’Europa; si tratta di una vera rinascita che potrebbe far scendere la lacrimuccia ai motorizzati più sensibili. Dunque prestate molta attenzione cari lettori; qui riprende vita il nome più grande della tradizione di rally all’italiana. Lancia Delta Integrale, tradizione Made in Italy a quattro ruote…
Il tuning di una leggenda italiana fa sognare gli appassionati, Lancia Delta Integrale è tornata!
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Messaggio rivolto ai piloti più giovani: Lancia non è solamente la Ypsilon… E no; il brand torinese possiede una delle storie più auree e particolari allo stesso tempo dell’intero settore delle quattro ruote. Una storia ricca di auto sportive, di auto di lusso e di vetture super sportive; vale a dire quelle non adatte all’asfalto di tutti i giorni, e votate alle competizioni più “selvagge”.
Lancia, brand impegnato al rilancio del propri nome (si guardi al concept Pu+Ra Hpe), infatti possiede una delle bacheche più ricche di titoli sportivi riguardanti le competizioni di rally. E questi successi sono stati soprattutto frutto della leggenda della Delta HF Integrale.
Si tratta della versione sportiva della berlinetta presentata nel 1979, una delle vetture di serie con più successo venduta fino al 1993 con ben 525.231 esemplari venduti; versione che 1988 al già citato 1993 è riuscita ad ottenere addirittura cinque titoli mondiali costruttori e 35 vittorie al Campionato del mondo rally, campionato per il quale la vettura in questione era stata esplicitamente costruita.
E per coloro, e in questi “coloro” consideriamo anche le automobili ovviamente, che riescono a vincere così tanto è riservata l’eternità. Dunque trovarsi di fronte ad una Lancia Delta Integrale è come guardare in volto Michael Jordan oppure Cristiano Ronaldo (ai tempi del Real). Leggenda del passato se ce n’è una, e finalmente anche, e di nuovo, del presente!
Il tuner tedesco Manhart Performance, o meglio la sua divisione Classic Cars, è riuscito a rendere così il passato presente grazie ad un progetto ai limiti del reale. Dunque la mitica Lancia Delta Integrale ritorna in vita più che bella che mai…
Nessuna rivoluzione ma solamente un’evoluzione rispettosa di quella che è e che è stata la tradizione di questa vettura. La “Deltona”, così veniva chiamata all’epoca dagli appassionati, si ripresenta così come ci aveva lasciati; stesso design iconico e soliti interni che a metà tra gli sportivi e raffinati. Ecco, il tuning di Manhart!
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La Delta non cambia e rimane fedele alla propria storia, a dir poco indimenticabile!
L’estetica, come abbiamo detto, è rimasta la solita della versione originale; a parte i nuovi interni rivestiti in Alcantara. Si tratta dunque di un design completamente votato alle concezioni di design degli anni ’80, con linee nette e forme squadrate, un’immagine che oggi appare quasi preistorica.
Molto interessanti, invece, i cambiamenti tecnici effettuati sul tuning in questione della Lancia Delta Integrale. Partiamo dal motore, il quale è stato completamente rivisto. L’originale propulsore della Deltona era un 2.0 16V da 197 CV e 298 Nm; ecco, a questo i tecnici di Manhart Performance hanno aggiunto un turbo, dei nuovi pistoni, una pompa del carburante firmata Bosch e un albero a camme dello specialista Catcams.
Inoltre ci sono stati degli interventi di modifica anche sul radiatore, in questo caso è stato montato un modello ancora più performante, e sull’impianto di scarico che è stato completamente sostituito da un altro più moderno e attuale.
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Il risultato finale è un propulsore da 2 litri capace ora di erogare ben 375 CV e 550 Nm, con la trazione integrale (già presente sull’originale) e un cambio manuale a cinque rapporti aggiornato e dotato di una frizione Sachs. Il prezzo di questo progetto ancora non è stato rivelato, ma siamo sicuri che non si tratterà di una somma poi così economica…