Il Land Rover Defender dal primo momento in cui è apparso sul mercato automobilistico, e si parla del 1990, è sempre stato amato e applaudito per le sue dimensioni da big della strada. Insomma, stiamo parlando di un vero e proprio macchinone, una bestia dell’asfalto che nelle sue versioni più moderne può arrivare a misurare addirittura 5,36 metri di lunghezza per 2 metri di larghezza per 1,97 metri di altezza e oltre 3 metri di passo; in poche parole, una delle vetture più grandi dello scenario automobilistico attuale. Eppure una versione alternativa di questo SUV è possibile. Nasce in UK il primo Defender in versione spyder, un progetto che ha dell’incredibile e che porterà alla luce una tiratura limitata super esclusiva. Ecco di cosa si tratta…
Così il Defender diventa una spyder, una trasformazione incredibile
E in effetti una tale notizia ci lascia un po’ sbalorditi. Abituati a considerare il modello di punta della proposta dell’esclusivo brand britannico uno dei veicoli più grandi, massicci e muscolosi dell’intero mondo delle quattro ruote, guardarlo in questi bozzetti in una versione più mignon e signorile, se così possiamo dire, ci priva di ogni nostra sicurezza.
La divisione Flying Huntsman di Kahn Design, azienda inglese specializzata nella modifica di automobili, dà vita così alla prima (Defender) 90 Spyder, un modello che è destinato sicuramente a passare alla storia.
Almeno per il momento ci sono solamente bozzetti, per la realizzazione del primo esemplare di questo incredibile veicolo saranno necessari addirittura sei mesi di lavoro. Il progetto finale vuole la realizzazione di una serie di otto unità con le prime consegne destinate a partire già tra la primavera e l’estate 2024.
Più piccola dell’originale, o perlomeno non più grande
Ci troviamo di fronte ad un progetto che ha davvero dell’incredibile, soprattutto se teniamo della moda automobilistica contemporanea che porta vari modelli di auto a gonfiare le proprie dimensioni. È la febbre dei SUV, sintomo che comunque sta gradualmente diventando sempre meno infettivo, dalla quale è scaturita una politica alquanto ambigua, vale a dire quella di trasformare city-car e utilitarie in crossover o addirittura in veicoli più grandi.
Basti pensare alla trasformazione totale della gamma Smart, la quale ha abbandonato la sua iconica due posti per dei crossover sportivi, oppure alla nuova Fiat 600, auto considerata dalla propria casa madre di segmento B nonostante le sue dimensioni “generose”.
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Dunque mentre tutte le auto piccole si ingrandiscono, la più grande di tutte diventa più piccina, o perlomeno non lievita. Già perché 90 Spyder, e lo si capisce già dal nome, nasce sulla base di un Land Rover Defender 90, vale a dire la versione più ristretta del modello britannico.
Tra SUV e spyder le differenze sono tante e si notano
Una delle grandi differenze strutturali tra l’originale e questa versione più sbarazzina si cela dietro l’abbandono della classica struttura a cinque porte. Il nuovo progetto firmato da Kahn Design infatti prevede un design a tre porte da realizzare interamente in officina e che prevede la rimozione del tetto e dei sedili posteriori, trasformando così il Defender in un biposto.
Un biposto cabriolet per dirla tutta. Il SUV infatti , sempre nella zona posteriore, vede l’istallazione di un sofisticato sistema hard top realizzato in alluminio ultraleggere, il quale ha sia l’obiettivo di proteggere gli occupanti in caso di ribaltamento sia quello di ospitare il tettuccio.
Infine sia il posteriore del veicolo che il suo frontale sono stati completamente modificati rispetto a quelli presenti in un tradizionale Land Rover Defender. In questo 90 Spyder infatti questi sono stati realizzati utilizzando dei materiali differenti, e inoltre presentano nuovi inserti, un nuovo design per i fanali, nuove finiture cromate e una nuovissima calandra.
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Come per il Defender così per la sua spyder, i motori non cambiano
Invariate invece le motorizzazioni per la 90 Spyder, queste sono le medesime proposte per il classico Land Rover Defender 90. Troviamo dunque un 3.0 Diesel mild hybrid da 200 CV, 249 CV e 301 CV e la soluzione più potente della gamma rappresentata dal 5.0 V8 da 525 CV.
Insomma, il Defender così come non l’avevamo mai visto e chissà se lo vedremo mai in versione spyder; sì insomma, dal vivo. Le pochissime unità infatti sono destinate ad andare letteralmente a ruba, e chissà per quale costo…