Aprile e maggio sono i mesi migliori per scoprire la bellissima Marrakech, scegliere uno dei ponti di primavera per immergersi in un mondo fatto di colori di profumi, di suoni che sembrano ammaliare al punto da far perdere l’orientamento è un’esperienza di viaggio indimenticabile. Tra i souk, l’iconica Piazza Djemaa el-Fna e i Jardin Majorelle, Marrakech è una delle città più affascinanti del Nord Africa, non lontana per una fuga, ma tanto diversa per staccare del tutto dalla nostra realtà. Marrakech è la realtà dai mille volti, quello della tradizione che si mescola a quello più moderno ed occidentale, quello eccentrico che convive con quello più discreto, quello profondamente religioso che si innesta benissimo con quello più profano. Questa città, che in passato è stata una delle città imperiali, ora è protetta in tutta la sua meraviglia nei riad, dalle mura rosse e la vita è scandita dal richiamo del muezzin che scandisce i ritmi delle giornate e si conclude nella magnetica Place Djemaa el-Fna, che di sera sembra davvero uno spettacolo circense a cielo aperto. Scopriamo insieme alcuni tratti imperdibili di questa suggestiva città…
- Immergersi nella Place Djemaa el-Fna: il biglietto di ingresso per il mondo fantastico di Marrakech
- Perdersi nella Medina
- Visitare Jardin Majorelle un’oasi di colore e stile tanto amati da Yves Saint Laurent
- Visitare Koutoubia, la moschea principale di Marrakech
- Visitare il Palazzo El Bahia, il palazzo che voleva essere il più grandioso di tutti i tempi
Immergersi nella Place Djemaa el-Fna: il biglietto di ingresso per il mondo fantastico di Marrakech
Per entrare nel mondo marocchino di Marrakech senza alcun filtro e lasciarsi trasportare senza paura nel fascino di questa metropoli bisogna iniziare da qui, da questa piazza vitale, energica, ammaliante profumata dove tutto sembra essere li per farvi perdere l’orientamento ed immergervi in un nuovo mondo. Il suo nome ha un velo di strano mistero perché letteralmente il suo nome vuol dire “Riunione dei Trapassati”, a causa delle esecuzioni che vi tenevano proprio lì fino a due secoli fa. Questa piazza sembra adattarsi alle ore della città, di giorno vi stupirà con gli addestratori di scimmie che vi saliranno sulle spalle agli incantatori di serpenti, e persino dei dentisti che espongono i loro “pezzi” appena estratti e vi farà venire voglia di assaggiare succo d’arancia, spezie, menta e lumache vendute da personaggi strani. Al tramonto, la piazza si trasforma completamente, scompaiono i banconi degli ambulanti e la piazza si riempie di bancarelle di cibo, dove si può cenare circondati da musicisti di strada e spettacoli di vario tipo. Se volete godere dello spettacolo dall’alto potete salire su una delle terrazze dei vari caffé per vivere la piazza come uno spettacolo teatrale davvero magico.
Perdersi nella Medina
Per vivere Marrakech, dunque l’avrete compreso, che la modalità giusta è abbandonarsi alla città, dimenticate tappe, navigatori e seguite solo il vostro istinto. Entrate nella Medina e scoprite! Questo è il mood che dovete seguire per innamorarvi dei suoi piccoli angoli inaspettati tra le vie principali e i vicoli secondari, mura alte e rossastre sembrano accompagnarvi in questo labirinto inebriati da forti odori speziati e distratti da qualche individuo che cercherà di ammaliarvi con i tappeti più colorati, i ritrovati più magici per la vostra pelle. Nella vostra passeggiata non dimenticate di salire in alto in una delle terrezza, perché Marracheck ha sempre i suoi posti per essere vissuta dall’alto, il consiglio è farlo all’ora del tramonto quando vedrete il sole alle spalle di Djemaa el-Fna e potete osservare le palme in lontananza e regalarvi un momento di puro relax che vi sembrerà impossibile trovare quando camminate per la Medina.
Visitare Jardin Majorelle un’oasi di colore e stile tanto amati da Yves Saint Laurent
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Che incanto questo posto! Lo sapeva bene Yves Saint Laurent che lo ha reso il suo luogo magico, fonte di ispirazione, il luogo di pace e serenità. A darvi il benvenuto il canto dei bulbul, una varietà di uccelli tropicali dalle orecchie rosse e una ricca vegetazione tale da lasciare incantato chi entra in questo posto dove tutto si fonde tra i colori pastello di una affascinante architettura islamica. Quando siete qui vi sembrerà di aver raggiunto il Giardino del’Eden, quello capace di ammaliare e sedurre. Questo posto è stato ideato agli inizi del ‘900 dal pittore Jacques Majorelle con l’intento di creare un giardino lussureggiante che fosse un luogo di pace e tranquillità, in cui poter dedicarsi alla pittura. Esso si trova poco lontano dalla Medina e ed è immerso in una villa in stile moresco. Questo giardino è considerato il più bello del Marocco e uno dei più belli del Mondo e fu acquistato da Pierre Bergé e del suo compagno Yves Saint Laurent che lo trasformarono nel loro nido d’amore.
Visitare Koutoubia, la moschea principale di Marrakech
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Per immergersi nello spirito religioso di Marracheck una visita merita assolutamente la Moschea della Koutoubia la moschea più importante di Marrakech che risale al 1158 per opera del califfo Almohade Abd al Mu-min. La sua bellezza e particolarità sta nel suo alto minareto che ricorda quello della Giralda e per il suo colore dovuto alla pietra arenaria rosata, tipica della città. Il suo nome, che significa “moschea dei librai“, si deve alle numerose bancarelle di libri che la circondano fin dai suoi primi anni. Il minareto della Moschea della Koutoubia è alto 69 metri, trasformando la Koutoubia nel tetto di Marrakech. Un’opera bellissima e davvero unica nel suo genere che però come tutte le mosche dovete accontentarvi di vedere solo dall’estrno a meno che non siate mussulmani.
Visitare il Palazzo El Bahia, il palazzo che voleva essere il più grandioso di tutti i tempi
Questo palazzo è una delle opere architettoniche più importanti di Marrakech risalente al 1800 e nato con l’intenzione di essere il palazzo più impressionante di tutti i tempi e che il suo nome significa proprio “Il Palazzo della Bella”.Per edificare il palazzo ci volle più di un decennio e la sua costruzione fu conclusa sotto la supervisione del sultano Abdelaziz Si Moussa che gli fece raggiungere il massimo splendore. Il palazzo si estende su 8 ettari d’estensione in cui si trovano 150 stanze che si affacciano su differenti cortili e giardini. La parte più interessante del Palazzo El Bahía è l’harem delle 4 spose e delle 24 concubine di Abu Bou Ahmed.